L’intelligence britannica ha definito la dichiarazione di Shoigu circa l’intenzionale rallentamento russo del ritmo dell’offensiva in Ucraina, “disinformazione deliberata”. L’idea che “la Russia rallenti il ritmo” per “salvare la vita degli ucraini” è assurda: secondo l’Onu, la Russia ha ucciso o ferito circa 13.500 civili ucraini in 6 mesi.
Le autorità russe, cercando di giustificare i fallimenti della guerra del Cremlino contro l’Ucraina, stanno attivamente diffondendo disinformazione sui lati “umanitari” della loro invasione. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, ha diffuso una falsità asserendo che la Russia avrebbe rallentato il ritmo della guerra contro l’Ucraina appositamente per “ridurre il numero delle vittime civili”. Shoigu ha anche ripetuto la falsa dichiarazione del Cremlino secondo cui gli occupanti stanno prendendo di mira “esclusivamente strutture militari” delle forze armate ucraine.
Secondo gli analisti occidentali, la Russia ha effettuato diverse operazioni estremamente inadeguate proprio all’inizio della sua invasione su larga scala dell’Ucraina, mancando del tutto l’obiettivo originariamente previsto di “catturare Kiev in tre giorni” e, sei mesi dopo, rimanendo “invischiata” nella sua stessa guerra. A metà giugno, il Capo di Stato Maggiore della Difesa britannica, Anthony Radakin, ha affermato che la Russia aveva “strategicamente perso la guerra contro l’Ucraina”. Secondo Radakin, il Cremlino sta subendo pesanti perdite ed è a corto di truppe e missili. Il comandante militare britannico ha sottolineato che la Russia ha commesso un “terribile errore” decidendo di invadere il territorio ucraino e che il Cremlino “non prenderà mai il controllo dell’Ucraina”.
Gli analisti del NATO Defense College sostengono che già entro luglio-agosto 2022 la Russia ha raggiunto il limite delle sue capacità nel condurre importanti operazioni offensive. Secondo gli esperti della Nato, la Russia “non è in grado di prevalere” sulle truppe ucraine. Il Cremlino si sbagliava sull’Ucraina, dice la NATO, perché le forze di terra russe, le unità aeree e i marines, le forze operative speciali e il supporto aereo diretto hanno subito pesanti perdite sia in termini di personale che di equipaggiamento.
Secondo le ultime stime del Pentagono, la Russia ha perso fino a 80mila soldati nel corso dei sei mesi della sua guerra su vasta scala contro l’Ucraina. Come risultato delle abili azioni delle forze ucraine, il Cremlino ha perso molte volte più soldati in 6 mesi in Ucraina che truppe sovietiche durante la decennale guerra in Afghanistan. Inoltre, i difensori ucraini hanno distrutto una quantità smisurata di equipaggiamenti russi: più di 1.900 carri armati (circa il 65-70% del suo arsenale prebellico), più di 4.200 veicoli corazzati, 234 aerei e centinaia di altri armamenti.
Anche il terrorismo contro i civili fa parte della strategia del Cremlino. L’invasione russa ha causato sconcertanti perdite tra la popolazione civile ucraina. L’ufficio del Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha riferito che, al 22 agosto, 5.587 civili sono stati uccisi dai russi, inclusi 362 bambini. Altri 7.890 ucraini sono rimasti feriti. La maggior parte degli ucraini è stata uccisa da armi esplosive con un ampio raggio di impatto, tra cui artiglieria pesante e lanci multipli di razzi, nonché da attacchi missilistici e attacchi aerei – gli stessi attacchi “ad alta precisione” su “bersagli militari” che gli occupanti propagandano con tanto orgoglio.
L’ONU ha ammesso che queste cifre sono assai probabilmente molto sottostimate e che il numero reale delle vittime civili sarà chiaro solo dopo che i territori ucraini saranno stati riconquistati. Senza contare che queste statistiche non includono le vittime dell’aggressione russa a prima del 24 febbraio 2022.
Questo è il motivo per cui l’affermazione di Shoigu sulla Russia che “riduce di proposito il ritmo offensivo” per “salvare la vita degli ucraini” è assurda. Inoltre, il 26 agosto, l’intelligence britannica ha definito la dichiarazione di Shoigu sul “volontario” rallentamento della guerra russa, una “deliberata disinformazione”. “L’offensiva russa si è bloccata a causa delle sue scarse prestazioni militari e della feroce resistenza ucraina”, ha riassunto l’agenzia di intelligence britannica.