Il 27 settembre sul quotidiano torinese La Stampa, nella sezione opinioni, abbiamo trovato un lungo articolo a firma… Vladimir Putin. Tutto lasciava supporre che fosse una lettera inviata dal leader russo al quotidiano italiano, forse per  bilanciare un pò le posizioni spesso critiche assunte da diversi giornalisti verso la Russia. Ma questa prima ipotesi ha perso subito credibilità in quanto pur essendo La Stampa uno dei giornali più importanti d’Italia, risulta difficile immaginare Putin prendere carta e calamaio per scrivere una lettera a loro.

articololastampa

Stopfake ha contattato alcuni giornalisti del quotidiano per avere qualche notizia su come sia nata questa notizia ma nessuno dei contattati al momento ha saputo fornire una risposta ufficiale.

Leggendo la lettera emerge un profilo del Presidente Putin da statista, si risoluto ma molto riflessivo ed aperto al dialogo, un profilo ben diverso dalla attuale realtà, quasi “filtrato” e “limato“, tanto che se fosse stata una foto si sarebbe detto che è stata fotoshoppata.

Così noi di StopFake, che notoriamente siamo dei San Tommaso, abbiamo continuato ad indagare ed abbiamo trovato questo documento pubblicato dall’ECO DI MOSCA

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Nell’articolo scrivono che il materiale de La Stampa è stato estrapolato dal recente Forum di Valdai a cui aveva partecipato il Presidente Putin.

Sul Primo Canale Russo è riportato (virgolettato) l’intervento di Putin

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Abbiamo tradotto gli interventi di Putin e le sue risposte ai giornalisti ed effettivamente ricalcano i temi riportati da La Stampa. L’unica differenza è che è stato effettuato un lavoro di copia ed incolla e di “abbellimento” del significato delle sue frasi, quasi a soddisfare le esigenze “del mercato italiano”.

Prima di riportare la traduzione dell’originale che può essere confrontato con il contenuto pubblicato su La Stampa, è doveroso proporre alcune riflessioni.. La prima è che ben difficilmente l’articolo è il lavoro di un giornalista italiano, nessuno si prenderebbe la responsabilità di modificare un discorso e firmarlo come Vladimir Putin. A questa considerazione segue una domanda, ma allora chi è che ha fornito al giornale l’articolo ? Molto probabilmente un organo politico vicino al Presidente o i responsabili della diplomazia russa in Italia (Ambasciata russa), gli unici autorizzati a distribuire ed autorizzare la pubblicazione di materiale a firma del Presidente.

Detto questo sorge un ulteriore interrogativo e cioè quanto l’informazione italiana è infiltrata da attori stranieri ? Ne avevamo già parlato in passato che uno dei modi preferiti dalla propaganda “ufficiale” russa era quello di acquistare  costosissimi spazi pubblicitari su quotidiani stranieri senza pubblicare alcuna pubblicità ma ottenendo in cambio la pubblicazione delle cosiddette “veline”, articoli precostituiti che non passano tramite la redazione. Tutti conoscono infatti le difficoltà della carta stampata ed è difficile immaginare che un editore rifiuti una forma di “finanziamento” del tutto legale.

Questo tema deve preoccupare tutti coloro che hanno a cuore l’indipendenza dell’informazione anche alla luce dei fatti delle ultime settimane che hanno visto un incremento esponenziale dei Fake probabilmente legato all’avvicinarsi della data del 4 dicembre, evento sul quale la politica russa sembra puntare moltissimo. Proprio in questi giorni abbiamo anche assistito allo “strano” video proposto da NewsFront relativo al presunto rapimento di un italiano da parte di militanti dell’ISIS, video di cui abbiamo proposto un ampio debinking.

Riportiamo di seguito la traduzione delle dichiarazioni di Vladimir Putin al Forum di Valdai e chiunque potrà farsi un’idea confrontandole con l’articolo de La Stampa.

