Una settimana dopo il voto del primo turno delle presidenziali ucraine si deve fare un tentativo di riflessione che esuli dal confronto da “stadio” che le opposte fazioni hanno in questi giorni dato vita. Passare dagli slogan alla riflessione perché il voto del 21 aprile sancirà il futuro di tutta l’Ucraina.
Si sbaglia profondamente da chi crede che questa scelta sarà definitiva, non vi sarà un altro Maidan se le cose non dovessero andare bene, per due motivi. Il primo è che chiunque salga al potere avrà assimilato bene la lezione del 2014 e prenderà le contromisure (non a caso Putin nel 2014 formò un corpo specifico di Polizia addestrato proprio per scenari tipo Maidan) ed il secondo è che coloro che hanno dato vita al Maidan non rischieranno nuovamente la loro vita se una parte della popolazione avrà fatto una scelta sbagliata.
A Poroshenko viene imputato di non aver riformato la giustizia, di non aver vinto la guerra e di rappresentare ancora il mondo delle oligarchie. Il suo programma per i prossimi cinque anni è noto, integrazione europea, ingresso nella NATO, stabilità economica (quest’anno l’economia è tornata ai livelli pre 2014) e mix di soft e hard power per risolvere la guerra con la Russia.
Di Zelensky si conosce poco o nulla, qualcuno sospetta che sia solo la marionetta di un altro potentissimo oligarca ucraino, Ihor Kolomoisky, di certo ha passato la sua vita a far ridere ucraini e russi, è un comico e attore molto apprezzato e tranne qualche ombra fiscale non sembra avere grandi scheletri nell’armadio.
Parte favoritissimo per il secondo turno elettorale, ha un ottimo team comunicativo e può contare sul più importante canale televisivo ucraino per la diffusione dei suoi messaggi.
Sino adesso si è sottratto al dibattito ma in politica è una cosa normale, quasi una regola, chi è in testa ha solo da perdere d un confronto. Ha proposto il confronto allo stadio sollevando non poche perplessità perché sfugge il valore aggiunto di fare un dibattito in una arena con 70.000 persone rispetto un tranquillo studio televisivo dove sarebbe sicuramente più facile esprimere dei messaggi chiari. Probabilmente si tratta di una location naturale per lui, uomo di spettacolo è abituato a trasformare tutto in uno spettacolo ed uno stadio è appunto un luogo deputato agli spettacoli. Va però sottolineato che lo stadio come le arene dei tempi dei romani sono luoghi di scontro (anche nell’immaginario collettivo) e non di confronto come nei dibattiti televisivi. Pertanto ci avviciniamo ad uno “scontro epocale”, un unicum mondiale che forse avrà l’amaro risultato di dividere ancor di più la comunità ucraina.
Anche Anatoly Grytsenko che al primo turno ha preso il 7% e si è sempre detto disponibile a supportare Zelensky al secondo turno, ha sollevato qualche perplessità dopo l’incontro di ieri, constatando che il comico non è pronto di fare il Presidente e che lo stesso ne è conscio. Grytsenko ha aggiunto che è pronto a votarlo al secondo turno ma vuole sapere in anticipo quali saranno i nomi che effettivamente comporranno la sua squadra e che effettueranno effettivamente il lavoro.
E’ importante conoscere il programma dello sfidante comico per comprenderne l’eventuale natura politica e comprendere se è vero o no che Zelensky sia più vicino alla Russia di Putin che all’Europa. Di certo per adesso abbiamo gli endorsement (per esempio in Italia) di Maurizio Marrone, presidente DNR in Italia, che si augura la vittoria di Zelensky, di Saker Italia (rivista vicina a Dugin e alla DNR) o in Russia di Zirinovsky. Va detto che nonostante in Russia si augurano tutti la vittoria di Zelensky, nel suo programma non vi è traccia di un suo possibile avvicinamento al Russky Mir, anche se suoi collaboratori alla TV russa dicono cose differenti.
