Il “decreto presidenziale” circolato online sulla presunta “concessione di terreni” a società statunitensi per lo smaltimento di rifiuti pericolosi è un falso. Lo dimostrano gli errori presenti nel testo e la discordanza tra numero e data del documento. L’account X (precedentemente Twitter) @VincentVinxent1, molto probabilmente non appartiene a un vero giornalista ed è stato utilizzato dagli aggressori a scopo di provocazione.

Alcuni utenti del web, mass media russi e canali Telegram anonimi stanno diffondendo la notizia secondo cui il figlio del famoso filantropo George Soros, Alexander Soros, avrebbe concordato con le autorità ucraine l’assegnazione di 400 chilometri quadrati di terreno per l’interramento di rifiuti pericolosi provenienti da impianti chimici, farmaceutici e petroliferi. Queste informazioni sarebbero emerse dopo la pubblicazione di una “inchiesta” del giornalista francese Jules Vincent. Questi, avrebbe anche reso pubblici due “documenti” a conferma dell’accordo: un memorandum sull’assegnazione di terreni a società straniere firmato dal capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak da una parte e da Alexander Soros dall’altra, e un decreto del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sull’assegnazione di terreni nelle regioni di Ternopil, Khmelnytskyi e Chernivtsi.

Screenshot: t.me/rian_ru

Il primo a pubblicare questa notizia il 28 novembre è stato un utente del social network X: @VincentVinxent1. Nel suo video di 6 minuti l’utente, sotto il nome di Jules Vincent, afferma che un rappresentante del Ministero della Protezione Ambientale e delle Risorse Naturali dell’Ucraina si sarebbe rivolto a lui per chiedere aiuto. Il funzionario, sotto anonimato, ha consegnato al “giornalista indipendente” (così si definisce @VincentVinxent1) documenti che confermerebbero il trasferimento di un lotto di terreno ucraino alla famiglia Soros per lo smaltimento di rifiuti pericolosi.

Screenshot: twitter.com/VincentVinxent1

I giornalisti di StopFake hanno scoperto che un giornalista di nome Jules Vincent esiste davvero, ma è improbabile che l’account X @VincentVinxent1 appartenga a lui. Sul sito web della piattaforma Strategic Horizons si può trovare la biografia e una foto di uno dei loro editorialisti: Jules Vincent, appunto. La sua biografia afferma che Vincent ha lavorato come documentarista e assistente per il programma Arrêt sur le Monde du Cérium, presentatore radiofonico di CISM 89.3 e come giornalista per il quotidiano francese Libération. Sul sito della testata, infatti, è effettivamente possibile trovare le sue pubblicazioni. Una ricerca fotografica su Jules Vincent ha rivelato che l’uomo ha lavorato anche come responsabile delle comunicazioni per la Rete europea per lo sviluppo rurale (RESR).

Screenshot horizonsstrategiques.com

Il ritratto dell’uomo sulla foto del profilo dell’account @VincentVinxent1 è significativamente diverso da Jules Vincent, suggerendo che molto probabilmente si tratta di omonimi.

Anche la ricerca inversa dell’immagine del profilo di @VincentVinxent1 non ha restituito risultati: i giornalisti di StopFake non sono riusciti a trovare alcuna informazione sull’uomo nella foto. Una ricerca su Google Image mostra che la foto del profilo di @VincentVinxent1 è apparsa online 5 giorni fa, dopo la pubblicazione di una “indagine di alto profilo”. È quindi molto probabile che il proprietario dell’account @VincentVinxent1 abbia cambiato la foto del profilo il 30 novembre. Sembra anche strano che la pagina del “giornalista indipendente” sia costituita quasi solo da repost. E sebbene questo profilo esista dal settembre 2018, la prima pubblicazione personale è stata fatta solo il 17 novembre di quest’anno. Al momento, ci sono solo sette repost, tutti senza un singolo “like”, “repost” o risposta. Inoltre, tutti i 1.129 follower del profilo @VincentVinxent1 presentano caratteristiche da bot.

Screenshot: google.com

Per quanto riguarda le informazioni diffuse da questo profilo sul presunto trasferimento di terreni ucraini per lo smaltimento di rifiuti pericolosi, queste non sono vere. I documenti diffusi online sono stati falsificati.

Sul “Decreto del Presidente dell’Ucraina” sul trasferimento di terreni a società americane, si può vedere che il documento sarebbe stato firmato il 13 novembre 2023 e riporta il numero di protocollo 603/2023. Tuttavia, sul sito web del Presidente dell’Ucraina dove sono pubblicati tutti i decreti da lui firmati, i giornalisti di StopFake non hanno trovato tale documento. Inoltre, il 13 novembre, il presidente ucraino ha emesso un solo decreto: “Sul conferimento a M. Dzhemilev del titolo di Eroe dell’Ucraina”. Questo documento è numerato 749/2023. Il documento numero 603/2023 è sì reperibile anche sul sito web del Presidente, ma con il titolo “Sul conferimento dei riconoscimenti statali dell’Ucraina” ed è stato pubblicato il 28 settembre 2023.

Screenshot: president.gov.ua

Sempre nel “documento” è presente un grave errore di ortografia relativo al termine che indica la regione di Ternopil (“Ternipilsky” invece di “Ternopilsky”). Inoltre, secondo l’ortografia ucraina si scrive “400 quadrati chilometri” e non “400 chilometri quadrati”. Tutto ciò indica che ci troviamo di fronte a un grossolano falso.

Non solo, ma l’inesistente “Decreto Zelensky” cita la parte 1 dell’articolo 116 del Codice fondiario ucraino in cui è scritto che “i cittadini e le persone giuridiche acquisiscono il diritto di proprietà e il diritto all’uso di appezzamenti di terreno di proprietà statale o comunale per decisione delle autorità esecutive o degli organi di autogoverno locale”. In altre parole, la concessione del diritto all’uso di un terreno non è di competenza del Presidente che, quindi, non potrebbe emettere un tale decreto.

Collage di StopFake

Si ricorda che secondo la legislazione ucraina, alle persone fisiche e alle società straniere non è concesso acquistare o acquisire in altro modo la proprietà di terreni agricoli ucraini. Le società straniere hanno il diritto di acquisire la proprietà di terreni non adibiti a uso agricolo solo per la costruzione delle strutture legate alle attività commerciali in Ucraina.

I media russi presentano spesso la famiglia Soros come l’universale “causa di tutti i mali”. Hanno ripetutamente diffuso la disinformazione secondo cui George Soros sarebbe “il padrone dell’Ucraina” e che i cosiddetti “sorosiani” da lui coltivati ora governano il Paese. Adesso sarebbe il turno di suo figlio, proprio in seguito alla sua visita in Ucraina.
Allo stesso tempo, l’agitprop del Cremlino dal 2014 ha regolarmente costruito la narrazione secondo cui l’Occidente starebbe pianificando di “trasformare” l’Ucraina in un discarica per rifiuti pericolosi. Per saperne di più, è possibile consultare i seguenti materiali di StopFake: Fake: gli USA stanno smaltendo rifiuti chimici e nucleari in Ucraina, Fake: L’Ucraina si sta trasformando in una terra di sepoltura nucleare, rischia una seconda Chernobyl e Fake: l’Ucraina trasformerà la terra in merce per venderla in cambio di un altro miliardo dal FMI.