L’ex segretario della Nato: “Anche da voi alcuni partiti utili idioti”
Anders Fogh Rasmussen, ex segretario generale della Nato, lancia questo avvertimento: «Putin non è vostro amico. Vuole usare l’Italia per dividere l’Europa e liberarsi dalle sanzioni».
Su “Foreign Affairs” l’ex vice presidente Usa Biden ha accusato la Russia di assaltare la democrazia occidentale. È d’accordo?
«I leader russi vedono erroneamente i valori occidentali come una minaccia per la loro esistenza, perciò sono all’offensiva per minarli. Hanno mobilitato diverse armi, militari e informazione. Militarmente, la Russia combatte in diversi Paesi ex sovietici che desiderano avvicinarsi alla Ue e alla Nato, come Moldova, Georgia, Ucraina. Nella Ue e negli Usa l’assalto non è militare ma insidioso, impiegando le forniture energetiche come armi; cercando di destabilizzare le istituzioni democratiche con gli attacchi cyber o l’hacking dei computer per pubblicare i contenuti su Wikileaks; promuovendo e diffondendo “fake news” per creare una nuvola di dubbio sulla legittimità dei nostri leader e delle istituzioni. Mosca sta cercando sistematicamente di demolire l’ordine basato sulle leggi che ha tenuto l’Europa pacifica, prospera e libera per generazioni. Non dovremmo essere così ingenui da aiutarla».
Biden accusa la Russia di voler influenzare le prossime elezioni italiane a favore di Lega Nord e M5S. E’ d’accordo e ha prove?
«In Italia la Lega non fa mistero dei suoi legami con Putin, avendo già firmato un accordo di cooperazione col suo partito, Russia Unita. Per gli altri, non sono in condizione di dire se sono apertamente collusi con Mosca. Ma l’interferenza russa prende molte forme. Troppo spesso i partiti in Italia ed Europa sono stati ingenui nell’accettare aiuto dagli alleati della Russia per diffondere i loro messaggi. Lo abbiamo visto in Gran Bretagna, dove mezzi russi hanno aiutato l’Ukip. In Scozia e Catalogna stanno dando molto spazio alla promozione delle cause secessioniste. Questi partiti pensano che “il nemico del mio nemico è mio amico”, e perciò accettano l’aiuto. Ma lasciatemi essere chiaro: Putin non è vostro amico. Non vuole rendere grande l’Italia, ma usarla per dividere l’Europa e liberarsi dalle sanzioni imposte per i suoi atti ostili».
Che strategia suggerisce per contrastarlo?
«Nato e Ue si sono svegliate davanti alla minaccia. Ad esempio ora hanno i centri StratCom per contrastare la disinformazione e hanno rafforzato le difese cibernetiche. Dobbiamo fare di più, ma non ci sono rimedi facili, e richiederà più della sola azione Nato. Combattere questi attacchi è responsabilità di molti attori, dalla Ue ai governi europei, ai partiti politici, social media e media tradizionali. I governi dovrebbero rivedere le regole sul finanziamento delle campagne elettorali, per garantire che siano libere dalle influenze esterne. I partiti dovrebbero chiedersi se stanno interpretando il ruolo degli “utili idioti” per la macchina della disinformazione russa. I media dovrebbero controllare meglio i fatti e le fonti. I social dovrebbero aumentare gli forzi per rimuovere account falsi e bots, e attirare l’attenzione sulla necessità di guardare il contenuto online con occhio più critico».
Mosca ha annesso la Crimea e combatte in Ucraina. Come rispondere?
«Bisogna mantenere le sanzioni. Ogni alleggerimento segnalerebbe ai dittatori che cambiare i confini con la forza ha un prezzo limitato. Dobbiamo aiutare l’Ucraina a proteggersi fornendo sistemi difensivi, e premere sulla Russia affinché accetti una forza di pace dell’Onu col mandato di mettere fine al conflitto».
Teme un confronto militare tra Russia e Nato?
«Le azioni ostili di Putin ci hanno costretti a cambiare postura, rafforzando le difese orientali. Abbiamo schierato truppe, anche italiane, in Lettonia. Per la Russia sarebbe estremamente costoso attaccare militarmente i confini della Nato, perciò ha cambiato tattica per minare gli alleati dall’interno».
Il ritiro dalla Siria apre opportunità per la Nato?
«In Siria vedo solo difficoltà per l’Occidente. Grazie alla Russia, Assad ha vinto. Ora dobbiamo trovare una formula che dia sicurezza ai siriani. Non dimentichiamo che la decisione di Mosca di bombardare le aree civili in Siria ha esacerbato la crisi dei rifugiati in Europa. Dati gli enormi problemi che ciò ha creato in Italia, trovo sorprendente che gli italiani possano anche solo considerare la Russia come niente altro che un attore ostile».
Fonte La Stampa