L’Unione europea sta “esplodendo“: la Polonia ha annunciato il suo ritiro dall’alleanza. Il fake dell’11 ottobre è stato diffuso dai media russi: le pubblicazioni di Украина.ру, РИА Новости, ТАСС hanno riportato la notizia che Varsavia governativa è pronta ad iniziare la cosiddetta procedura Polexit a causa del conflitto con Bruxelles. Così i media russi hanno interpretato la dichiarazione del capo del Consiglio europeo, l’ex primo ministro della Polonia, Donald Tusk. I media non sono riusciti ad avere un’interpretazione unitaria per creare una propaganda unica. I titoli della propaganda sono stati fondamentalmente diversi: alcuni prevedevano un “completo collasso dell’Unione europea” e alcuni distorcevano solo la citazione di Tusk. Anche il significato degli articoli era diverso: qualcuno ha scritto che era la Polonia che aveva annunciato il suo ritiro dall’UE, mentre altri media hanno notato che era l’Unione europea a essere contraria all’adesione del paese.
Donald Tusk ha davvero parlato delle possibili minacce di un ritiro della Polonia dall’Unione europea. Lo ha affermato nel contesto della discussione delle iniziative politiche interne delle autorità polacche, in particolare, nel campo della riforma giudiziaria – i deputati polacchi hanno votato la relativa proposta di legge nel luglio 2017.
Secondo le nuove disposizioni, i giudici andranno in pensione in anticipo – a 65 anni. Secondo i resoconti dei media, questo potrebbe portare a dimissioni forzate del 40% di tutti i giudici polacchi. Inoltre, la Corte Suprema della Polonia deve obbedire al Ministero della Giustizia. La composizione della Corte Suprema viene estesa a 15 persone invece di nove, e, soprattutto, la procedura per la formazione del Consiglio giudiziario nazionale sta cambiando. È questo l’organismo che è responsabile per l’indipendenza dei tribunali. Ora, secondo la riforma del partito governativo “Legge e giustizia” guidato da Jarosław Kaczyński, i membri del consiglio sono nominati dal parlamento polacco, e non dalla comunità giudiziaria.
Questa riforma ha provocato proteste in tutto il paese, l’Unione europea ha accusato il governo della Polonia di aver violato i principi fondamentali dell’indipendenza della magistratura (organi giudiziari). A causa delle innovazioni introdotte ai primi di ottobre, la Commissione europea ha intentato una causa al tribunale dell’UE contro la Polonia: la Commissione europea intende sospendere temporaneamente l’attuazione di questa legge polacca fino al completamento dell’esame della denuncia e dell’annuncio della sentenza finale.
E’ stata questa la riforma che ha commentato Donald Tusk. Non importa se “Jarosław Kaczyński ha intenzione di uscire dall’UE o di avviare determinati processi nella politica polacca che prima o poi porteranno a questo”, ha detto Tusk. Ha esortato il governo polacco a smettere di introdurre innovazioni contrarie alla politica dell’UE.
“Ho esperienza con l’ex primo ministro britannico Cameron, ho lavorato con lui giorno dopo giorno per evitare Brexit … E’ stato lui a inventare l’idea di un referendum, e poi ha fatto di tutto per tenere la Gran Bretagna nell’Unione europea. Quindi, secondo me, la situazione è molto, molto seria”, – Tusk viene citato da Daily Express.
Non ci sono state minacce o dichiarazioni da parte di Tusk secondo cui l’Unione europea si è opposta all’appartenenza della Polonia. Ha sottolineato che questa opzione potrebbe essere il risultato di una catena casuale di eventi e decisioni sbagliate della Polonia in termini di riforma giudiziaria. Inoltre, non sono state rilasciate dichiarazioni dalle autorità polacche e dai rappresentanti del partito “Legge e giustizia” in merito all’intenzione del paese di uscire dall’Unione europea.