In the notorious "60 minutes" talk show Ukrainian businessman, journalist and partner to V. Zelensky, A. Palchevsky, tells O. Skabeeva, one of the most well-known Kremlin's mouthpieces, he anticipates the "reloading of Ukrainian-Russian relations". pic.twitter.com/zyUkcjIJRu
— Hybrid Warfare Analytical Group (@hwag_ucmc) April 6, 2019
Ma quanti conoscono il programma del front runner di Kvartal 95?
Siamo andati a leggerlo direttamente sul suo sito e qui riportiamo alcuni passaggi https://program.ze2019.com/
Punto primo : Democrazia diretta
La mia prima proposta di legge: “Sulla democrazia”. In essa stabiliremo insieme un meccanismo attraverso il quale solo il popolo dell’Ucraina costituirà i compiti principali per le autorità attraverso referendum e altre forme di democrazia diretta.
Punto secondo : L’uomo è il valore più alto!
Lo Stato per l’uomo, non l’uomo per lo stato. Il rispetto della dignità umana dovrebbe diventare il principio principale nelle attività dello stato.
Le riforme devono essere riflettersi positivamente su ogni essere umano, non su dieci famiglie.
Il mio obiettivo è costruire uno stato che offra ai suoi cittadini un servizio di alta qualità. Per fare ciò, è necessario ridurre al minimo il numero delle funzioni dello stato.
Punto tre: Giustizia e uguaglianza di tutti davanti alla legge
“Sulla rimozione dell’immunità dal Presidente dell’Ucraina, deputati e giudici del popolo”;
Ripristineremo la fiducia e il rispetto nei confronti del tribunale. Per semplici controversie i giudici di pace eletti dal popolo. Per i reati penali un processo con una giuria efficace formata da persone.
Punto quattro: Sicurezza del Paese
Dobbiamo vincere la pace per l’Ucraina nel tentativo di porre fine alla guerra, per ritornare i territori occupati temporaneamente e costringere l’aggressore a compensare i danni. La presentazione degli interessi e dei territori nazionali non può essere oggetto di negoziati.
Il processo dell’Ucraina verso la NATO e altre associazioni simili è una garanzia della nostra sicurezza, alla quale credo e che dovrebbe ricevere conferma attraverso un referendum ucraino.
Le forze dell’ordine dovrebbero cessare di esercitare pressioni economiche sulle imprese e tornare ad adempiere alle loro responsabilità dirette per garantire la sicurezza dei cittadini. L’SBU non si occuperà di reati economici.
Punto cinque: Un cittadino benestante è uno stato ricco
Lo scopo principale della mia attività è far prosperare l’ucraina. La nostra scelta è un’economia orientata alle esigenze di ogni cittadino.
Introdurremo una “dichiarazione zero” una tantum per le imprese. Ogni uomo d’affari può dichiarare e legalizzare i propri redditi con il 5%. I fondi ricevuti saranno utilizzati per ridurre l’onere tariffario per i poveri. Dopo il “purgatorio economico”, tutti avranno la possibilità di continuare a condurre onestamente gli affari nel paese.
Le tasse saranno semplici e comprensibili. Sostituire l’imposta sul reddito con l’imposta sul capitale ritirato darà all’azienda più libertà di sviluppo e riduzione della pressione amministrativa. Tutti devono pagare le tasse.
Formazione di un mercato fondiario trasparente.
È necessario introdurre un passaporto economico per ogni ucraino. Ogni bambino avrà il diritto di accumulare nel suo conto parte della ricchezza naturale dello stato (sottosuolo, terra, ecc.). Dopo aver raggiunto l’età adulta, il bambino riceverà questi risparmi come proprio capitale iniziale. L’ucraino deve diventare il principale azionista dell’Ucraina!
Punto sei: Non combattere la corruzione, ma vincerla
“Non rubare!” – il comandamento principale nella lotta alla corruzione.
