I media russi si stanno di nuovo preoccupando circa la questione della lingua in Ucraina e prevedono una spaccatura nella società e una serie di proteste. Questa volta il tema della discussione è il nuovo disegno di legge sulle quote obbligatorie di programmi e film televisivi in lingua ucraina. I deputati Nikolay Knyazhytskyy e Victoria Syumar propongono di aumentare queste quote al 75% al giorno per la trasmissione nazionale e non meno del 50% per quelle regionali. Secondo i media russi questa legge non solo limiterà l’uso della lingua russa, ma anche “influirà sulle minoranze nazionali dell’Ucraina occidentale“, e anche “porterà a proteste e conflitti“. In realtà, gli autori del disegno di legge parlano di tutt’altro
Secondo NTV, “l’iniziativa sulla lingua in realtà introduce il divieto di utilizzare non solo la lingua russa, ma anche le lingue regionali delle minoranze nazionali nella parte occidentale del Paese“. E gli “esperti” della cosiddetta “Repubblica Popolare di Donetsk“, (citati da Izvestia) dicono che “l’iniziativa porterà ad un’ulteriore spaccatura nella società, e che provocherà proteste di massa“.
Uno degli autori del disegno di legge Nikolay Knyazhytskyy ha spiegato che “la legge non limita l’esistenza di nessuna lingua, di nessun popolo in Ucraina. Supporta solo la lingua ucraina che nessuno vuole sostenere oltre allo stato ucraino, in contrasto alla lingua russa, polacca o qualsiasi altra lingua“. Per adesso il disegno di legge è stato consegnato solo per informazione nella commissione competente.
Gli stessi Ucraini hanno cominciato a trattare molto in maniera più tollerante i problemi della lingua, come dimostrano i risultati di un recente studio condotto dal Centro Razumkov che ha per titolo “L’identità dei cittadini ucraini nelle nuove condizioni: stato, tendenze e caratteristiche regionali“. Il 92% degli intervistati sono fieri e hanno un atteggiamento positivo verso la lingua ucraina, il 65,1% degli intervistati parlano fluentemente in ucraino e il 55,9% ritengono che la lingua ucraina dovrebbe essere la lingua ufficiale e che quella russa può essere utilizzata a livello familiare così come altre lingue delle minoranze naionali.
Un’altro studio del Centro ucraino indipendente per le ricerche politiche dimostra che i russofoni dalle regioni sud-orientali, al contrario, parlano circa la discriminazione della lingua ucraina e “la necessità della sua protezione e lo sviluppo al fine di superare le conseguenze della politica di russificazione perseguita attivamente in URSS”. L’80% dei partecipanti russofoni al sondaggio ha detto che i loro diritti linguistici in Ucraina sono soddisfatti pienamente.