Questa affermazione non è vera. Il 29 marzo, durante un’audizione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sui meccanismi di trasparenza e responsabilità per gli aiuti all’Ucraina, gli ispettori generali delle tre agenzie governative coinvolte nella distribuzione degli aiuti all’Ucraina hanno dichiarato che “non ci sono prove che il sostegno all’Ucraina sia stato usato in modo improprio”. Anche le organizzazioni internazionali non hanno documentato alcun aumento della corruzione in Ucraina nell’anno successivo all’attacco su larga scala da parte della Russia. Ad esempio, Transparency International ha calcolato che l’Ucraina ha ottenuto un punteggio di 33 nell’indice di percezione della corruzione per il 2022, un punto in più rispetto all’anno precedente.
Le fonti propagandistiche russe stanno diffondendo disinformazione secondo cui gli Stati Uniti avrebbero registrato “un numero enorme di episodi di corruzione e furto” in Ucraina, aumentati, dicono, del 500% nell’ultimo anno. Alcune pubblicazioni sostengono addirittura che “a causa della corruzione” solo il 20% degli aiuti finanziari di Washington giunge ai beneficiari. Questo sarebbe stato dichiarato, alla fine di marzo, dal membro della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Michael McCaul.
“Il grande numero di scandali di corruzione tra l’élite di Kiev non sorprende più nessuno: nell’ultimo anno il numero di appropriazioni indebite è aumentato del 500%. Ma prima o poi la pazienza di tutti finisce, anche quella dell’apparentemente “disinteressato” America, soprattutto quando a fare la cresta sono i tuoi stessi burattini”, scrivono i canali propagandistici su Telegram.
Screenshot – t.me/readovkanews
In realtà, le informazioni che circolano online sono false e del tutto infondate. Dall’analisi di questi resoconti è emerso che alcune delle dichiarazioni di Michael McCaul sono state distorte, mentre sono state inventate.
L’occasione per diffondere ulteriore disinformazione è stata l’audizione del Congresso degli Stati Uniti del 29 marzo sulla trasparenza e sui meccanismi di responsabilità per gli aiuti statunitensi all’Ucraina. Nel suo discorso di apertura, il presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, Michael McCaul, ha dichiarato che “solo il 20% dei finanziamenti va direttamente al governo ucraino sotto forma di aiuti diretti al bilancio”. Questa dichiarazione di McCaul è stata deliberatamente distorta da alcuni canali Telegram filorussi, sostenendo che solo il 20% degli aiuti finanziari all’Ucraina giunge al beneficiario, mentre il rimanente viene rubato dalle autorità ucraine.
Il passo completo in questione del discorso di McCaul dice quanto segue: “Di questi 113 miliardi di dollari, circa il 60% va alle forze armate statunitensi, ai lavoratori americani e all’ammodernamento delle scorte statunitensi. In realtà, solo il 20% dei finanziamenti va direttamente al governo ucraino sotto forma di aiuti diretti al bilancio”.
Infatti, il pacchetto di aiuti degli Stati Uniti comprende aiuti diretti all’Ucraina (aiuti economici, militari e di bilancio al governo ucraino), aiuti per scopi umanitari in Ucraina e nei Paesi che ospitano i rifugiati ucraini, e la spesa sostenuta dagli Stati Uniti per sostenere la democrazia globale dopo l’attacco ingiustificato russo all’Ucraina. Questa categoria di spesa comprende il rimborso all’esercito statunitense per le armi che trasferirà all’Ucraina, il sostegno alle truppe statunitensi di stanza in Europa, i fondi per l’accoglienza dei rifugiati ucraini negli Stati Uniti e il finanziamento dei preparativi per affrontare eventuali incidenti nucleari. Potete leggere di più sulle diverse categorie di finanziamento qui.
Tuttavia, questa non è l’unica dichiarazione di McCaul ad essere stata mistificata. L’affermazione secondo cui gli Stati Uniti starebbero registrando “un’enorme quantità di corruzione e furti” in Ucraina, aumentati del 500% nell’ultimo anno, è del tutto inventata e contraddice nettamente le conclusioni della commissione.
Durante l’audizione della Commissione Affari Esteri della Camera, gli ispettori generali del Dipartimento di Stato, del USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale – ndr) e del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sono stati interrogati sulla trasparenza e sui meccanismi di responsabilità degli aiuti statunitensi all’Ucraina: hanno dichiarato all’unanimità che “non c’è alcuna evidenza che il sostegno all’Ucraina sia stato utilizzato in modo improprio”.
Così, alla domanda di Scott Perry, membro della Camera dei Rappresentanti, se il governo possa garantire che il denaro inviato all’Ucraina non venga utilizzato in modo improprio, l’ispettore generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti Robert Storch, ha risposto: “Sulla base del nostro lavoro, non abbiamo conferma di alcun caso di distrazione”.
Il presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, Michael McCaul, ha sottolineato nelle sue osservazioni di apertura che la supervisione non consiste nel mettere in discussione l’importanza del sostegno all’Ucraina, ma nel garantire che gli aiuti siano “utilizzati per lo scopo previsto”.
Il 30 marzo, durante un briefing, il consigliere per la sicurezza dell’amministrazione presidenziale statunitense John Kirby, ha dichiarato che gli Stati Uniti “non hanno riscontrato alcuna grave violazione nella gestione degli aiuti per la sicurezza giunti in Ucraina”.
Allo stesso modo non ci sono dichiarazioni di funzionari dell’amministrazione americana in merito a un aumento del 500% nell’ultimo anno della corruzione in Ucraina. Questa informazione è un’invenzione dei propagandisti. E la crescita della corruzione in Ucraina durante l’anno di guerra non è stata registrata neanche dalle organizzazioni internazionali. Secondo i calcoli di Transparency International, l’Ucraina ha ottenuto un punteggio di 33 nell’Indice di percezione della corruzione per il 2022, che è il punteggio più alto da quando è stata adottata la metodologia aggiornata nella misurazione di tale indice.
La propaganda del Cremlino diffonde regolarmente disinformazione sull’Ucraina per minare la fiducia degli alleati. Ad esempio, StopFake ha in precedenza smentito la disinformazione secondo cui il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe “distratto 400 milioni di dollari stanziati dagli USA”.