Tolleranza zero per la corruzione a tutti i livelli. Il sospettato di corruzione non riceverà la cauzione. Condannato per corruzione, riceverà la confisca dei beni e un divieto per tutta la vita di detenere un ufficio pubblico. Il difensore della corruzione sarà protetto dallo stato e riceverà incentivi materiali. Non ho mai rubato e non lo permetterò a nessuno!
I funzionari onesti riceveranno salari dignitosi garantiti, concorsi aperti per posizioni, elevato status sociale e assicurazione statale.
Punto sette: Salute e istruzione
La professione del medico e insegnante deve diventare prestigiosa e altamente retribuita.
Ospedali e scuole riceveranno attrezzature moderne, rinnoveranno la loro infrastruttura.
Il passo più importante nell’assistenza sanitaria è la transizione verso la medicina assicurativa. Il paziente determinerà personalmente il programma di assicurazione, sceglierà l’istituto, il medico, il metodo di trattamento. Il livello base di assicurazione per i gruppi a basso reddito della popolazione saranno a spese dello stato.
Molta attenzione medicina profilattica. Prevenire la malattia è più facile che curarla. Programma di promozione dello stile di vita sano. L’introduzione di una visita medica annuale gratuita obbligatoria.
L’educazione è il futuro della nazione! L’educazione primaria dovrebbe formare un bambino felice.
Introdurremo il principio del “denaro per uno studente di talento”. Ogni genio scolastico riceverà un buono educativo, che può essere speso per studiare in qualsiasi istituto di istruzione superiore di sua scelta.
Apriremo il mercato ucraino per le migliori istituzioni educative straniere.
Punto otto: Un paese confortevole
L’Ucraina dovrebbe diventare un paese in cui tutti sono a proprio agio e a proprio agio.
Giovani: istruzione di alta qualità, occupazione, spazio per l’autorealizzazione. Reimpostare i programmi di prestito per i giovani. Giovani imprenditori – sostegno statale e anno di tassazione preferenziale.
Per la vecchia generazione una pensione decente. Passaggio dalla solidarietà al sistema pensionistico cumulativo.
Il paese ha bisogno di infrastrutture. Strade con gli standard europei, gli aeroporti in ogni centro regionale, la firma “Open Skies” con l’UE.
Creeremo le condizioni per le persone che si sono disperse in tutto il mondo di tornare a casa. “Voglio andarmene”, dobbiamo sostituirlo con “Voglio tornare”.
L’ecologia del paese è un investimento per le generazioni future. Introduzione delle norme europee per la produzione industriale e alimentare. L’Ucraina dovrebbe diventare il più grande supermercato ecologico al mondo.
Punto nove: Paese elettronico
Lo stato fornirà a tutti i residenti l’accesso a Internet veloce. Promuoveremo lo sviluppo della cultura digitale della popolazione indipendentemente dall’età.
Tutte le informazioni sulla formazione e l’uso dei bilanci, delle gare d’appalto, degli appalti e delle aste saranno disponibili al pubblico. I processi pubblici saranno automatizzati, perché il computer non accetta bustarelle. I servizi che possono essere forniti elettronicamente saranno implementati in via prioritaria.
I cittadini ucraini saranno in grado di unire importanti decisioni delle autorità attraverso Internet, in particolare, prima delle elezioni e dei referendum.
L’Ucraina ha tutte le opportunità per diventare uno dei più grandi hub del mondo per start-up e produzione high-tech.
Da questo stringatissimo programma emergono alcune considerazioni politiche: La prima che salta agli occhi di un italiano è la similitudine con il programma del Movimento 5 Stelle per la sua evanescenza ma anche per il richiamo alla “Democrazia Diretta”, una cosa che dopo un anno anche in Italia non si capisce esattamente cosa sia. Anche il condono con il pagamento del 5% ha un non so che di “italiano”
Poi vi è una cosa interessante sulla sanità privata sul modello USA, non proprio un provvedimento di tipo popolare.
Interessante la proposta di un passaporto per i nuovi nati ove vengono accumulati i dividendi dello Stato da utilizzare poi al diciottesimo anno di età.
