L’affermazione secondo cui l’Ucraina “fornisca” armi occidentali a Paesi terzi è stata ripetutamente smentita dai Paesi donatori. L’Ucraina rispetta tutti gli impegni assunti per rendere conto e far controllare le attrezzature militari trasferite dagli alleati.
Le armi occidentali fornite all’Ucraina “hanno preso a comparire negli Stati europei e africani, aggiungendosi agli arsenali della criminalità organizzata”, ecco un’altra dose di disinformazione sulla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina diffusa dai media russi. Citando le parole del rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasilij Nebenzja, i media pro-Cremlino assicurano che le armi che l’Occidente fornisce all’Ucraina vengono inviate ad altri Paesi.
“È così che fucili d’assalto, mitragliatrici, lanciagranate, missili guidati anticarro e sistemi missilistici antiaerei portatili di fabbricazione occidentale finiscono nelle mani di criminali e regimi radicali in tutto il mondo”, affermano i media russi.
Screenshot — ukraina.ru
La narrazione delle “forniture” di armi occidentali da parte dell’Ucraina a paesi terzi è stata espressa da Nebenzja il 10 aprile durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul controllo del traffico illecito di armi. Le democrazie presenti all’incontro hanno respinto tutte le accuse della Russia, definendo le parole di Nebenzja infondata disinformazione.
L’ambasciatore statunitense all’ONU Robert Wood, in risposta alle “accuse” di Nebenzja contro l’Ucraina, ha osservato con sarcasmo che la Russia “non ha mai permesso ai fatti di interferire con le sue false narrazioni”. Wood ha anche sottolineato che il Cremlino, nel tentativo di screditare l’Ucraina e indebolire il suo sostegno internazionale, continua a diffondere fake news sulla guerra.
Wood ha sottolineato che l’Ucraina ha assunto tutti gli obblighi di rendere conto e far controllare le attrezzature militari trasferite dagli alleati. Mentre sono la Russia e gli altri regimi canaglia come l’Iran e la Corea del Nord a rappresentare il rischio maggiore nell’area del traffico di armi nel mondo.
“L’Ucraina è stata invasa e ha tutto il diritto di difendersi – in conformità alla Carta delle Nazioni Unite – e la comunità internazionale ha tutto il diritto di continuare il suo sostegno pro tempore all’Ucraina… Il governo ucraino si è impegnato a garantire un’adeguata sicurezza e contabilità degli equipaggiamenti di difesa trasferiti: accogliamo con favore l’istituzione nel 2022 da parte del governo ucraino di una commissione per il controllo degli equipaggiamenti militari donati… La via più efficace e ovvia per la pace e la riduzione del rischio di traffico d’armi per la Russia sarebbe quella di fermare la guerra che essa stessa ha iniziato e ritirare le sue truppe da tutto il territorio sovrano dell’Ucraina”, ha concluso l’ambasciatore americano presso le Nazioni Unite.
Anche altri Paesi democratici, tra cui Regno Unito, Albania, Giappone, Polonia e altri partner dell’Ucraina, hanno respinto le “accuse” della Russia.
Il rappresentante francese delle Nazioni Unite Alexandre Olmedo, opponendosi alla narrazione di Nebenzja, ha sottolineato che la comunità internazionale continuerà a sostenere l’Ucraina nonostante i palesi tentativi della Russia di manipolare l’agenda dell’ONU. Olmedo ha sottolineato che la Russia, in violazione di tutti i trattati esistenti, “ha bombardato senza pietà i civili e le infrastrutture” in Ucraina fino ad esaurire le sue scorte. Ora la Russia continua a violare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sul traffico di armi acquistando illegalmente armi da Paesi sottoposti a embargo internazionale. In particolare, dall’Iran e dalla Corea del Nord”, ha sottolineato Olmedo.
A sua volta, la rappresentante giapponese all’ONU Shino Mitsuko, ha osservato che Mosca non solo non ha mai aderito, ma si è anche ritirata da tutta una serie di accordi, oltre ad aver infranto una serie di trattati internazionali per il controllo degli armamenti e la sicurezza internazionale. Nel suo discorso, la rappresentante giapponese ha fatto notare la natura paradossale delle dichiarazioni della Russia sull’assistenza occidentale all’Ucraina, alla luce del fatto che Mosca – che non ha mai aderito al Trattato internazionale sul commercio delle armi – osa accusare altri Paesi di “violarlo”.
La narrativa sull’Ucraina che “fornisce” armi occidentali a Paesi terzi è stata ripetutamente smentita non solo dai Paesi donatori, ma anche da organizzazioni internazionali e giornalisti. StopFake ha ripetutamente confutato questa narrazione negli articoli Fake: Europol è a conoscenza di casi di contrabbando di armi dall’Ucraina e Fake: gruppi criminali in Finlandia ricevono armi dall’Ucraina.