Il fatto che la popolazione civile sia stata oggetto di violenza da parte dell’esercito russo è fuori discussione. Ciò è confermato da numerose testimonianze di residenti locali degli insediamenti della regione di Kiev che da un un mese sono sotto l’occupazione temporanea dell’esercito russo. Alcuni di loro sono già stati documentati dall’organizzazione internazionale per i diritti umani Human Rights Watch.
Dopo la pubblicazione di filmati straordinariamente drammatici, dagli insediamenti liberati della regione di Kiev, il Ministero della Difesa della Federazione Russa,i media del Cremlino, così come i sostenitori della ‘’denazificazione’’ delle ostilità diffondono disinformazione che i massacri di civili da parte dell’esercito russo nella regione di Kiev, sarebbe una ‘’insinuazione dei servizi speciali ucraini”.
In particolare, vengono diffuse in rete informazioni che, quel video dalla città di Bucha, in cui si vedono tanti cadaveri sdraiati per le strade della città sono presumibilmente una riproduzione, le persone morte nell’inquadratura ‘’sono le comparse’’. Alcuni utenti della rete sono convinti che i civili potrebbero essere diventati le vittime degli eccessi della Difesa territoriale locale, alcuni, addirittura affermano erroneamente e sostengono, che la città fosse sotto il controllo dell’Ucraina, – e che i soldati russi non potevano commettere questi crimini.
Il MINISTRO DELLA DIFESA HA DEFINITO I FILMATI DELLA CITTÀ DI BUCHA UNA MESSA IN SCENA DI KIEV PER I MEDIA OCCIDENTALI.
Il noto ‘’propagandista’’ Alexander Kots che lavora per il giornale ‘’KOMSOMOLSKAYA PRAVDA’’ , ha detto che i servizi speciali ucraini lavorano nello stile “CASCHI BIANCHI”, che in Siria sarebbero stati impegnati nella produzione di video drammatici. Ci permettiamo di ricordarvi che questa, non è la prima volta che Kots accusa le autorità ucraine di pianificazione ed insinuazione, in precedenza il propagandista ha diffuso ‘’disinformazione’’ che i rappresentanti dei “CASCHI BIANCHI” arrivarono sul territorio dell’Ucraina per preparare un falso attacco chimico. Un altro famoso propagandista Egor Kolmogorov assicura che Kiev ha inventato il “ MASSACRO DI BUCIA” per ottenere armi pesanti dall’Occidente.
“Dopo il massacro di Bucia, l’Occidente ci darà sicuramente le armi pesanti ed anche l’aviazione, anche se per tutto questo tempo i funzionari Occidentali non hanno voluto fornircele”, scrive con riferimento al canale “Legittimo” Kolmogorov.
La massima attenzione che i propagandisti del Cremlino hanno prestato al video della città di Bucia , che è stato precedentemente reso pubblico dall’avvocato Ilya Novikov. I propagandisti assicurano- che le persone sdraiate per le vie della città, sono comparse. Il video con i corpi provoca smarrimento: Qui al dodicesimo secondo “il cadavere” muove la mano destra, al trentesimo secondo, nello specchio retrovisore, “Il cadavere si siede” – scrive, citato dal Ministero della Difesa della Federazione Russa pseudo progetto “fact-checking” “La guerra sul fake”. Tuttavia, queste dichiarazioni non reggono al controllo, il video nella migliore qualità mostra chiaramente qualcosa che i propagandisti chiamano “ il movimento del cadavere”, in realtà sono gocce d’acqua sul parabrezza, il momento del “ movimento del corpo da dietro” , non è altro che una distorsione nello specchio retrovisore.
Sulla rete si puo’ trovare anche le foto della posizione di questo video.
Una di queste foto è stata geolocalizzata dal Center for Information Resilience, un progetto che lavora per contrastare la disinformazione ed esporre le violazioni dei diritti umani, in questa foto, così come nel video, si puo’ vedere la via Yablunska nella città di Bucha.
In precedenza, sulla rete è apparso un video di Bucha in cui le persone con braccialetti bianchi avrebbero sparato a un prigioniero si può anche vedere che il lampione che ha colpito l’obiettivo oscura un oggetto scuro che giace sulla strada, presumibilmente un cadavere.
La sparatoria è stata effettuata il 25 marzo quando le truppe della Federazione Russa stavano ancora occupando la città. Ricordiamo che i braccialetti bianchi sono il segno distintivo dell’esercito russo, L’esecuzione avviene sullo sfondo di strutture quadrate.
Confrontando il filmato girato dall’esercito ucraino con il video del 25 marzo si può vedere che in entrambi i casi la posizione era la stessa. L’esecuzione è stata eseguita sullo sfondo di pallet con mattoni, Il loro numero, così come lo sfondo (recinzione grigio scuro e muro chiaro dell’edificio) su entrambi i video è lo stesso. Inoltre, sono identiche anche la posizione di strade e lampioni e il colore delle lastre di pavimentazione.
Se confrontiamo la posizione dell’oggetto scuro nel video (presumibilmente il cadavere) e la posizione dell’uomo a cui hanno sparato, è chiaro che la loro posizione è identica a quella dei cadaveri successivamente registrati in questo luogo. Tutto ciò indica che il video del 25 marzo sarebbe una registrazione dell’esecuzione di persone i cui corpi sono visibili nel filmato girato dall’esercito ucraino e nelle fotografie dei giornalisti.
Inoltre, i fotoreporter della Reuters hanno anche visitato la città di Bucha liberata. In una delle loro foto, si può vedere la strada dove è stato girato il video. La posizione dei corpi lungo la strada è identica in entrambi i casi, il che esclude anche l’ambientazione.
