L’amministrazione militare della città di Sumy ha negato l’esistenza di tali cartelloni pubblicitari in città. È un falso anche il video pubblicitario che invita intere famiglie a mobilitarsi nelle Forze armate ucraine. Lo scopo di questi falsi messaggi è quello di screditare il processo di mobilitazione in Ucraina.
Canali Telegram anonimi e alcuni mass media russi stanno diffondendo alcune notizie secondo cui in Ucraina sarebbe stata lanciata una “campagna pubblicitaria” che invita i cittadini a mobilitare le loro intere famiglie. In particolare, sono apparse online le foto di un cartellone pubblicitario a Sumy che inviterebbe i mariti e le loro mogli ad andare in guerra. “Denis e Julia. Uniti a casa, uniti al fronte”, si legge sul cartellone.
Screenshot: dnr-news.ru
Inoltre, alcuni utenti stanno attivamente diffondendo un video che invita le famiglie a unirsi alle Forze armate ucraine. “In Ucraina è uscita un’altra pubblicità delle Forze armate che fa rabbrividire. Dicono che la guerra unisca le famiglie: un nemico comune, una trincea comune, una cartuccia per due..”, dicono i commenti al video in rete.
Screenshot: facebook.com
In realtà, si tratta dell’ennesima campagna disinformativa del Cremlino volta a screditare il processo di mobilitazione in Ucraina. Le notizie secondo cui l’Ucraina avrebbe lanciato una campagna pubblicitaria che invita intere famiglie a mobilitarsi sono false: il video e la foto del cartellone che circolano online sono stati falsificati.
Per cominciare, a Sumy non ci sono pubblicità che invitano intere famiglie a unirsi alle Forze armate. Questa informazione è stata confermata dall’Amministrazione militare della città di Sumy in un commento per il Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell’Ucraina.
I giornalisti di StopFake sono riusciti a trovare la foto dei militari del cartellone. È apparsa per la prima volta online il 2 giugno 2021 nella pubblicazione “Romanticismo in prima linea: una storia d’amore di militari della regione di Sumy” del sito di notizie di Sumy STS. La pubblicazione racconta come i soldati Yulia e Denis nel 2016 si siano incontrati mentre prestavano servizio nelle Forze armate ucraine e nel 2019 abbiano deciso di sposarsi. Entrambi prestano servizio nella stessa unità: Yulia, con il nome di battaglia “Roxy”, è un medico militare, mentre suo marito Denis, con il nome di battaglia “Den”, è un artigliere.
Screenshot: sts.sumy.ua
Anche il video pubblicitario diffuso online è stato falsificato. I giornalisti di StopFake non sono riusciti a trovare questo video in nessuna delle pubblicazioni ufficiali delle Forze armate o del Ministero della Difesa ucraini. Allo stesso tempo, l’analisi del video ha dimostrato che si tratta di un collage di diversi frammenti video.
Infatti, per creare questo video gli aggressori hanno perlopiù utilizzato le riprese del video “Preghiera per la liberazione dell’Ucraina” pubblicato nel maggio 2023 sui canali ufficiali dello Stato Maggiore ucraino.
Collage: StopFake
Alcune parti del video sono state prese da filmati di repertorio, come la parte del video in cui la coppia è seduta schiena contro schiena o cammina tenendosi per mano.
Screenshot: ru.dreamstime.com
Questa “campagna pubblicitaria” è priva di senso anche dal punto di vista legale. Attualmente, secondo la legge “sulla coscrizione e gli obblighi militari”, le donne che sono idonee all’arruolamento in termini di salute e di età, che si sono diplomate presso istituti tecnico-professionali o hanno conseguito titolo di studio superiore oppure hanno conseguito una specializzazione medica o farmaceutica, sono soggette all’obbligo di registrazione presso gli uffici militari. Invece, le donne che hanno una specializzazione e/o una professione correlata a una professionalità militare, il cui elenco è stilato dal Ministero della Difesa, possono iscriversi facoltativamente. L’iscrizione delle donne nel registro militare non ha nulla a che vedere con la mobilitazione. Ad oggi, non c’è alcuna mobilitazione femminile obbligatoria. Questo è stato ripetutamente sottolineato dai rappresentanti del Ministero della Difesa ucraino. Allo stesso tempo, l’arruolamento volontario delle donne avviene solo previo loro consenso. Ma ci sono ulteriori restrizioni: solo uno dei coniugi con figlio minore a carico può essere soggetto all’arruolamento nelle Forze armate.
L’agitprop del Cremlino diffonde regolarmente disinformazione secondo cui, a causa del presunto esaurirsi del bacino di mobilitazione ucraino, Kiev avrebbe intenzione di inviare al fronte donne, minori e pensionati. StopFake ha ripetutamente verificato questa narrativa nei materiali Fake: l’Ucraina si prepara a mobilitare le donne, Manipolazione: l’Occidente “costringe” le forze armate ucraine a “mandare i minori nel tritacarne” e Fake: l’Ucraina vuole di arruolare gli anziani nell’esercito.