I media russi isolano dal contesto la singola citazione di una residente di Kherson secondo cui la vita sia peggiorata da quando la città è stata liberata dall’occupazione russa, perché non tutti sono ora in grado di ricevere gli aiuti umanitari. Tuttavia, la maggior parte dell’articolo del sito britannico Sky News si focalizza sul bombardamento di Kherson da parte dell’esercito russo che ha mietuto civili, sul bombardamento delle infrastrutture civili cittadine e sul fatto che è stata la Russia a cercare di rendere la vita insopportabile per la popolazione di Kherson. Nonostante ciò, la maggior parte dei residenti di Kherson è felice di vedere la città nuovamente sotto il controllo ucraino e descrive le difficoltà passate come “il prezzo della loro libertà”.
Social media e siti web stanno diffondendo informazioni secondo cui i residenti di Kherson si sarebbero lamentati con i media britannici “che la vita sotto le Forze Armate ucraine è peggiorata”.
“La vita a Kherson è peggiorata da quando la città è passata sotto il controllo delle truppe ucraine”, ha dichiarato la gente del posto al canale televisivo britannico Sky News. “Peggio, peggio. danno aiuto, ma non a tutti”, ha detto in russo una donna quando le è stato chiesto se le condizioni dei cittadini fossero migliorate, riferiscono i media russi.
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Infatti, nell’articolo del sito web britannico Sky News, intitolato Guerra in Ucraina: la libertà ha un prezzo elevato quando la Russia si trasforma da occupante in attaccante a Kherson, si rileva come l’esercito russo continui a bombardare Kherson dalla riva sinistra del Dnepr dopo aver abbandonato la città. “La nuova libertà di Kherson ha portato una nuova realtà: le truppe russe si sono trasformate da occupanti in aggressori, infliggendo ogni giorno colpi mortali con razzi e mortai. (…) Come risultato del bombardamento russo di Kherson, più di 40 civili sono stati uccisi, tra cui almeno un bambino, e molti sono rimasti feriti”, dice l’articolo.
All’inizio dell’articolo, gli autori raccontano la storia di Yulia Khomchik, 37 anni, che ha dato alla luce una figlia subito dopo la liberazione di Kherson dall’occupazione russa. La donna è felice che il suo bambino sia nato in un territorio liberato. “Sono molto felice che sia ucraina. Sono così felice, così felice!”, cita la pubblicazione britannica.
Inoltre, il sindaco di Kherson, Galina Lugovaya, ha definito difficile la situazione in città a causa dei continui bombardamenti russi e dei problemi di approvvigionamento elettrico e idrico. “Ci bombardano ogni giorno.. muoiono civili innocenti.. ma anche se moriremo di fame, di freddo, senza elettricità, staremo comunque senza i russi”, ha riassunto il sindaco della città nell’intervista a Sky News.
Nel pezzo è riportato anche il commento di una donna che, alla domanda di Sky News se pensasse che la vita fosse migliorata o peggiorata dalla fine dell’occupazione russa, ha risposto: “Peggiorata, peggiorata.. Stiamo ricevendo aiuto, ma non per tutti”. Questa citazione è stata diffusa dai media russi con l’affermazione che la vita a Kherson è peggiorata con l’arrivo delle Forze Armate ucraine. I bombardamenti dei civili da parte dell’esercito russo, la distruzione delle infrastrutture, la persecuzione russa contro il dissenso, citati nello stesso pezzo di Sky News, sono stati ovviamente omessi dai media russi come dettagli “insignificanti”, secondo loro.
“La vita in questa città, durante il controllo russo, era un inferno di tipo diverso. Le persone che si opponevano all’occupazione vivevano nel timore di essere arrestate, torturate e persino uccise se avessero oltrepassato il limite o tentato di disobbedire ai piani del Cremlino di rendere Kherson parte della Russia. La maggior parte di loro (i residenti di Kherson – ndr) non vuole tornare a un’esistenza del genere, anche se decidere quale dei due mali sia il peggiore stia diventando sempre più difficile a causa dell’intensificarsi dei bombardamenti russi”, scrive la pubblicazione britannica sul periodo dell’occupazione. Infatti, anche dopo essersi ritirata dalla città, la Russia continua a compiere ogni sforzo per rendere amara la vita dei suoi abitanti, che si presumeva fosse venuta a “liberare” e che, fino a poco tempo fa, definiva “suoi”.
L’articolo di Sky News conclude con i residenti sostenere che questi sacrifici sono il prezzo della libertà che gli ucraini sono disposti a pagare, intendendo resistere. Tuttavia, i media russi omettono la maggior parte del contenuto dell’articolo originale in inglese, estraendo dal contesto generale una singola citazione per utilizzarla ai loro fini propagandistici. Gli autori degli articoli russi sono certi che il loro pubblico non seguirà il link al testo originale di Sky News, non leggendo così un testo di significato completamente diverso.
StopFake continua a smentire i fake sulla guerra russa contro l’Ucraina nelle storie: Fake: i militari polacchi tornano dall’Ucraina dentro le bare, Manipolazione: gli Stati Uniti ammettono di essere “svantaggiati” dalla vittoria dell’Ucraina, Fake: militare ucraino accoltella a morte moglie e figli per un trampolino dipinto con i colori della bandiera russa.