Акция протеста профсоюзов против повышения тарифов, проходившая 6 июля, стала темой нового
L’azione di protesta dei sindacati contro l’aumento delle tariffe, che ha avuto luogo il 6 luglio, è diventata il tema per un nuovo fake, che hanno soprannominato “Il Maidan delle tariffe” o “Maidan comunale“. Tuttavia, non c’era nessuno a Maidan, e i rappresentanti di varie organizzazioni sindacali hanno sfilato con le bandiere per il centro di Kiev e si sono fermati un po’ sotto il Parlamento. Dopo la fine della manifestazione i partecipanti sono andati via, ma i media russi, naturalmente, ne sanno di più. Così, i giornalisti di “Hromadske” riportano che all’una il comizio è finito. Dire il numero approssimativo dei partecipanti è difficile. I media ucraini e russi hanno detto cifre che variano da alcune migliaia a 20 mila partecipanti.
Ma una particolare attenzione alla protesta è stata prestato dal programma “Otkrytaya Studia” (Studio Aperto) del “canale 5” russo. Con l’aiuto dei propri osservatori politici, i partecipanti del programma hanno discusso il “terzo Maidan” e la situazione in Ucraina, usando commenti manipolativi. Ad esempio, la conduttrice ha detto che “a causa delle proteste di massa in Ucraina contro le tariffe che aumentano il sentimento di separatismo, a Kiev è giunto John Kerry“. Durante la discussione si nota una tensione costante: “la terza quota FMI non è stata pagata“, “l’aumento della criminalità come negli anni ’90“, “in Ucraina il livello di reddito è il più basso in Europa“. Il punto di vista ucraino è stato rappresentato dall’avvocato Tatyana Montyan, che ha parlato della “guerra civile nel Donbass», così come il politologo Andreas Umland, al quale la conduttrice non faceva rispondere alla domande, interrompendo continuamente.
È interessante notare che nel materiale di “Zvezda” circa la protesta è stato citato il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko, che “ha dichiarato che gli ucraini non si devono preoccupare per l’aumento dei prezzi per i servizi comunali, perché con l’inizio dell’autunno nelle case probabilmente non ci sarà ne acqua calda ne il riscaldamento“.
Nell’intervista originale di Vitali Klitschko al canale Newsone le sue parole erano completamente diverse: “l’equivoco con la società energetica “Naftogaz” potrebbe portare al fatto che le persone, scusate per favore, rimarranno senza riscaldamento. Non possiamo far accadere questo“.