“La rettitudine e la rigidità delle valutazioni sono necessarie oggi non per impegnarsi nello sparring reciproco, ma per cercare di capire cosa sta realmente accadendo nel mondo perché il mondo sta sempre diventando un luogo meno sicuro e meno prevedibile, perché ovunque aumentano i rischi. Nel mondo si sono accumulate un sacco di contraddizioni. Dobbiamo francamente chiederci l’un l’altro se abbiamo una rete di sicurezza affidabile. Purtroppo, le garanzie, la fiducia che l’attuale sistema di sicurezza globale e regionale sia in grado di salvarci dalle turbolenze, non ci sono. Questo sistema è seriamente indebolito, frammentato e distorto”

“La Guerra fredda” è finita. Ma non è finita con la “pace”, con un accordo chiaro e trasparente sul rispetto delle regole esistenti o la creazione di regole e standard nuovi. C’è l’impressione che i cosiddetti vincitori della “guerra fredda” hanno deciso di premere definitivamente la situazione, di rimodellare il mondo solo per se stessi, per i propri interessi. Così si comportano i nuovi ricchi i quali hanno improvvisamente ricevuto una grande ricchezza, in questo caso sotto forma di dominio del mondo, la leadership mondiale. E invece di dare un buon uso a questa ricchezza con saggezza, con attenzione, certo anche a proprio favore, credo che abbiano fatto un casino”

“Chiediamoci quanto la nostra vita è comoda e sicura, bella in questo mondo, quanto questo mondo è giusto e razionale? Forse non abbiamo buone ragioni per preoccuparci, discutere, fare domande scomode? Forse l’esclusività degli Stati Uniti è nel come realizzano la loro leadership, è davvero un bene per tutti, e la loro interferenza diffusa in tutti gli affari del mondo porta la pace, la prosperità, il progresso, la democrazia, ed è solo necessario rilassarsi e divertirsi? Mi permetto di dire che non è così. Non è assolutamente così”

“Stiamo di nuovo tornando ai giorni in cui non l’equilibrio degli interessi e delle garanzie reciproche, ma la paura, l’equilibrio di reciproca distruzione mantiene il paese dal confronto diretto. In assenza di strumenti giuridici e politici l’arma torna al centro dell’agenda globale, viene usata ovunque e in qualsiasi modo, senza le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. E se il Consiglio di sicurezza si rifiuta di stampare queste decisioni, viene immediatamente dichiarato uno strumento obsoleto e inefficace. Molti Stati non vedono altre garanzie della sovranità, tranne che avere una propria bomba. Questo è estremamente pericoloso”

“È stata proposta la formula: più forte è lealtà all’unico centro di influenza nel mondo, più grande è la legittimità di quello o altro regime governativo. Poi avremo una libera discussione – provate a negare la tesi che ho appena formulato”

“Quali sono i problemi del mondo moderno? Diciamolo direttamente, qui sono tutti esperti. Stiamo continuando a parlare, siamo come i diplomatici. Che cosa è successo nel mondo? C’era un sistema bipolare. L’Unione Sovietica è crollata, questa potente forza sotto forma dell’Unione Sovietica non c’è più. Tutte le regole delle relazioni internazionali dopo la seconda guerra mondiale sono stati scritte con il sistema bipolare. Sì, l’Unione Sovietica chiamavano “Alta Volta con i razzi”. Forse, ma i missili erano moltissimi. E c’erano i politici così brillanti come Nikita Krusciov, che batteva con le scarpe alle porte delle Nazioni Unite. E tutti nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti, nella NATO, pensavano: lasciamo perdere questo Nikita e la sua gente, possono colpirci, hanno un sacco di missili, è meglio trattarli con rispetto. L’Unione Sovietica non c’è più, quale situazione e quali tentazioni sono emerse,  possiamo anche non dare retta alla Russia, è molto dipendente, è passata attraverso la trasformazione durante il crollo dell’Unione Sovietica, facciamo quello che vogliamo, non dando retta a qualsiasi regola. Infatti, così accade. Qui Domenico ha ricordato l’Iraq, e la Libia, e l’Afghanistan, e prima anche la Jugoslavia. Questo è tutto quello che era nel quadro del diritto internazionale? Quali favole ci raccontate? Allora, qualcuno può non dare retta a niente, e noi non possiamo proteggere i nostri interessi vitali della popolazione russa e quella che parla in russo in Crimea? Non sarà così”

Non capisco perché le persone che vivono in Crimea non hanno il diritto a fare questo, così come le persone che vivono, per esempio, in Kosovo. Perché in un caso il bianco è considerato essere bianco, e in secondo è il bianco viene dichiarato nero? Sciocchezze, e non saremo mai d’accordo con questo.

