Alcuni dicono che il lardo è un alimento salutare. Altri sostengono che fa salire il colesterolo. I media pro-Cremlino a loro volta propongono una loro ricetta: friggere un’aringa nel lardo e otterrete l’Estonia anti-russa.
Benvenuti in Disinformation Review di questa settimana!
Entrée à la Baltica
Hai mai provato le aringhe fritte nel lardo? Secondo i media filo-Cremlino, questo è qualcosa che ogni politico estone ha assaporato, trasformando l’Estonia in un piccolo progetto anti-russo.
La disinformazione questa settimana è tornata con una nuova ondata diretta agli stati baltici. Da un lato, ha messo in discussione la loro statualità e indipendenza, dall’altra ha cercato di manipolare il pubblico mostrando “esempi” di quanto siano cattivi i Paesi baltici, specialmente nei confronti dei russofoni e delle persone di origine russa.
I disinformatori hanno raccontato storie sugli estoni che vietavano ai veterani russi di indossare le loro medaglie, storie tanto vicine alla verità quanto quelle che accusano tutti gli stati baltici di glorificare il nazismo. Il loro scopo è quello di rappresentare la Lituania, la Lettonia e l’Estonia come russofobi, al fine di seminare sfiducia, specialmente tra i russofoni.
Ma per non farsi mancare nulla asseriscono che i Paesi Baltici e l’Ucraina hanno perso la loro sovranità a causa dell’Europa (che, a proposito, viene descritta anche con una sovranità limitata)!
Il piatto principale della disinformazione: lo spettro della guerra
Uno spettro sta perseguitando il mondo: lo spettro della guerra. Dovrebbe avvenire nel 2022 o nel 2026, come predicono le narrative della disinformazione questa settimana. La prima data è legata a un presunto attacco alla Bielorussia, messo in scena dall’Occidente, che dovrebbe finanziare l’opposizione bielorussa con sovvenzioni fino al 2022 per permettergli di prendere lentamente il controllo dell’intero paese. La seconda data è relativa a quando l’Occidente dovrebbe attaccare la Russia – questo sarebbe il vero motivo del progetto Rail Baltica, come sostengono alcuni outlet della disinformazione.
Se si aggiungono a queste narrative quelle che descrivono la Polonia e l’Ucraina come in una “psicosi militare“, oltre al fatto che si comportano in modo aggressivo nei confronti della Bielorussia e della Russia, si ha una classica ricetta del Cremlino per evocare la paura nel pubblico. Poco importa della chiara violazione da parte della Russia del trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio (INF). Si potrebbe anche non notare che le narrazioni bellicose si contraddicono a vicenda. E questo è il modo in cui lavora la disinformazione: creare caos e dubbi nella popolazione.
Un tocco di cospirazione per dessert
Questa settimana, la disinformazione non ha evitato di usare teorie cospirative ben note, cercando di dimostrare l’esistenza di agende nascoste ed eminenze grigie. Erano presenti anche le narrazioni che sostenevano l’ignoranza dell’Occidente sulle presunte impeccabili e solide prove fornite dalla Russia, sia nel caso dell’avvelenamento di Sergei Skripal che dell’abbattimento del volo MH17. Anche l’Ucraina è stata presa di mira, soprattutto per le accuse del suo comportamento aggressivo nei confronti della Russia, della Bielorussia e del Mar d’Azov.
Niente di meglio di un buon debunk per digerire un pasto pesante di disinformazione.
Fonte :EUvsDisinfo