Una delle maggiori narrative giustificazioniste che va per la maggiore in questi giorni in Italia, è che la popolazione russa non starebbe con Putin e non ne condividerebbe la guerra, ma questi poverini non esprimono in alcun modo il loro dissenso perché non ricevono informazioni appropriate sul conflitto in corso.
Tale narrativa è completamente errata perché recenti sondaggi rivelano che la maggioranza dei russi appoggia pienamente il conflitto con l’Ucraina e molti sono pronti a supportare l’estensione del conflitto contro altri stati europei.
Aldilà dei sondaggi che comunque lasciano sempre un po’ il tempo che trovano, anche se effettuati da istituti seri come il Levada Center, ci sono delle prove empiriche che chiunque può fare da casa.
La prima è frequentare i canali Telegram dove scrivono i soldati russi impegnati nel conflitto. I commenti dei russi sono tutto un incitamento ad uccidere il più possibile e a rubare dalle case dei civili quante più cose possibile. Molti soldati scrivono che grazie a questa guerra al loro ritorno potranno pagarsi il mutuo della casa con i soldi rubati ai civili.
Un’altra prova empirica che si può fare è frequentare la pagina facebook dei russi in Italia.
In tale pagina che conta 64.000 iscritti non è possibile trovare un solo commento non solo contro Putin, ma neanche contro le atrocità che vengono commesse quotidianamente in Ucraina. Tutti i post sono relativi a vacanze, borsette, documenti, ristoranti, viaggi etc.
Un solo post del 9 marzo chiede che tutto quanto riguarda l’Ucraina sia postato come risposta a quel post e si invita a non creare altri post. Tale post ha acquisito “ben” 38 like e gli unici commenti sono quelli di ucraini che frequentano il gruppo.
“ВАЖНАЯ ИНФОРМАЦИЯ! Уважаемые участники группы, для удобства поиска, всю информацию связанную с помощью людям, оказавшимся в беде в УКРАИНЕ пишите пожалуйста ТОЛЬКО под этим постом (поиск людей, телефоны для связи, гуманитарная помощь, предоставление жилья, сбор попутчиков, документы образование для детей и т.д ), чтобы люди могли быстро найти то, что им нужно и не тратили время на пролистывание всей ленты. Комментарии язвительного, грубого, расистского характера и не по теме будут сразу удаляться. Спасибо за понимание.
Всем добра, мудрости и милосердия.”
Ora se si ha un minimo di onestà intellettuale, si comprenderà che ai russi in Italia di quanto accade in Ucraina non gliene può fregare de meno. Eppure, hanno accesso a tutti i media liberi, hanno accesso a internet, non corrono il rischio di vedersi suonare il campanello da un funzionario dell’FSB, ma niente, proprio non ce la fanno a scrivere che il loro presidente è un maniaco criminale.
Sembra pertanto più una giustificazione quella che viene data sui media dei “poveri russi impauriti”, la stessa che veniva usata con i tedeschi o con gli italiani nel ’38 quando supportavano in maggiornaza Hitler e Mussolini. Va anche detto che Hitler e Mussolini non erano molto più teneri di Putin, ma nonostante questo vi erano ampie manifestazioni di dissenso, cosa che non vediamo oggi in Russia. Scambiare una manifestazione di 400 persone a Mosca, città di 11 milioni di abitanti, come una dissidenza diffusa, ha qualcosa di grottesco sia per chi lo afferma sia per chi ci crede.
Affrontare la realtà per quella che è e non per quella che vorremmo fosse, aiuta a comprendere il presente e a creare un futuro migliore. Nascondere la testa sotto la sabbia non aiuterà certo a risolvere i problemi.