“E’ gravissimo giocare col fuoco, mentre i popoli europei rischiano tra guerre e terrorismo”. A sostenerlo sono un gruppo di parlamentari Pd piemontesi – Mattiello, Boccuzzi, D’Ottavio, Fregolent, Bragantini, Rossomando – che hanno presentato una interrogazione parlamentare, “volendo stigmatizzare la decisione grottesca di aprire una sedicente rappresentanza a Torino della autoproclamata Repubblica di Donestk“.
Nelle scorse settimane è stato inaugurato a Torino il primo Centro italiano di rappresentanza della Repubblica di Donetsk. La “Repubblica Popolare di Donetsk” è un territorio occupato dell’Ucraina, che ha dichiarato l’indipendenza e che non è riconosciuto né dalle Nazioni Unite, né dall’Ue. L’interrogazione – al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno e degli Esteri – chiede se l’apertura del Centro non sia “in palese contrasto con le scelte di politica estera del nostro Paese e dell’Ue” e quali misure, nell’ambito delle rispettive competenze, i ministri intendano assumere.
Stopfake aveva posto il problema per primo, il giorno precedente l’apertura di questo “Consolato” Fake ed aveva subito ricevuto l’appoggio dell’Associazione Adelaide Aglietta con la quale aveva provveduto ad emettere un comunicato stampa.
Ancora una volta il nostro lavoro di costante denuncia ha dato i suoi risultati e grazie alla credibilità acquisita in questi anni è stato possibile portare la questione ai massimi livelli previsti dalla nostra Democrazia.