Osptiamo un articolo di Alessandro Pecoraro scritto nel 2016 ma molto, molto attuale. Leggete perchè.
Dal 20 al 31 Marzo Salvini visiterà Israele con una fitta agenda di incontri con persone pubbliche di spicco del panorama politico israeliano.
L’opinione pubblica israeliana dovrebbe sapere chi, nei prossimi giorni, i loro rappresentanti incontreranno e che legami hanno hanno con gruppi terroristici anti israeliani e gruppi di estrema destra.
Ci vorrebbero molte righe per spiegare del perché negli ultimi trent’anni diversi partiti e personalità di destra e talvolta di estrema destra spesso provenienti da una traduzione antisemita si siano avvicinate alle ragioni d’Israele. Premetto che sarebbe troppo sbrigativo cavarsela nel liquidarla come una volontà di riscattare il proprio passato o per senso di colpa…
Le simpatie leghiste per Israele non sono di adesso, ma risalgono da almeno 15 anni. Ovvero da quando la guerra ed il grosso del terrorismo contro Israele è passato dai laici dell’OLP agli islamisti di Hamas e
Hezbollah e ancora di più dopo l’11 Settembre.
Quindi Israele nella logica anti islamista è diventato il baluardo ed una roccaforte e Gerusalemme la Stalingrado moderna. Una visione che chi è di sinistra, seppur sionista, non condivide. Primo perché Israele non è un paese islamomofobo, anzi. Secondo perché Israele è da difendere per principio, perché è giusto farlo, indipendentemente da un proprio torna conto e fuori dalla logica “il nemico del mio nemico”.
Nel 1967, Nasser voleva cancellare dalla faccia della terra “solo” Israele, non minacciava l’occidente in modo diretto, eppure Israele non era certo meno meritevole di supporto di come lo è ora. Ecco perché questo tipo di Sionismo di comodo, un sionismo solo strumentale, è da rifiutare.
Che questo filo israelismo sia abbastanza ipocrita è facile constatarlo guardando con chi Matteo Salvini intrattiene rapporti in Italia e all’estero.
Come alcuni sanno il segretario della Lega Nord sta cercando di trasformare il suo, in un partito su scala nazionale guardando verso Sud e Roma. Per farlo si sta appoggiando a realtà già presenti sul territorio, realtà non casuali ma ben congeniali ad un preciso progetto politico di lungo respiro che darà i suoi frutti sul lungo termine.
Non potendosi presentare direttamente con il simbolo della Lega Nord nel meridione d’Italia, sta creando partiti maschera come “Noi Con Salvini” o “Sovranità”, teniamoci a mente queste sigle perché ci tornerò dopo.
In parallelo in politica estera sigla alleanze con il Front National di Marie Le Pen e Vladimir Putin. Il Front National del XXI secolo ha molto in comune con la odierna Lega Nord. Ripudio ufficiale dell’antisemitismo
(ricordiamo i litigi tra la figlia e il padre fondatore del partito del FN in proposito) e appoggio d’Israele, ripudio del fascismo classico e avvicinamenti ideologico con i gruppuscoli comunisti filo sovietici. Il
cosiddetto rossobrunismo.
I Legami con il regime autocrate di Putin sono gestiti tramite l’associazione di comodo “Associazione Culturale Lombardia Russia” la cui segreteria è occupata da un certo Luca Bertone, amico fidato di Matteo Salvini che lo accompagna sempre nelle visite all’estero. basta fare una visita al loro sito per vedere gli stretti legami con la Lega e in particolare modo Matteo Salvini Nome anch’essi da tenere a mente per dopo.
Torniamo nei confini italiani. Chi presiede queste associazioni di comodo come “Noi Con Salvini” e “Sovranità”? da quali ambienti provengono?
Cominciamo con la filiale di Palermo di “Noi con Salvini” presieduta dal gentiluomo Francesco Vozza. Chi è Francesco Vozza? Francesco Vozza è il responsabile palermitano di Casa Pound Italia, colui che fino all’altro ieri organizzava cene di solidarietà per Gaza.
Ecco che già cominciano le prime idiosincrasie tra il nuovo corso filo israeliano di Salvini e le sue conoscenze a cui affida movimenti che portano il suo nome. Questo però è il meno. Prima abbiamo parlato
dell’associazione Lombarda di amicizia con la Russia, ebbene ne stanno nascendo altre, come ad esempio la “Lazio Russia”: presieduta da Mauro Antonini, segretario di Borghezio al Parlamento europeo e noto esponente di CasaPound. Però sono tutte varie siglette che fanno capo all’associazione madre “Lombardia Russia”. Associazioni che fanno propaganda per il Cremlino e la sua politica.
Organizzano incontri con rappresentanti governativi Russi e imprenditori per investire nei territori occupati della Crimea.
Il mio sospetto è che l’associazione Lombardia Russia sia un’associazione per coprire i finanziamenti che
Mosca ai vari partiti xenofobi dell’Europa Occidentale, in questo caso la Lega. Come è venuto fuori con il Front National della Le Pen. Le dichiarazioni di Salvini per togliere le sanzioni alla Russia ormai non si contano più…. ma questa è solo un’ipotesi, sia chiaro.
Veniamo ora al pezzo forte che ci consente di unire i puntini di tutto questo discorso.
