Anche questa volta Sputnik e la propaganda russa non perde occasione per operazioni di sciacallaggio mediatico utile ai propri scopi. Era già successo qualche settimana fa quando pubblicarono la notizia (falsa) che l’Italia aveva chiesto aiuto ufficiale al Governo Russo per fronteggiare l’emergenza terremoto, notizia ampiamente smentita dalla stessa Protezione Civile e dalla Farnesina. Oggi ci pensa Giulietto Chiesa ad utilizzare la tragedia del terremoto per una polemica che non ha nulla di costruttivo, ma che si pone come unico obiettivo quello di provare a creare problemi al Governo italiano.
Tecnicamente non si tratta di un Fake ma di un articolo manipolatorio che ha come fine un messaggio anti governativo ed il richiamo a quelle frange più estreme come i gruppi No Tav, che nelle speranze dello Stalin italiano dovrebbero probabilmente tornare ad una forma di lotta para terroristica in Val di Susa.
Ovviamente nell’articolo non vi sono tracce esplicite di ciò, ma lo si legge tra le righe costruito dalle sapienti mani di Giulietto Chiesa che tutto si può dire meno che sia un novizio nel campo della Agitprop
Analizziamo l’articolo
La prima parte descrive l’attuale situazione nelle zone terremotate senza eccessi, riconosce che il Governo italiano ha messo sul piatto una cifra considerevole per gli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici.
Poi il primo affondo “All’incirca 1,6 miliardi. Può darsi che la Commissione Europea si commuova di fronte alle scosse sismiche.” con un evidente messaggio negativo verso l’Unione Europea, talmente cinica “che forse in questa occasione si commuoverà”. Verrebbe da rispondergli come mai i cittadini della sua amata Russia vivano in condizioni peggiori che nelle zone terremotate senza aver mai subito un terremoto se non la politica assurda di Vladimir Putin che negli ultimi quindici anni ha sempre tagliato le spese sociali a favore di quelle militari, ma probabilmente saremmo tacciati di russofobia.
Con la frase “(e l’aiuto sulla questione dei migranti)” strizza l’occhio ai movimenti xenofobi della destra italiana vicina a Putin
Continua con “Ma i denari ci sarebbero anche senza la pietà di Bruxelles.”, stesso leit motiv con un messaggio subliminale “non state con l’Europa, ma abbracciate il paradiso russo”
Termina il suo ragionamento con “Basterebbe che l’Italia decidesse (dopo averne opportunamente informato il governo francese) di non finanziare la parte francese del tunnel della cosiddetta “alta velocità” Torino-Lione.”
Usa per puntellare il suo ragionamento i dati del “Presidio Europa No Tav” e voi penserete che si tratta di una ONG o di un organismo internazionale riconosciuto. Niente di tutto questo, come quasi tutti gli articoli di Sputnik le fonti (quando sono citate) sono spesso l’amico dell’amico. Se andate a vedere la pagina web di questa “importante” fonte troverete riportato nella sezione Chi Siamo alla prima riga “Il Presidio NO TAV Europa è formato da persone appartenenti al Movimento NO TAV della Valle di Susa “, un garanzia di obiettività sul tema.
La TAV in Italia è stata dibattuta e approvata da Governi di diverso colore politico come opera strategica per il paese, sono state coinvolte le istituzioni locali e i cittadini in un estenuante dibattito durato anni. Giulietto Chiesa dovrebbe per onestà intellettuale ricordare agli italiani che nel paese che per per lui rappresenta un modello di progresso, un uomo solo al comando ha deciso all’indomani dell’occupazione della Crimea di procedere alla costruzione del ponte che dovrà collegare la Russia alla penisola. Putin non ha aperto nessun tavolo pubblico né sentito l’opinione dei locali o degli ambientalisti, ha deciso e basta.
Termina con un messaggio populista alla Salvini “Non c’è confronto possibile tra il significato di queste due voci di spesa. Invece di chiedere aiuti a Bruxelles, si decida di sacrificare una spesa, per giunta insensata, e se ne faccia un’altra, utile, sensata, umana, nell’interesse del paese e della gente.” simile a quello circolato in queste ore “risparmiamo 600 milioni spesi per il referendum del 4 dicembre e usiamoli per i terremotati”
E’ chiaro che questo articolo ha come unico bersaglio il Governo italiano e la stabilità delle sue istituzioni, non potendolo attaccare sulla mancanza dei finanziamenti per la ricostruzione lo si attacca su come abbia ottenuto i soldi. A Giulietto Chiesa non interessa nulla dei terremotati e delle loro condizioni, l’unico obiettivo è tentare di creare zizzania e alimentare quelle frange più estremiste per portare il dissenso nuovamente nelle strade magari in maniera violenta, proprio nel momento in cui anche il Capo dello Stato a chiesto a tutte le forze politiche unità e massima coesione.