È interessante notare che in alcuni pubblici “fact-checking” russi, anche i video di Bucha sono criticati.
Il fatto che la popolazione civile sia stata sottoposta alle violenze da parte dei militari della Federazione Russa non c’è dubbio. Ciò è evidenziato da numerose testimonianze dei residenti locali di insediamenti della regione di Kiev, che sono stati per un mese sotto il controllo temporaneo delle forze armate della federazione russa, in particolare, il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk ha segnalato il ritrovamento della fossa comune, dove sono stati sepolti 280 civili della città, e che, decine di cadaveri giacciono per le strade, alcuni di loro con le mani legate e evidenti segni di tortuta.
Attualmente un’organizzazione internazionale per i diritti umani HUMAN RIGHTS WATCH ha iniziato a documentare i crimini dì guerra dell’esercito russo commessi sul territorio dell’Ucraina. L’organizzazione ha già documentato diversi casi di violazione da parte dell’esercito della federazione russa, della legge di guerra nei territori che temporaneamente controlla le regioni di : Chernihiv, Kharkiv e Kiev, il documento cita testimonianze oculari dei crimini dell’esercito russo nel periodo dal 27 febbraio al 14marzo 2022.
I fatti che testimoniano la morte violenta di civili, inoltre sono stati registrati dai fotoreporter di pubblicazioni mondiali, che sono stati tra i primi ad entrare nelle città liberate – REUTERS, AFP NEWS AGENCY, ASSOCIATED PRESS. Il giornalista di AFP NEWS AGENCY ha riferito che 16 dei 20 corpi, che ha visto, erano sul marciapiede oppure vicino, altri tre morti sono stati lasciati in mezzo alla strada e uno era nel cortile di una casa distrutta, accanto a uno dei corpi c’era un passaporto aperto di un cittadino dell’Ucraina.
I dati sui civili morti sono stati confermati anche dal giornalista ucraino Dmitriy Komarov, che ha pubblicato reportage di Bucha sul canale YouTube.
I propagandisti del Cremlino negano il coinvolgimento dell’esercito russo nell’esecuzione di massa di civili, negli insediamenti occupati nella regione di Kiev. Loro prestato attenzione al fatto che in numerose foto e video dei territori liberati, si possono vedere i corpi delle persone con le bende bianche, era questo il colore dei bracciali che i militari russi usavano come segno distintivo. Il propagandista Alexander Kots ha dichiarato, che le bende bianche sulle mani delle persone indicano che queste persone erano passate dalla parte dell’esercito russo, sarebbero state fucilate dalla difesa territoriale perché cooperavano con l’esercito russo. Tuttavia, queste affermazioni sono confutate dalle testimonianze della popolazione locale sopravvissuta all’occupazione, e all’intelligence dell’Ucraina. Il fatto che l’esercito della federazione russa abbia costretto la popolazione civile a indossare bracciali bianchi, è stato registrato in alcune interviste con i residenti locali da almeno due pubblicazioni – REUTERS e SUSPILNE.NOVINI. In precedenza, il fatto che l’esercito russo facesse indossare ai residenti di Mariupol bracciali bianchi è stato segnalato anche dal battaglione AZOV, così, i soldati russi si nascondevano dietro i civili.
Un gruppo di volontari ‘’Conflict Intelligence Team’’ che indaga sui conflitti militari, ha dichiarato di essere praticamente certo che gli omicidi siano colpa dei militari delle forze militari della Russia oppure della Guardia nazionale russa. Coinvolti nel crimini possono essere le forze del Distretto Militare Orientale e unità aviotrasportate, come le unità della Divisione d’Assalto Aviotrasportata 76-a e la Divisione Aviotrasportata 98-a.
Inoltre, nella regione di Kiev, è stato notato l’equipaggiamento della Guardia Nazionale e i “Kadyrovtsy” erano presenti nell’aeroporto di Gostomel. Richiama inoltre l’attenzione sul fatto che il 104° Reggimento Paracadutisti della già citata 76-a Divisione Aviotrasportata, potrebbe operare direttamente nell’area di Bucha, inoltre, almeno due militari del 234° reggimento della stessa divisione erano presenti nella zona di Bucha, dove uno di loro è stato catturato e l’altro è morto.
Il ministero della difesa della federazione russa ha dichiarato che le foto ei video pubblicati dalla città di Bucha sono provocazioni contro la Russia, durante il periodo in cui la città era sotto il controllo delle forze armate russe, non un solo civile è stato ferito da azioni violente. La loro opinione, che le vittime di massa tra la popolazione civile siano presumibilmente una provocazione, è evidenziato dal fatto che le foto e le prove dei crimini hanno iniziato ad apparire soltanto il quarto giorno dopo la liberazione della città, assicura il ministero della difesa della federazione russa.
Tuttavia, questo non è vero. L’esercito ucraino riuscì ad occupare Bucha, Vorzel e Gostomel solo il 2 aprile. Il 31 marzo, l’amministrazione militare di Kiev ha riferito che questi insediamenti rimangono sotto il controllo delle forze armate e su di essi viene condotto il fuoco dell’artiglieria. I fatti di crimini di guerra contro la popolazione civile in quest’area secondo gli esperti indipendenti, si sono cominciati a registrare anche prima della liberazione dall’inizio di marzo.
Questi messaggi possono essere visualizzati utilizzando una mappa interattiva creata dal Bellingcat e dal Global Authentication Project.
LA POLIZZA NAZIONALE DELL’UCRAINA HA AVVIATO UN’INDAGINE SUI FATTI DEGLI EVENTI DI BUCHA. QUESTO TERRITORIO È CONSIDERATO – UNA SCENA DEL CRIMINE.