Nel 2022, a causa dell’invasione russa su larga scala e dell’aumentato rischio di attacchi missilistici, in Ucraina non si sono svolti eventi pubblici, ma ciò non conferma la tesi dei propagandisti sulla “proibizione del Giorno della Vittoria”. Nell’ambito della legge sulla decomunizzazione, il 9 maggio l’Ucraina celebra il Giorno della vittoria sul nazismo nella Seconda guerra mondiale. L’8 maggio l’Ucraina, insieme agli Stati europei, celebra la Giornata della Memoria e della Riconciliazione.
I media russi continuano a manipolare attivamente il tema della Seconda guerra mondiale e dell’anniversario della vittoria sul nazismo. Sui media pro-Cremlino circolano numerosi pezzi manipolatori secondo cui le autorità ucraine “hanno definitivamente vietato alle persone di celebrare il 9 maggio” e in alcune zone hanno addirittura imposto “deliberatamente” il coprifuoco per “paura” che “molte persone escano il 9 maggio per onorare l’impresa dei soldati sovietici nella sconfitta del fascismo”. È stato anche riferito che le autorità ucraine avrebbero “ufficialmente annullato il Giorno della Vittoria e rimandato le persone a casa”.
L’Ucraina, nonostante le affermazioni della propaganda russa, non ha mai vietato il Giorno della Vittoria: dal 2014 lo stato ha costantemente adottato un approccio europeo alla commemorazione della Seconda guerra mondiale. A questo proposito, il 9 maggio, la ricorrenza russa della “Giornata della vittoria sul nazismo nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945” è stata sostituita con quella europea della “Giornata della vittoria sul nazismo nella seconda guerra mondiale“. Inoltre, insieme ai paesi dell’UE, ogni anno, l’8 maggio, l’Ucraina celebra la “Giornata della memoria e della riconciliazione“, dedicata alla memoria delle vittime della Seconda guerra mondiale.
Di norma, dal 8 al 9 maggio in Ucraina si tengono diversi eventi commemorativi: deposizione di fiori, veglie commemorative, messe da requiem. A causa dell’’invasione su larga scala del territorio ucraino da parte della Russia, quest’anno il paese ha effettivamente deciso di annullare gli eventi pubblici, tuttavia, questo non conferma la narrativa del “divieto totale” di celebrare il 9 maggio in Ucraina. A causa dell’elevata probabilità di attacchi missilistici russi, nonché della possibilità di provocazioni armate da parte della Russia, la leadership ucraina ha deciso di prorogare l’organizzazione di qualsiasi cerimonia al fine di preservare la sicurezza degli ucraini.
Inoltre, nel Paese è in vigore la legge marziale, che vieta non solo le “manifestazioni della Giornata della Vittoria”, ma anche qualsiasi altro evento collettivo. Tutte queste misure sono temporanee ed estremamente importanti per salvaguardare la vita degli ucraini in seguito all’aggressione della Russia che, in violazione delle leggi di guerra, lancia massicci attacchi missilistici contro la popolazione civile ucraina. Proprio per questo motivo non è possibile escludere a priori provocazioni da parte della Russia durante il raduno di un gran numero di persone, ad esempio durante gli eventi commemorativi del 8 e 9 maggio, ha chiarito il Ministero degli affari interni dell’Ucraina.
“Stiamo ricevendo informazioni sul probabile bombardamento di territori pacifici, e quindi faccio appello a tutti i residenti dell’Ucraina, soprattutto in questi giorni, a non trascurare gli allarmi antiaerei. E, naturalmente, queste sono date simboliche per l’aggressore russo – come il rosso per un toro. Pertanto, siamo pronti a contrastare il DRG (Gruppo di sabotaggio e ricognizione) e altri elementi criminali. È probabile che in questi giorni diventino più attivi”, ha affermato il Primo Viceministro degli Affari Interni dell’Ucraina, Yevhen Enin.
Nonostante i divieti ad organizzare eventi pubblici, è sempre possibile onorare personalmente la memoria di coloro che sono morti durante la Seconda guerra mondiale, evitando così i raduni persone: in Ucraina, ad esempio, non è vietato deporre fiori in privato. Tuttavia, la leadership ucraina sottolinea che ciò andrebbe comunque fatto con attenzione, non ignorando gli allarmi aerei e cercando di non recarsi nelle aree boschive, dove c’è un gran numero di aree minate dall’esercito russo.
La Russia promuove da molto tempo le narrazioni sulla “proibizione” del 9 maggio in Ucraina, dimenticando che gli ucraini hanno combattuto dalla parte della coalizione antihitleriana, sia come parte dell’Armata Rossa che degli eserciti degli alleati occidentali, nonché di movimenti di resistenza clandestina. Le perdite tra i soldati e i civili ucraini durante la Seconda guerra mondiale ammontano a circa 8 milioni di persone. In connessione con l’enorme numero di falsi russi diretti contro l’Ucraina e altri paesi che hanno combattuto contro il nazismo, il 3 maggio la Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) ha adottato una dichiarazione circa l’inammissibilità che la Russia si appropri della vittoria sul nazismo nella Seconda guerra mondiale, perché fu un risultato di tutta la coalizione anti-hitleriana e dei movimenti di liberazione. I parlamentari ucraini hanno anche invitato i propagandisti a fermare “il sistematico svilimento, perversione e manipolazione, da parte della Russia, del patrimonio morale dei partecipanti alla seconda guerra mondiale”.