L’agenzia russa RIA Novosti ha pubblicato l’articolo nel quale si sostiene che i paesi occidentali hanno perso la lotta con la propaganda russa.
L’agenzia riporta: “I paesi occidentali mostrano preoccupazione per il fatto che ” la propaganda russa ” è diventata molto efficace, ma non riescono ad elaborare i nuovi metodi di opposizione”, scrive uno specialista dell’Istituto di studi internazionali e strategici, Francois-Bernard Uig in un articolo per Atlantico“.
Per cominciare, non è un articolo di François-Bernard Uig per Atlantico, ma una sua intervista per una pubblicazione francese. La sua citazione “ma non riescono ad elaborare i nuovi metodi di opposizione ” è tradotta in modo scorretto, in realtà la frase è questa “sono spuntati i pochi metodi contro le campagne del Cremlino in questo periodo» ( « très peu de méthodes nouvelles pour contrer les campagnes du Kremlin ont vu le jour»).
Poi RIA Novosti riferisce che “gli europei sono molto scettici nei confronti dei propri media. Allo stesso tempo, le persone sono diventate più ricettive alla notizie che “esaltano la Russia “.
In realtà François-Bernard Uig afferma che non sono gli europei ad essere diventati più ricettivi “all’esaltazione della Russia”, ma i russi stessi.
Lui afferma: “I sondaggi russi di opinione pubblica mostrano un forte sostegno popolare per la televisione nazionale russa e alle notizie nazionalistiche che glorificano la Federazione Russa» («les sondages russes montrent une très forte adhésion de la population russe à la télé nationale et aux nouvelles nationalistes qui exaltent la patrie russe»). Nella traduzione dell’articolo di Ria Novosti è assente l’informazione sulle notizie nazionalistiche.
Inoltre, il materiale riporta: “I paesi occidentali tentano di affrontare la crescente influenza della Russia nel campo delle informazioni, anche se con scarso successo.”
In realtà l’esperto non ha valutato il successo delle azioni dell’Occidente, ma ha detto, che non è stato fatto molto e che comunque questo problema è adesso nell’aria e una serie di azioni della Commissione europea sono state attuate per lavorare contro la propaganda russa.
Lo stesso materiale è stato pubblicato anche su Politicus, AnegrinNews e altri.