Il 26 settembre 2015 si è svolto a Roma all’Hotel dei congressi, presso l’Eur, il congresso”Mediterraneo Solidale”. Organizzato da CasaPound e niente poco di meno che HEZBOLLAH. Chi troviamo a questo convegno oltre a Casa Pound, movimento da dove salvino pesca personaggi per la sua ramificazione sotto il Po?
Il nostro Luca Bertone: segretario dell’”Associazione Culturale Lombardia Russia”. Di questo convegno ne ha trattato anche il quotidiano nazionale “la Repubblica”. Vediamo chi c’erano a questo convegno di gentiluomini come riportato dal quotidiano:
Rima Fakhri, membro del consiglio politico, e Sayyed Ammar Al Moussaw, responsabile delle relazioni internazionali. Siamo ai massimi livelli. (dihezbollah ndr)
Alberto Palladino detto “Zippo”, il militante più volte avvistato nel Donbass nel corso del conflitto ucraino-russo e che nel luglio 2012 è stato condannato a due anni e otto mesi per aver guidato quindici camerati con il casco in testa e la spranga tra le mani contro tre militanti del Pd -tra cui l’attuale presidente del III Municipio – che stavano distribuendo volantini.
Franco Nerozzi, oggi guida della Onlus Popoli, ex giornalista che ha patteggiato a Verona una condanna a un anno e dieci mesi (l’accusa era di terrorismo internazionale) dopo essere stato fotografato in un
addestramento militare in Birmania e aver contribuito a progettare un golpe alle Isole Comore. Nerozzi, che ama definirsi “un bieco e delirante anticomunista”, è un emulo del francese Bob Denard, il mito dei mercenari contemporanei. Ed è un fautore del comunitarismo post-fascista, ideologia che vuole superare il conflitto tra comunisti e fascisti in nome di un antiamericanismo e un antisemitismo dichiarati. (avrò modo di ritornarci sopra sul comunitarismo ndr)
Giovanni Feola, anche lui di Casapound, già candidato alla presidenza del VII Municipio di Roma: è il responsabile a Roma del Fronte europeo per la Siria.
Poi Luca Bertoni (eccolo qui ndr), rappresentante dell’Associazione Lombardia-Russia, legata alla Lega Nord e sempre presente nelle missioni a Mosca del segretario federale Matteo Salvini. A marzo Bertoni era a San Pietroburgo con Alba Dorata e il partito nazionaldemocratico tedesco.
Vista la compagnia, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina si è sfilato dall’appuntamento (era troppo anche per loro) e la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, dice: “Siamo perplessi che un evento del genere si possa organizzare in Italia, ci affidiamo al buon controllo delle polizie italiane”.
Non credo ci sia altro da aggiungere sul filo sionismo di facciata della Lega Nord che vota pure contro col riconoscimento della palestina in parlamento, ma fa entrare la peggio feccia internazionale antisemita e
antisionista dalla porta di servizio affidandogli sia incarichi sul territorio con gruppi politici di copertura come “Noi Con Salvini”, “Sovranità” che l’impianto ideologico del nuovo soggetto politico europeo che unirà a breve le destre xenofobe europee.
Prima si è parlato del COMUNITARISMO. Il comunitarismo (noto nella versione filo Putiniana anche come dottrina “euro asiatica”) è un’ideologia totalitaria nata negli ambienti antisemiti di destra che ha avuto molto successo in Russia che, per farla breve, intende unire fascisti e comunisti sotto un’unica bandiera e che sta riscuotendo molto successo in Europa.
Per su questo ci vorrebbero molte pagine. Il professor Claudio Vercelli mi sembra stia attuando ricerche in merito a questa nuova ideologia che ormai archiviate le estreme destre e sinistre classiche sta preparando il terreno.
Riporto in allegato a questa mail un dottorato di ricerca dell’università di Torino :“On n’a gazé que les poux”. Le radici culturali e teoricopolitiche dei negazionismi tra Italia e Francia. Dove un ampio capitolo
è dedicato al rosso brunismo.
Ad oggi sta prendendo piede la declinazione euro asiatica di matrice russa di questa ideologia, ideologia ove tra i miti da prendere come esempio ci sono oltre a Vladimir Putin: Bashar al-Assad, Viktor Orban, Hugo Chávez, Ruhollah Khomeini, Mu’ammar Gheddafi. Tutti grandi amici degli ebrei e di Israele…
Riporto anche l’intervista al filosofo e ideologo che sta dietro Vladimir Putin, nonché suo consigliere, al quotidiano “Il Giornale”. Alexander Dugin, riporto le parole de Il Giornale” : Alexander Dugin Invitato a
Milano da Gianluca Savoini (a proposito di Gianluca Savoini), presidente dell’Associazione Culturale
Lombardia-Russia (eccola ancora ndr) nonché portavoce di Matteo Salvini agli Affari Esteri, Dugin ha partecipato in qualità di relatore al corso dell’Accademia di Formazione Politica della Lega Lombarda che si è tenuto sabato 28 novembre ad Assago.
Dietro al nuovo corso filo israeliano di Salvini e della Le Pen, credo ci sia un’operazione subdola. Ricordiamo che la Lega in passato faceva manifesti inneggianti il 25 aprile, dava del mafioso a Berlusconi eccetera. Non vorrei che molti ebrei italiani e francesi che da certe ricerche appoggerebbero la lega Nord e il Front National in funzione anti islamica poi abbiano un brutto risveglio. Che anche l’ambasciatore Naor Gilon abbia avuto questo abbaglio?
Articolo interessante de L’Espresso che fa un po’ una sintesi