L’organizzazione che avrebbe subito il danno non ha sede a Copenaghen e non ha sentito nulla riguardo a questo incidente.
Nella notte tra il 5 e il 6 settembre, i “partigiani” russi (come li definiscono i propagandisti) avrebbero incendiato un magazzino dell’organizzazione di volontariato “Autukrania biler til Ukraine” a Copenaghen — questa notizia è stata diffusa da fonti pro-russe. Si sostiene che nel incendio siano andati distrutti giubbotti antiproiettile, termocamere, caschi e veicoli che i volontari intendevano inviare alle Forze Armate ucraine. Sono attribuite alla presunta azione il movimento partigiano russo “Resistenza”, e nelle pubblicazioni si sottolinea che le dimensioni dell’organizzazione stanno crescendo rapidamente, consentendo ai partecipanti di opporsi efficacemente al processo di aiuto all’Ucraina. Si fa riferimento a presunti casi di distruzione di aiuti militari e umanitari, nonché di obiettivi logistici, infrastrutturali e altri in Germania, Bulgaria, Polonia e Moldavia, in qualche modo legati alla guerra in Ucraina.
Tuttavia, questa notizia è una invenzione. Innanzitutto, i propagandisti hanno scritto in modo errato il nome dell’organizzazione il cui magazzino sarebbe stato distrutto nell’incendio. “Auta Ukrainaa” (e non “Autukrania”) e “Biler til Ukraine” sono due organizzazioni distinte, con la seconda che ha davvero sede in Danimarca. Entrambe le organizzazioni forniscono aiuti all’Ucraina: “Auta Ukrainaa” si occupa principalmente di inviare carichi umanitari per i militari e gli sfollati interni, mentre “Biler til Ukraine” fornisce veicoli leggeri e camion alle Forze Armate ucraine. “Auta Ukrainaa” svolge la sua attività in Finlandia; né i social media dell’organizzazione né le fonti finlandesi hanno riportato l’incendio di un magazzino. Ci siamo anche messi in contatto con i rappresentanti di “Biler til Ukraine”, che sono rimasti molto sorpresi da questa cosiddetta notizia e hanno completamente smentito tale incidente. Le informazioni riguardo all’incendio del magazzino di “Biler til Ukraine” non sono apparse in nessun media danese. Inoltre, l’organizzazione opera in un’altra città della Danimarca (che hanno chiesto di non nominare per motivi di sicurezza), e non a Copenaghen.
È probabile che le informazioni sull’attività di questo presunto movimento di resistenza in Europa siano inventate e, in alcuni casi, si riferiscano piuttosto a sabotaggi da parte dei servizi segreti russi, anziché a qualche mitico gruppo di partigiani. In precedenza, abbiamo smentito una serie di simili fake news riguardanti il “movimento partigiano in Europa” nei materiali Fake: “I rifugiati ucraini hanno ‘incendiato il magazzino Farmacol in Polonia‘” e “Fake: ‘Diversanti ucraini hanno distrutto un magazzino di carburante per le forze armate ucraine in Romania’.”