Una serie di media russi e prorussi – Украина.ру, Деловая газета «Взгляд», ІнформБюро, Kremlin-Press hanno alterato la notizia che il Ministero degli Affari Interni della Polonia ha deciso di rafforzare il confine orientale del paese.
I media hanno diffuso la notizia con il titolo “La Polonia ha deciso di rafforzare il suo confine con l’Ucraina“. Tuttavia, dal testo della notizia si capisce che il Ministero degli Affari Interni della Polonia ha deciso di rafforzare il confine non solo con l’Ucraina ma anche con la Bielorussia e la Russia (regione di Kaliningrad).
Inoltre, i media russi e filo-russi hanno mentito circa il motivo della decisione delle autorità polacche di rafforzare il confine orientale del paese. Così, Ukraina.ru attira l’attenzione dei lettori sul fatto che la Polonia rafforzerà il confine al fine di “contrastare le nuove minacce alla sicurezza”, ma dal testo dell’articolo non è chiaro che tipo di minacce sono. Nel frattempo, il quotidiano “Vzglyad” scrive che “alla luce di quanto sta accadendo in Ucraina” è stata presa tale decisione – non spiegando neanche questa frase. Se i media elencati hanno taciuto la vera ragione di tali misure da parte della Polonia, Russkaya vesna, il canale russo “Zvezda” e Kremlin-press hanno mentito scrivendo che “la Polonia si sta salvando dai migranti ucraini con l’aiuto del muro sul confine“.
I media si riferiscono al colloquio con il Ministro degli Affari Interni polacco Mariusz Blaschaka in diretta su Polskie Radio. La decifratura del podcast può essere trovata qui.
Come si può vedere dal testo dell’intervista, non si stava parlando affatto della costruzione del muro. Il Ministro ha detto che sarà ripristinata solo la quantità primaria della Guardia di frontiera polacca, e sarà creato un nuovo ramo della guardia di frontiera.
Il ministro ha anche spiegato che la ragione principale di rafforzare la frontiera è la sicurezza. Egli ha detto che “non a caso la NATO ha deciso al vertice di luglio a Varsavia che sul territorio della Polonia saranno dislocate le truppe di NATO e degli Stati Uniti. Non a caso ricordiamo tutti gli attacchi della Russia di Putin prima in Georgia, e due anni fa in Ucraina”.
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