Mi ricordo sempre quello cosa dicevano a questo proposito gli antichi. Ricordo una bellissima frase: ciò che è permesso a Giove non è consentito ad un toro. Non possiamo essere d’accordo con tale formulazione. Forse al toro non è consentito, ma voglio dirvi che l’orso non chiederà il permesso a nessuno. In generale, è considerato il padrone della taiga, e ne sono certo che non ha l’intenzione di trasferirsi in altre zone climatiche, li non è comodo per lui. Ma la sua taiga non la darà a nessuno. Penso che dovrebbe essere chiaro

Primo. Non ho detto che gli Stati Uniti sono una minaccia per noi. Il Presidente Obama, come lei ha detto, considera la Russia una minaccia, non penso che gli Stati Uniti rappresentino una minaccia per noi. Credo che la politica dei circoli dominanti, scusate se uso questo cliché. Il presidente Obama ha menzionato una delle minacce – ISIS. E chi ha aiutato ad armare le persone che hanno combattuto in Siria con Assad? Chi creava un favorevole clima di informazioni politiche? Chi spingeva per la fornitura delle armi???.

Credo che questa sia una politica assolutamente non verificata e non professionale, priva di realtà. E’ necessario supportare l’opposizione democratica civile in Siria. Ok, avete supportato. E domani la metà dei militanti si è trasferita alla parte di ISIS. Non potevate pensarci un po’ prima? Siamo contrari a una tale politica degli Stati Uniti. Noi crediamo che sia sbagliata e dannosa per tutti, anche per voi.

Ma non bisogna cercare i colpevoli se voi stessi ammettete gli errori. Bisogna, al contrario, superare il desiderio di dominare infinitamente ed avere le ambizioni imperiali. Non c’è bisogno di avvelenare le menti di milioni di persone che negli Stati Uniti non vi può essere altra politica oltre che quella imperiale”

“Per quanto riguarda le sanzioni, siano imposte o no, non sta a me giudicare. Forse sapete meglio voi come è avvenuto il tutto. Ma il vice Presidente degli Stati Uniti, per esempio, ha recentemente affermato che hanno dovuto premere seriamente sui partner europei per fargli applicare le sanzioni. Questo l’ha detto lui, non io. Gli europei hanno bisogno di queste sanzioni o no? Credo di no. Dopo tutto, sotto la pressione delle sanzioni nessuno ha mai preso decisioni, anche i paesi piccoli per non parlare di un paese come la Russia, sicuramente sotto la pressione nessuno farà niente. È assolutamente controproducente e non porta alla soluzione dei problemi”

Se gli europei cercheranno di ridurre la dipendenza dal gas russo, sarà un modo per ridurre la loro competitività, perché sarà più costoso del nostro gas o petrolio. Così praticamente uccideranno la loro competitività. E non so quale colonia deve essere l’Europa per fare ciò. Credo che il buon senso prevarrà e questo non accadrà”

“Avevo già detto nel mio discorso e lo voglio ripetere ancora una volta: noi non vogliamo isolarci da nessuno. E’ un fatto invece che stanno tentando di isolare la Russia. Tutti parlano di questo. I vostri leader ne parlano pubblicamente: puniremo la Russia, ce la pagherà a caro prezzo, sarà un reietto e così via. Ma come vogliono risolvere i problemi globali con questo reietto non è chiaro, loro stessi capiscono che è impossibile. Quindi voglio  confermare ancora una volta che non vogliamo isolarci, non abbiamo questo scopo. Inoltre, credo che sia dannoso. E a coloro che stanno cercando di isolarci, voglio dirgli che è inutile, è impossibile nel mondo di oggi. Ancora 40-50 anni fa, forse era possibile, ma ora è impossibile. Tali tentativi certamente falliranno. E prima i nostri colleghi lo capiranno meglio sarà”

“Se non ci saranno azioni nei nostri confronti, non le faremo neanche noi. Siamo pronti per qualsiasi azione improvvisa da parte dei nostri partner”