Il chiarimento della Commissione europea afferma che l’esportazione in UE di una serie di beni dalla Russia è considerata illegale, ma il divieto non si applica, ad esempio, ai gioielli in oro di proprietà o ai prodotti per l’igiene personale.
“La Commissione europea ha vietato ai russi di esportare carta igienica in UE”, commentano indignati i media russi in merito all’interpretazione aggiornata della legislazione sulle sanzioni dell’UE. Secondo i media filo-Cremlino, in base alla politica europea sulle sanzioni, i turisti russi alla frontiera europea saranno ora “spogliati”, fatti scendere dalle proprie auto, “costretti a togliersi gli orecchini” e “privati” anche di carta igienica e dentifricio.
“Quindi, se indossate pellicce o capi in pelle, toglieteveli! Portate con voi una macchina fotografica o una videocamera per fotografare le attrazioni turistiche: consegnatela! Indossate gioielli alle dita, alle orecchie o al collo? Non è consentito, li porteranno via! Cos’altro c’è in valigia: cosmetici, dentifricio, shampoo? Tirateli fuori immediatamente e lasciateli alla dogana! Persino le stesse valigie e le borse sono ora vietate. Ma per grado di assurdità, su tutto il resto primeggia il tabù sul trasporto di… carta igienica. Ecco, brutti russi: se volete visitare il sedicente mondo libero, ci andrete nudi e sporchi”, scrivono risentiti i media del Cremlino.
Screenshot: kp.ru
La Commissione europea ha aggiornato le linee guida per l’attuazione delle sanzioni contro la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. Il documento spiega alle autorità nazionali, agli operatori dell’UE e ai cittadini, il meccanismo di applicazione delle restrizioni contro il Paese aggressore. Si tratta dell’articolo 31 del Regolamento n. 833/2014 da applicarsi a chi entra nell’UE dalla Russia. Il regolamento vieta la vendita e l’importazione nel territorio dei Paesi comunitari di una serie di merci russi, tra cui beni di lusso, tecnologia, pezzi di ricambio e molto altro, ma il maggior scalpore nei media russi è stato per qualche motivo causato dalla famigerata carta igienica.
Ad esempio, nel chiarimento della Commissione europea del 27 luglio 2022 si legge che l’importazione di beni di lusso russi nell’UE è considerata illegale, ma il divieto non si applica, ad esempio, alla gioielleria personale (pag. 166, paragrafo 9). In altre parole, le guardie doganali europee non sequestreranno gli anelli d’oro o le giacche in pelle dei “poveri russi” al confine. E lo stesso vale per l’agognata carta igienica e dentifricio russi, almeno finché i russi non porteranno in lotti per venderli.
“Per le merci che sollevano lievi preoccupazioni circa l’elusione [delle sanzioni], come gli articoli per l’igiene personale o gli indumenti indossati dai viaggiatori o trasportati nei loro bagagli e chiaramente destinati a un uso strettamente personale per il viaggio, le autorità nazionali competenti dovranno applicare il divieto in modo proporzionato e ragionevole”, si legge nel chiarimento della Commissione europea (pag. 169, par. 13).
A seguito di un’ondata di disinformazione nei media russi sul “divieto di usare la carta igienica russa” in Unione europea, l’11 settembre il portavoce della Commissione europea Daniel Sheridan Ferry ha dichiarato che queste esenzioni alle sanzioni non sono nuove e sono in vigore da molto tempo. Inoltre, il rappresentante della Commissione europea ha poi sottolineato che un cittadino russo che attraversa il confine con l’UE indossando abiti o gioielli soggetti al divieto di importazione, ovviamente “non sta cercando di eludere le sanzioni”. Nessuno ha intenzione di spogliare le turiste russe al confine, ha dichiarato Daniel Sheridan Ferry (vedi video al minuto 05:37).
La situazione è diversa per le automobili. Secondo il chiarimento della Commissione europea, ai Paesi dell’UE è stato consigliato di vietare l’ingresso in UE dei veicoli immatricolati in Russia. I veicoli con targa russa o comunque immatricolati in Russia, secondo la politica sulle sanzioni dell’UE, sono considerati importazioni illegali, indipendentemente dal fatto che il veicolo sia utilizzato per scopi personali o commerciali. Il chiarimento della Commissione europea sottolinea che i veicoli sono spesso utilizzati per aggirare le sanzioni dell’UE, pertanto le autorità nazionali competenti dovrebbero prestare particolare attenzione agli autoveicoli russi (pag. 169, paragrafo 13).
Le sanzioni sono state sostenute dai Paesi europei confinanti con la Russia: Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e Finlandia hanno già chiuso il passaggio ai veicoli con immatricolazione russa e anche la Norvegia ha intenzione di unirsi prossimamente a tali restrizioni.
Le autorità polacche hanno già da tempo vietato il passaggio di camion con immatricolazione russa e bielorussa sul confine polacco-bielorusso. Maggiori informazioni nell’articolo di StopFake Fake: la Polonia chiede alla Russia di aprire le sue frontiere commerciali.