Tale delegazione era composta da persone note per le loro posizioni filorusse e impegnate a diffondere la disinformazione del Cremlino, quindi in questo caso non si può parlare di giornalismo obiettivo e di frantumazione del “blocco informativo”. I territori delle regioni di Donetsk e Luhansk, la Crimea e alcune parti delle regioni di Kherson, Zaporizhia e Kharkiv, occupati in violazione del diritto internazionale, non sono riconosciuti come territori della Federazione Russa e devono essere riportati sotto il controllo ucraino.
Numerose fonti di informazione del Cremlino hanno prestato particolare attenzione all’arrivo dei cosiddetti “rappresentanti dei media di altri Paesi” nella “Repubblica popolare di Donetsk”. Secondo Denis Pushilin, leader della cosiddetta “DNR”, i “giornalisti” hanno deciso di vedere con i loro occhi cosa sta accadendo nella regione.
“I nostri ospiti sono ben consapevoli che i loro Paesi non riportano in modo affidabile ciò che avviene nel Donbass. La loro maggiore virtù è il coraggioso desiderio di riportare la verità sulla nostra regione”, così agitprop ha citato Pushilin.
Screenshot: ukraina.ru
I media russi scrivono che questo “pool” comprende “giornalisti” provenienti da Spagna, Paesi Bassi, Islanda, Perù, Finlandia, Turchia e India. L”agitprop sostiene che in questo modo il “blocco informativo è stato superato”. In una “conferenza stampa” con una tale delegazione, Pushilin ha ripetuto le vecchie narrazioni secondo cui “era un sogno per il Donbass unirsi alla Federazione Russa” e sui bambini assassinati del Donbass. Come parte del tour sono stati mostrati ai “giornalisti” la “ Mariupol che risorge dalle ceneri” e la “rinascente” Donetsk.
StopFake ha deciso di verificare chi esattamente sia venuto nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina sotto l’egida di “riportare la verità”.
Così, il video della conferenza stampa mostra un certo Kostya Heiskanen che si firma come “corrispondente finlandese e personaggio pubblico”. StopFake ha già scritto di questa “figura” che è originaria della Russia, è costantemente citata dai media del Cremlino e non ha nulla a che fare con il giornalismo finlandese. Un’inchiesta della maggiore testata finlandese Ilta-Sanomat sull’identità del propagandista russo Heiskanen rivela che la Russia sta effettivamente utilizzando l’immagine creata ad arte del “giornalista finlandese” per diffondere propaganda.
Screenshot: rutube.ru
Eseguendo poi ricerche per immagini su Google e Yandex, StopFake ha identificato nel video una figura filorussa proveniente dalla Turchia, Okay Deprem. Anche Deprem è stato utilizzato dalla propaganda russa per molto tempo, vive nel Donbass e diffonde narrazioni standard di disinformazione, ad esempio sull’esistenza di “biolaboratori” in Ucraina o sulla preparazione di provocazioni presso la centrale nucleare di Zaporizhia. Inoltre, Desprem è stato coautore del libro “Vladimir Vladimirovich Putin: il leader che ha rimesso in piedi la Russia”. Sanzioni personali sono state imposte a Okai Deprem nell’ottobre 2022 con un decreto presidenziale ucraino.
Collage: StopFake
Screenshot di un articolo del Media Institute
StopFake ha individuato tra i partecipanti alla delegazione anche un italiano, Andrea Lucidi, che è stato ringraziato “per la verità” da uno dei principali propagandisti del Cremlino, Vladimir Solovyov. Lucidi, come i precedenti “personaggi” della visita, rilancia narrazioni di disinformazione russa ed è attivamente utilizzato dal Cremlino nelle operazioni informative.
Screenshot: glavadnr.ru, il propagandista italiano Andrea Lucidi tra i membri della delegazione
L’elenco della delegazione comprendeva anche giornalisti che non erano presenti all’evento. Il sito web RussSpain.com ha dichiarato che tra i giornalisti c’era un rappresentante spagnolo, il corrispondente speciale del quotidiano El Pais, Christian Segura. Questo corrispondente esiste davvero, e scrive della guerra della Russia in Ucraina dall’Ucraina. Ma nei social network del giornalista non c’è alcuna menzione del suo viaggio nel “territorio temporaneamente occupato”, e se tale visita diventasse nota indicherebbe un ingresso illegale in Ucraina e la violazione delle leggi ucraine. Il 18 novembre, quando avrebbe dovuto svolgersi l’incontro con Pushilin, Christian Segura ha citato sul suo account Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla riduzione degli aiuti militari a causa della guerra in Medio Oriente, e il 19 novembre ha pubblicato un video di una strada coperta di neve con la didascalia “È già inverno in Ucraina”. L’ultimo articolo di Segura sul sito web di El Pais si focalizza sul progetto ucraino che raccoglie le scritte dei soldati russi sugli edifici che questi si lasciano alle spalle quando abbandonano i territori ucraini occupati. L’articolo osserva che tali iscrizioni possono essere utilizzate come prova dei crimini di guerra russi.
Di conseguenza, a giudicare anche da alcuni dei partecipanti alla delegazione, possiamo dire che si tratta di una operazione di propaganda appositamente preparata per mostrare il presunto interesse della comunità internazionale nei confronti dei leader dei territori temporaneamente occupati e la presunta loro accettazione del fatto che queste regioni sono ora “parte della Federazione Russa”. Tuttavia, nonostante gli sforzi del Cremlino, la comunità internazionale è fermamente convinta che i territori degli oblast di Donetsk e Luhansk, della Crimea e di parti degli oblast di Kherson, Zaporizhia e Kharkiv sono stati occupati in violazione del diritto internazionale, non sono quindi riconosciuti come territori della Federazione Russa e debbano essere restituiti al controllo ucraino.