Non ci sono prove che le forze armate ucraine abbiano bombardato la regione di Kherson durante l’evacuazione dei civili ucraini. Al contrario, è stato l’esercito russo a bombardare Kherson l’8 giugno, durante l’evacuazione di massa degli abitanti della città. Ci sono molte prove fotografiche e video, documentate da giornalisti ucraini e stranieri, del bombardamento della città da parte dell’artiglieria russa. A seguito dei bombardamenti dell’esercito russo almeno 9 persone sono rimaste ferite.

Sui social network e sui siti web russi vengono massicciamente diffuse notizie secondo cui le forze armate ucraine avrebbero bombardato la regione di Kherson durante l’evacuazione dei civili dalle aree alluvionate. Secondo i media russi, lo ha annunciato l’autoproclamato “governatore della regione” Andrey Alekseenko sul suo canale Telegram. “L’operazione di salvataggio è ancora sotto il fuoco dei nazisti dalla riva destra. In molti luoghi le comunicazioni sono interrotte. (…) Si sottolinea che i soccorritori stanno letteralmente estraendo dalle case allagate i residenti che hanno bisogno di aiuto. Alcuni cittadini vengono presi in salvo da recinzioni e tetti”, scrive il sito web russo Lenta.ru.

Screenshot: lenta.ru

Tuttavia, le fonti informative russe non forniscono alcuna prova credibile delle loro affermazioni. Mentre ci sono molte prove fotografiche e video documentate in tempo reale che è stata l’artiglieria russa a bombardare Kherson nel pomeriggio dell’8 giugno durante l’evacuazione dei civili. Secondo il capo del distretto militare regionale di Kherson Alexander Prokudin, l’esercito russo ha bombardato le zone costiere, la parte centrale della città e il sito di evacuazione dalle zone alluvionate. In particolare, sono stati pubblicati online decine di video e foto che provano come civili, giornalisti e soccorritori sono stati presi di mira a Kherson durante l’evacuazione. Il fotografo e giornalista Stas Yurchenko, che era sul posto durante il bombardamento, ha dichiarato su Twitter che, a giudicare dai suoni, l’esercito russo sta bombardando la città con cannoni e Grad (lanciarazzi multipli BM-21 – ndr).

Anche la giornalista ucraina Christina Berdinsky ha assistito al bombardamento di Kherson. Ha scritto su Twitter: “Oggi ho lavorato a Kherson vicino all’alluvione, la situazione era di relativa calma. Tanti volontari, soccorritori, giornalisti da tutto il mondo. Poi sono iniziati i bombardamenti. Tutti scappavano in tutte le direzioni. Ora sono fuori città e al sicuro”. Uno dei brevi video mostra come una folla di persone vicino al punto di evacuazione si disperde dopo l’inizio del bombardamento.

Inoltre, il New York Times ha riferito che “i video verificati dalla redazione mostrano numerosi attacchi russi su un punto di evacuazione nella città di Kherson colpita dall’alluvione. Quest’area è stata predisposta per coordinare gli aiuti per centinaia di persone bloccate dal crollo della diga di Kakhovka”. In particolare, è finito sotto il fuoco anche il rabbino capo ucraino Moshe Asman. Stava registrando un video quando è avvenuta l’esplosione. Il capo religioso e altre persone si sono dovute buttare a terra. Miracolosamente, nessuno della squadra è rimasto ferito.

Inoltre, un’altra registrazione video mostra il momento in cui l’artiglieria russa ha bombardato una barca di evacuazione con un uomo di 93 anni procurandogli una ferita alla testa. La sua casa a Kherson è stata allagata dopo che l’esercito russo ha fatto saltare in aria la diga di Kakhovka. Questo video è stato filmato da un volontario presente sulla scena. In totale, secondo le informazioni del capo del distretto militare regionale di Kherson Prokudin, durante il bombardamento dell’8 giugno, 9 persone sono rimaste ferite. Tra i feriti ci sono due dipendenti del servizio di emergenza statale: un geniere sommozzatore e un autista. Feriti anche un poliziotto, un medico e un volontario tedesco. Pertanto, la Federazione Russa sta ancora una volta cercando di addossare all’Ucraina la colpa dei suoi crimini di guerra, proprio come fece con l’abbattimento di un Boeing passeggeri a luglio 2014, il bombardamento regolare delle città ucraine, l’esplosione della centrale idroelettrica di Kakhovka e molto altro.

StopFake continua a confutare tali fake sulla guerra russa in Ucraina negli articoli “È crollata da sola”: cinque falke dei media russi sull’esplosione della centrale idroelettrica di Kakhovka, Fake: un drone dell’esercito russo porta del cibo a una donna colpita dal bombardamento della centrale idroelettrica di Kakhovka e Fake: l’Ucraina prepara un attacco nucleare contro la Russia.