In generale si tratta di una specie di libro dei sogni simile al programma di “cetto la qualunque” dove si promette a tutti felicità e prosperità ma senza spiegare come questo avverrà. Gli italiani ricorderanno ad esempio la promessa si Salvini di tagliare le accise sulla benzina. Oggi dopo un anno costa di più che prima delle elezioni.
Il problema delle promesse una volta era quello che poi bisognava cercare di mantenerle, oggi il paradigma è cambiato perché essendo che gli elettori non votano più a favore di un programma ma contro qualcuno, questi si accontenteranno di non vedere più il “nemico politico” con buona pace se l’eletto poi non manterrà ciò che ha promesso.
Mantenere le promesse di Zelensky sarebbe impossibile per il piccolo budget dello stato ucraino. Ha promesso aumenti salariali per tutti i dipendenti pubblici, per le forze dell’ordine, per i militari. Ha promesso di fare strade, aeroporti, infrastrutture, di creare un conto corrente per i minorenni, di ammodernare gli ospedali, ma in nessun caso è scritta dove vi sarà la copertura economica. I suoi fans potrebbero ribattere che arriveranno dalla lotta alla corruzione che suona molto simile alla promessa italiana degli ultimi cinquanta anni della lotta all’evasione.
Quanto vale la lotta alla corruzione?
Se almeno fosse stato messo un dato nero su bianco si sarebbero potuti fare dei ragionamenti, val 10 miliardi l’anno? 100? 1.000?
Il Pil Ucraino è di 126 miliardi di dollari, un decimo di quello italiano. Nonostante l’Italia crei ricchezza dieci volte l’Ucraina non sarebbe in grado di fare fronte ad un programma come quello di Zelensky.
Ma la domanda fondamentale da porre a Zelensky è come affronterà il non trascurabile tema della guerra con la Russia.
Va notato che nel suo programma parla di compensazioni che dovranno essere pagate da chi ha provocato i danni senza mai però citare la Russia. Quindi se la Russia non ha provocato i danni chi dovrà pagare ?
Ed ancora se Poroshenko, appoggiato da Merkel, Macron e Obama prima e Trump adesso, non è riuscito a fare recedere la Russia dall’occupazione illegale della Crimea e dalla guerra in Donbas, come pensa di riuscirci? Con una battuta? Facendo divertire Putin? Oppure con una prova di forza dell’esercito ucraino?
Nel programma non è mai citata la Crimea, mai i prigionieri politici come Sentsov o i marinai ucraini, mai citata la Russia ne come stato aggressore ne come partner commerciale. Nel programma la Russia non esiste ed è una cosa abbastanza strana per uno che tra meno di due settimane potrebbe diventare comandante in capo di un esercito che è in guerra proprio con la Russia. Nessuna menzione su come ricostruire e bonificare un Donbas devastato dalla guerra (in Italia non siamo ancora riusciti a ricostruire l’Aquila dopo il terremoto di dieci anni fa), dove trovare i fondi, quale autonomia dare a quella parte di paese.
Più che scannarsi in “modalità” cinque stelle con il classico “e allora il PD?” forse sarebbe il caso di sentire i due contendenti confrontarsi su questi temi ed enucleare quali soluzioni e con quali soldi pensano di poter sviluppare il loro programma.
In Italia è stato un esperimento sociale a far trionfare la compagine gialloverde alle scorse elezioni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anzi saranno evidenti tra qualche mese, ma per fortuna non siamo uno stato che negli ultimi anni ha dovuto celebrare 13.000 funerali per una guerra o riallocare quasi due milioni di sfollati.
Tra due settimane scopriremo se l’esperimento ha funzionato anche in Ucraina, da diversi anni test della guerra ibrida russa. Se il test sarà positivo è probabile che prossimamente lo vedremo replicato anche in altri paesi europei su cui la Russia ha messo gli occhi. Magari anche in Italia ci divideremo tra fans di Cetto la Qualunque e quelli di Claudio Bisio al posto di Mattarella.
Mauro Voerzio