L’Ucraina non sta rapendo i propri cittadini, ma piuttosto evacuando le famiglie dalla zona di guerra contro gli occupanti russi. La Corte penale internazionale ha prove schiaccianti che dimostrano che la Russia è l’unica responsabile della deportazione illegale dei bambini ucraini.
I media russi hanno diffuso una dichiarazione – atto di disinformazione – del rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzja, secondo cui le autorità ucraine avrebbero “commesso crimini contro i bambini”. I media del Cremlino, citando Nebenzja, affermano che l’Ucraina “rapisce i bambini” dei genitori che si rifiutano di evacuare dalle zone di guerra.
“È pratica comune prelevare i bambini dai genitori che si rifiutano di evacuare dalle zone adiacenti ai combattimenti, in attesa dell’arrivo dei soldati russi che essi percepiscono come liberatori”, ha scritto citando Nebenzja.
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L’Ucraina non si occupa di “rapimento di bambini”. Il 4 aprile, il Consiglio dei Ministri ucraino ha sostenuto la proposta dell’amministrazione militare regionale di Donetsk di evacuare obbligatoriamente 126 bambini da 21 insediamenti nella regione. La decisione è stata presa a causa delle operazioni militari attive nella regione di Donetsk e dei continui bombardamenti sui civili da parte dell’aggressore russo. Si sottolinea che i bambini vengono evacuati da insediamenti pericolosi nella regione di Donetsk solo se accompagnati da genitori o tutori: non si parla di “rapire i bambini dalle famiglie”. I bambini accompagnati dai genitori o dai tutori vengono trasferiti su veicoli blindati, alle famiglie evacuate viene fornito un alloggio gratuito nelle regioni ucraine più sicure e gli vengono fornite garanzie sociali, aiuti umanitari e sostegno psicologico.
La dichiarazione sul “rapimento di bambini”, diffusa dai media del Cremlino, è stata fatta dal rappresentante permanente russo Nebenzja il 5 aprile durante una riunione nella cosiddetta “formula Arria” (riunione informale dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – ndr). Tali riunioni sono spesso organizzate all’ONU e consentono ai membri dell’organizzazione di ottenere maggiori informazioni su varie questioni di sicurezza internazionale.
Il 5 aprile la Russia ha deciso di convocare una conferenza sulla guerra scatenata dal Cremlino contro l’Ucraina. In questo modo, la leadership russa intendeva legalizzare ancora una volta la sua aggressione contro il popolo ucraino attraverso le Nazioni Unite e a presentarsi come “portatrice di pace”. In risposta all’oltraggioso evento russo, 49 Stati membri dell’ONU hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che accusa la Russia di “diffondere disinformazione sui rapimenti di massa e sulle deportazioni forzate illegali di migliaia di bambini ucraini”. L’appello dei paesi democratici sottolinea che “nessuna disinformazione diffusa dalla Russia può confutare la verità o proteggere le persone dalla responsabilità di questi crimini”.
L’appello degli Stati membri delle Nazioni Unite cita una serie di fatti indicanti che è la Russia la responsabile della deportazione di bambini ucraini dalla zona di guerra. I firmatari hanno sottolineato che il 17 marzo 2023 la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto a carico del presidente Putin e del Commissario presidenziale russo per i Diritti dei “bambini”, Maria Lvova-Belova. La CPI afferma che la corte ha prove fondate che Putin e Lvova-Belova sono i responsabili della deportazione illegale di bambini ucraini dalle regioni temporaneamente occupate dell’Ucraina.
Inoltre, i firmatari hanno fanno notare che la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sugli eventi in Ucraina ha non solo documentato numerosi fatti relativi alla deportazione russa di bambini ucraini, ma ha anche sottolineato che tali azioni degli occupanti violano il diritto umanitario internazionale e sono un crimine di guerra.
Al 10 aprile, secondo il National Information Bureau, sono stati identificati 19.384 bambini ucraini che i russi hanno deportato dal paese. Tuttavia, l’Ufficio osserva che il numero reale di bambini rapiti è decine di volte superiore: la Russia ha portato via con la forza circa 744 mila bambini ucraini.
Per un’analisi dettagliata delle narrazioni della Russia sul rapimento di bambini ucraini, leggi l’articolo di StopFake Fake: l’evacuazione russa dei bambini ucraini “non è un crimine di guerra”.