Quella che alcuni media russi definiscono “mobilitazione occulta” è in realtà un’iniziativa del Ministero della Difesa e dell’Esercito polacco per insegnare ai civili le abilità di base della difesa in tempi di crisi, chiamata “Allenati con l’Esercito”. Si tratta di una sessione di addestramento di un giorno durante la quale tutti i cittadini polacchi di età compresa tra i 18 e i 65 anni possono apprendere le abilità di base con le armi, l’orientamento sul terreno e il primo soccorso.
Da fine settembre alcuni media russi e bielorussi stanno diffondendo informazioni secondo cui sarebbe iniziata una mobilitazione segreta in Polonia. Questo, a loro avviso, è dimostrato dall’entrata in vigore del programma “Addestrati con l’Esercito”. “Non è escluso che potrebbero essere queste le unità che, su preciso ordine, potrebbero portare a termine l’onorevole missione di una riconquista di Leopoli”, hanno scritto i media.
Screenshot – topcor.ru
Tuttavia, le informazioni che circolano online sulle “mobilitazioni nascoste” in Polonia non sono vere. Vi spieghiamo perché.
Quella che alcuni media russi chiamano “mobilitazione occulta” è in realtà un’iniziativa di carattere sociale e difensivo denominata “Addestrati con l’Esercito”. Voluta e attuata dal Ministero della Difesa e dall’Esercito polacco, l’iniziativa mira a sviluppare le capacità di sopravvivenza in caso di emergenza o crisi, aumentando la sicurezza e la fiducia in se stessa della popolazione polacca.
Secondo il progetto, dall’8 ottobre al 26 novembre, ogni sabato si terranno sessioni di formazione di un giorno in 17 unità militari in Polonia per tutti i cittadini polacchi di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Secondo la descrizione riportata sul sito web delle Forze Armate polacche, durante l’addestramento i partecipanti apprenderanno abilità militari di base, come il maneggio delle armi, il tiro, il combattimento corpo a corpo, l’orientamento senza GPS, la sopravvivenza sul campo e il primo soccorso.
Screenshot – twitter.com/MON_GOV_PL
Screenshot – wojsko-polskie.pl
Il 15 ottobre, partecipando a una di queste sessioni di formazione, il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak ha notato l’elevato interesse dei cittadini polacchi per questo tipo di formazione. “C’è una guerra ai nostri confini. Forse non dovremo mettere in pratica queste competenze in Polonia, ma è sempre meglio averle”, ha detto il ministro.
Per quanto riguarda la mobilitazione, secondo la Costituzione polacca, la mobilitazione generale o parziale può essere dichiarata dal Presidente polacco su richiesta del Primo Ministro in caso di minaccia esterna diretta allo Stato. Secondo la pubblicazione giuridica polacca Infor, formalmente lo stato di guerra non è un prerequisito per la mobilitazione, ma devono esserci buone ragioni per annunciarlo. Al momento in Polonia non si parla di mobilitazione (parziale o totale). Quindi queste sessioni di formazione per i civili della durata di un giorno nell’ambito del progetto “Addestrati con l’Esercito”, non possono in alcun modo essere definite “mobilitazione”.
In precedenza, StopFake ha ripetutamente confutato la narrazione propagandistica dell’agitprop del Cremlino secondo cui la Polonia starebbe preparando un’invasione militare dell’Ucraina – nei materiali Fake: dalla Polonia Ordine Militare di Attaccare l’Ucraina, Fake: Diecimila soldati di Polonia e Lituania entreranno in Ucraina – documento, Fake: il presidente polacco accenna all’annessione dell’Ucraina, Fake: la Polonia progetta di attaccare la Bielorussia e Fake: la Polonia ‘si prepara ad attaccare la Russia’ nei prossimi 10 anni.