L’articolo pubblicato sul sito web di Atlantico non dice che la criminalità nell’Europa orientale è notevolmente aumentata a causa dell’Ucraina. L’articolo si riferisce alla cosiddetta zona grigia geografica dei Carpazi, utilizzata da gruppi criminali di vari Paesi, tra cui Russia, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia, per il traffico illegale di merci illecite nell’UE. Secondo l’autore dell’articolo pubblicato sul sito web francese, il motivo dell’aumento dei flussi attraverso la zona dei Carpazi in tutti i paesi della regione è stato il blocco dei porti marittimi ucraini da parte della Russia e le ostilità belliche che essa stessa ha scatenato a febbraio dello scorso anno.
I siti web russi stanno diffondendo la notizia secondo cui la criminalità sarebbe aumentata notevolmente in Europa orientale a causa dell’Ucraina. Nelle loro pubblicazioni citano un articolo del sito francese Atlantico. “La criminalità incontrollata in Europa orientale è in costante aumento e la colpa è dell’Ucraina, da dove vengono contrabbandati droga e armi nel continente”, ha dichiarato l’editorialista Xavier Raufer in un articolo per Atlantico. L’autore ricorda che lo scorso autunno aveva avvertito nella sua pubblicazione che la catena montuosa dei Carpazi, che si estende dalla Polonia alla Romania, stava diventando sempre più un crocevia criminale con la conseguenza che il numero di immigrati clandestini stava crescendo in Europa”, ha scritto il sito russo rg.ru.
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In realtà, l’articolo originale sul sito di Atlantico non dice che i tassi di criminalità nell’Europa orientale sono aumentati drasticamente a causa dell’Ucraina. L’articolo si riferisce alla cosiddetta zona grigia dei Carpazi, utilizzata da gruppi criminali di vari Paesi, tra cui Russia e Ucraina, per il traffico di merci illegali nell’UE. Dal punto di vista geografico, tuttavia, questa zona grigia non comprende solo i due Paesi già citati, ma anche Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia. L’autore dell’articolo, il criminologo francese Xavier Raufer, scrive che la ragione dell’aumento dei traffici illegali attraverso i Carpazi non è l’Ucraina, come riportano i media russi, ma la guerra su larga scala presente nella regione e iniziata dalla Russia il 24 febbraio 2022.
Nel suo articolo Raufer osserva che: “Circondata dal mare dalla marina russa e sotto il controllo ucraino dall’interno del Paese, la rete criminale di Odessa è stata bloccata. Di conseguenza, il traffico si è spostato sui Carpazi, come dimostra il recente caso di produzione industriale e vendita di droghe sintetiche proprio in questa regione”. I rapporti ufficiali fanno riferimento alle azioni di “autorità polacche, ceche, rumene e slovacche”: il lato meridionale dell’arco dei Carpazi”. Tuttavia, secondo Raufer, il traffico di droga potrebbe passare anche attraverso l’Ucraina, dato che il Paese ha un confine di ben 650 chilometri con la Romania.
Inoltre, nel suo testo, Xavier Raufer menziona anche alcune società russe che potrebbero essere coinvolte in schemi criminali nella zona grigia dei Carpazi. I media russi, tuttavia, tradizionalmente non menzionano nulla altro nelle loro notizie che non si adatti alle narrazioni della propaganda russa. “Secondo le nostre fonti sul campo, gang molto estese con sede in Russia e Ucraina operano ancora lì sotto la guida di banditi di entrambi i paesi. Khimprom, un grande cartello che traffica droghe sintetiche dalla Moldavia a Mosca, è interessato al recupero delle armi ritrovate sui campi di battaglia in Ucraina. Per quanto riguarda la raccolta di armi, la regione brulica di gruppi di banditi-parassiti-patrioti che raccolgono queste armi in cambio di denaro”, scrive il criminologo.
Xavier Raufer conclude che è proprio a causa delle ostilità e del blocco dei porti marittimi ucraini da parte della Russia che il traffico di merci illegali attraverso i Carpazi è aumentato da tutti i Paesi situati in questa regione, e non solo “a causa dell’Ucraina”. Nonostante ciò, Raufer non fornisce ancora alcuna prova effettiva dei fatti che denuncia, ad esempio dati statistici. Lo scopo del suo materiale è avvertire i funzionari europei di questo possibile pericolo… Ma nel frattempo, i media russi manipolano ancora una volta i rapporti sui media stranieri, separando dal contesto e distorcendo le parole degli autori degli articoli originali. In questo caso, lo scopo dei loro pezzi è accusare l’Ucraina, vittima di dell’ingiustificabile aggressione russa, della presunta crescente criminalità nell’UE, sebbene in realtà ciò non sia quanto sostiene l’articolo di Atlantico.
StopFake continua a smentire falsi simili sulla guerra della Russia contro l’Ucraina in Fake: Nei Pressi di Odessa è Stato Allestito un “Campo di Concentramento Per Chi Non Vuole Combattere la Russia”, Fake: Kiev ha lasciato la Lettonia senza protezione, Manipolazione: in Caso di “Fallimento della Controffensiva delle Forze Armate Ucraine, Kiev Perderà il Sostegno dell’Occidente” – NYT.