Durante una conferenza stampa tenutasi il 26 gennaio avente come tema la politica estera del Cremlino, il Ministro degli esteri Sergey Lavrov ha sostenuto che la Russia non ha violato i termini del memorandum di Budapest nel quale, secondo lo stesso Ministro, vi è solo l’obbligo di “non utilizzare armi nucleari contro l’Ucraina”
TASS, Izvestia, il Primo canale Russo Channel One, RBK Ukraine, Canale 112 e molti altri media hanno riportato la notizia
Il Memorandum di Budapest sulla sicurezza è un accordo politico firmato a Budapest nel 1984 da Ucraina, Russia, Gran Bretagna e USA. In esso si prevedeva che l’Ucraina smantellava il suo arsenale nucleare (trattato di non proliferazione) in cambio della protezione degli Stati firmatari l’accordo nel caso fosse stata aggredita. L’Ucraina nel 1984 era il terzo Stato al mondo per numero di armi nucleari. Il quinto punto del Memorandum prevede effettivamente che la Russia si impegna a non utilizzare armi nucleari contro l’Ucraina.
Nel contempo il documento impegna la Russia a garantire l’integrità territoriale dell’Ucraina in cambio della sua cessione delle armi nucleari. Il punto numero uno dice che la Russia riafferma il suo impegno a “rispettare l’indipendenza, la sovranità ed i confini dell’Ucraina”. Al punto 2 il Cremlino si impegna a “astenersi da minacciare o usare la forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica dell’Ucraina e che nessuna delle sue armi saranno mai utilizzate contro di essa”
Il Ministro degli Esteri Pavlo Klimkin ha consigliato il Ministro degli Esteri russo Lavrov di LEGGERSI il testo del Memorandum
La Russia aveva iniziato a dichiarare di non aver violato il trattato subito dopo l’annessione della Crimea il primo aprile del 2014, quando il Ministro degli Esteri Lavrov asseriva che l’unico obbligo era di “non usare armi nucleari contro uno Stato che non ne è dotato”
Anche Vladimir Putin ha detto che la Russia non è legata dagli obblighi del Memorandum di Budapest. L’annessione della Crimea e la violazione dei confini Ucraini è stata legittima, sostiene il Cremlino, perchè dopo la rivoluzione del Maidan e la fuga dell’ex Presidente Yanukovich, Mosca non ha più nessun obbligo con il “nuovo Stato” che si è insediato.