Nell’articolo del giornale Le Monde si parla solo di una regione della Francia, il Grand Est, situata nella parte orientale del Paese e precisamente della prefettura di Meurthe-et-Moselle. Dei 1600 sfollati ucraini che vivono in quella zona, attualmente solo 591 persone usufruiscono del programma di attribuzione di alloggi sociali, ossia poco più di un terzo. Il resto degli ucraini nella regione si è integrato con successo e ha trovato un’abitazione stabile, in conformità con le norme di soggiorno in Francia. Per quanto riguarda le altre regioni del Paese, il trasferimento dei rifugiati ucraini verso alloggi permanenti è avvenuto senza problemi.

Sui social network e siti russi si sta diffondendo l’informazione secondo cui i rifugiati ucraini verrebbero sfrattati dagli alloggi sociali in Francia. Secondo quanto riferiscono gli utenti, la fonte di questa notizia sarebbe il quotidiano francese Le Monde. «La causa, secondo le autorità, sarebbe la “scarsa integrazione” degli ucraini. Si afferma che, in due anni, molti di loro non abbiano trovato un lavoro per pagarsi autonomamente l’affitto. Il giornale scrive che gli ucraini sono furiosi per questo cambiamento nel supporto statale a loro rivolto. Le lettere con la richiesta di lasciare gli alloggi sociali sarebbero iniziate ad arrivare alla fine di settembre, e i rifugiati dovrebbero lasciare le abitazioni entro il 31 ottobre», si legge sui social media.

Questo messaggio è una manipolazione. In realtà, nell’articolo di Le Monde si parla solo di una regione della Francia, il Grand Est, situata nella parte orientale del Paese, e precisamente della prefettura di Meurthe-et-Moselle. Dei 1600 sfollati ucraini che vivono lì, solo 591 persone stanno attualmente usufruendo del programma di alloggi sociali; queste persone sono ospitate in 228 appartamenti. Gli altri ucraini della regione si sono integrati e hanno trovato un’abitazione stabile, in conformità con le norme di soggiorno in Francia.

Sul sito in inglese di Le Monde, infatti, il 24 ottobre 2024 è stato pubblicato un articolo intitolato “Il governo francese ordina agli ucraini di abbandonare le abitazioni sovvenzionate”. Tuttavia, l’articolo non riguarda tutta la Francia, ma solo la regione del Grand Est. “Nella regione del Grand Est, gli ucraini fuggiti dalla guerra ricevono lettere in cui si chiede loro di lasciare le abitazioni sulla base della mancata integrazione. Questa misura ha suscitato rabbia tra i gruppi ucraini”, riassume il giornale.

Nell’articolo si sottolinea che in altre regioni della Francia “il passaggio a una nuova abitazione è avvenuto senza problemi, senza particolari contrasti”, mentre nell’est “il supporto per l’integrazione non è stato completato con successo”. Il giornale rileva inoltre che le associazioni locali per l’alloggio sociale, che inviano lettere di sfratto, affermano di agire su richiesta del governo francese. La motivazione di tale decisione sarebbe che alcuni rifugiati ucraini “non hanno compiuto con sufficiente impegno tutti i passi necessari per l’integrazione professionale e l’autonomia”, rendendo difficile includerli nel programma generale di integrazione in questa zona. Agli ucraini viene chiesto di trovare una soluzione autonoma per una nuova sistemazione; in caso contrario, se disponibili, potrebbe essere offerta loro una sistemazione d’emergenza.

I rifugiati ucraini usufruiscono di un permesso di soggiorno temporaneo nell’Unione Europea. Le Monde spiega che, in Francia, la loro permanenza si basa su un supporto sociale per l’affitto. Grazie alle sovvenzioni statali, le associazioni affittano appartamenti che vengono poi messi a disposizione delle persone sfollate. “Questa misura temporanea è accompagnata dall’obbligo di fare tutto il possibile per trovare una sistemazione stabile, poiché non è compito dello Stato occuparsi permanentemente di queste persone”, ha spiegato la prefettura di Meurthe-et-Moselle. Dei 1600 sfollati che vivono nel dipartimento amministrativo, attualmente solo 591 persone utilizzano questo programma, alloggiate in 228 appartamenti”, riporta il giornale francese. Pertanto, si tratta di un numero limitato di rifugiati ucraini in Francia, situati in una sola prefettura nell’est del Paese e solo di coloro che, per vari motivi, non sono riusciti a trovare una sistemazione stabile e non sovvenzionata.

Inoltre, l’articolo spiega che i rifugiati ucraini incontrano difficoltà nell’integrarsi in Francia a causa delle barriere amministrative nel trovare lavoro. Lo status attuale di rifugiato impedisce inoltre ai giovani di ottenere la patente di guida o di frequentare alcuni corsi di formazione, e i medici non possono ottenere l’autorizzazione alla pratica. Inoltre, in seguito a un incontro tra i funzionari della prefettura di Meurthe-et-Moselle, i rappresentanti di due associazioni – i Difensori dei diritti e l’Unione delle associazioni familiari del dipartimento – l’amministrazione regionale ha confermato che non vi saranno sfratti fino alle vacanze invernali e ha discusso su come aiutare il maggior numero possibile di sfollati a raggiungere l’autosufficienza entro la fine dell’anno.StopFake continua a confutare falsi simili sui rifugiati ucraini e sulla cosiddetta “stanchezza dell’Occidente nei confronti dell’Ucraina” nei materiali Manipolazione: I cechi sono stanchi di sostenere l’Ucraina – Il presidente Petr Pavel, Fake: Andriy Yermak ha definito Macron un “politico ipocrita” per voler ridurre gli aiuti all’Ucraina, Fake: I rifugiati ucraini in Florida derubano le case degli americani che sono partiti a causa dell’uragano.