I giornalisti della testata tedesca BILD hanno confermato l’esistenza di “camera di tortura” per i residenti locali nel villaggio di Peski-Radkivske, nella regione di Kharkiv. I reporter hanno parlato con i residenti locali che sono stati vittime dirette di torture da parte dell’esercito russo. Solo l’origine del contenitore con le dentiere solleva dei dubbi, ma questo non confuta in alcun modo i fatti di violenza dei soldati russi contro la popolazione civile del villaggio.
I siti web russi stanno diffondendo manipolazioni secondo cui i giornalisti occidentali avrebbero “smentito un falso ucraino relativo a una camera di tortura e denti d’oro trovati vicino a Charkiv”. I media russi fanno riferimento a un articolo della pubblicazione tedesca BILD, che avrebbe negato l’esistenza della “camera di tortura” nella regione di Kharkiv. “I giornalisti tedeschi della pubblicazione BILD hanno scoperto un falso propagandistico ucraino su una ‘camera di tortura’ nel villaggio di Peski-Redkovskie, nella regione di Kharkiv”, ha scritto la pubblicazione Ukraina.ru.
Screenshot — ukraina.ru
In realtà, l’articolo del tedesco BILD non confuta il fatto che nel territorio del villaggio di Peski Radkivske, regione di Kharkiv, esistessero camere di tortura per gli abitanti del luogo. Al contrario, l’articolo della BILD non fa che confermarlo. In particolare, il pezzo rileva che: “I giornalisti della BILD hanno visitato ieri il villaggio di Peski-Radkovskie situato nella regione di Kharkiv (Ucraina orientale) e recentemente liberato, e hanno intervistato vittime che hanno confermato di essere state torturate dai soldati russi“.
L’unico artefatto che ha sollevato dubbi ai giornalisti tedeschi è stato quello trovato accanto agli altri strumenti di tortura: un contenitore con dentiere rimosse. In precedenza, sull’account Twitter ufficiale del Ministero della Difesa ucraino era stata pubblicata una foto di questo contenitore e un’immagine di una maschera antigas (posta sulla testa della vittima e coperta da un panno fumante). I giornalisti della BILD, tuttavia, sostengono che i denti ritrovati non appartenevano a persone uccise o torturate, ma fossero dei pazienti di un dentista locale che ha identificato come suo il contenitore con le dentiere. Ma questo fatto non confuta in alcun modo l’autenticità di altri strumenti di tortura, né il funzionamento delle stesse “camere di tortura” trovate nel villaggio. Inoltre, dopo la scoperta dei giornalisti tedeschi, il governo ucraino ha avviato un’indagine sull’origine delle dentiere.
A questo proposito, secondo il sito web tedesco, il “dentista del villaggio Serhiy sospetta che i russi abbiano rubato i denti perché pensavano che fossero d’oro vero (in realtà sono d’acciaio inossidabile) e perché con essi volevano intimidire gli ucraini”. Serhiy sostiene infatti che, secondo i racconti dei residenti locali, i russi hanno usato la scatola con le dentiere per intimidire le persone.
Nonostante i dubbi sull’origine della scatola contenente le protesi dentali, BILD sottolinea: “Una cosa è certa: nel villaggio, così come in molti altri luoghi occupati dai russi, sono state usate torture brutali. Diversi residenti hanno raccontato alla BILD di aver costantemente sentito grida di aiuto provenire da diversi edifici”. I giornalisti tedeschi hanno parlato anche con due uomini del posto, Vladimir e Andrey, vittime di torture da parte dei soldati russi a Peski-Radkivske. Andrei, in particolare, è stato trattenuto dai soldati russi per due mesi. “I soldati russi lo hanno tenuto in cantina per cinque giorni, lo hanno picchiato e poi lo hanno portato in altre città e villaggi. Lì ha dovuto pulire le strade, poi è stato costretto a scavare trincee per i soldati russi a Lyman”, riporta il BILD. Pertanto, la notizia secondo cui “i giornalisti occidentali hanno smentito il falso ucraino sui ‘campi di tortura’ e sui denti d’oro trovati vicino a Kharkiv” è una manipolazione. I giornalisti tedeschi hanno confermato che i soldati russi hanno torturato i residenti di Peski-Radkovskie. StopFake continua a smentire i fake sulla guerra russa contro l’Ucraina in “Fake: l’Ucraina ha “Scatenato la Guerra” e “Rifiutato” di Partecipare a Qualsiasi Negoziato con la Russia“, “Fake: le Forze Armate ucraine hanno bombardato ‘l’ufficio della missione ONU a Severodonetsk“, “Fake: gli USA ‘reclutano massicciamente mercenari’ per la guerra in Ucraina”.