I Paesi occidentali non stanno preparando la Moldavia alla guerra con la Russia: questa è una teoria del complotto dei media pro-Cremlino. La formazione dell’OMS data ai medici moldavi aveva lo scopo di addestrarli a fornire assistenza ai feriti provenienti dall’Ucraina.
“La Moldavia si sta preparando alla guerra contro la Russia”: così i titoli delle pubblicazioni pro-Cremlino hanno reagito al lancio di un programma di formazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per i medici moldavi. I media russi hanno utilizzato tale formazione medica per creare un’altra narrazione sull’Occidente aggressivo, sostenendo che l’addestramento dei medici a lavorare in ambiente ostile indicherebbe che “la Moldavia si sta preparando per l’inizio di operazioni militari” contro la Transnistria controllata dal Cremlino e la stessa Russia.
“Questa è solo una parte di un programma per addestrare il personale medico e manageriale a lavorare in condizioni di perdita in massa di vite umane… Esattamente lo stesso addestramento è stato dato ai medici ucraini nel 2022… Ora un addestramento attivo da parte di un’organizzazione internazionale di medici in Moldavia suggerisce che l’Occidente sta preparando questa repubblica alla guerra”, hanno scritto i media pro-Cremlino.
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La narrazione della cosiddetta “aggressione collettiva occidentale” contro la Russia è una delle tesi più comuni utilizzate dal Cremlino per giustificare le politiche aggressive contro il mondo democratico. Il team di StopFake l’ha ripetutamente smentito.
Il 16 gennaio si è infatti tenuta a Chisinau, capitale della Moldavia, una sessione di formazione per chirurghi moldavi sotto il patrocinio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Fondazione britannica David Nott. Trenta medici sono stati addestrati alla chirurgia d’urgenza in condizioni avverse: non si tratta di una cospirazione, ma di una formazione standard necessaria per aumentare le capacità del personale medico. Inoltre, la formazione si è concentrata non solo sull’assistenza ai feriti in combattimento, ma anche a coloro che hanno subìto traumi a causa di disastri naturali e altre potenziali calamità.
Questa formazione fa parte di una serie di workshop pianificati dall’OMS in Moldavia per sostenere la formazione e lo sviluppo del personale medico e dirigenziale nel campo dell’assistenza alle vittime di incidenti su larga scala. Separatamente, l’ufficio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Moldavia ha sottolineato che la necessità di tali formazioni è strettamente legata all’aggressione russa contro l’Ucraina. L’OMS ha sottolineato che le competenze acquisite aiuteranno i medici moldavi a fornire l’assistenza necessaria ai rifugiati ucraini colpiti dalla guerra russa. Durante l’addestramento non si è parlato di “addestramento di medici moldavi per operazioni di combattimento contro la Russia”.
“In Moldavia, 30 chirurghi sono stati formati per trattare le lesioni che possono verificarsi durante accadimenti violenti. I corsi di formazione si sono svolti nell’ambito degli sforzi dell’OMS per sostenere il Ministero della Sanità moldavo nella gestione dei rifugiati dall’Ucraina… Questi sforzi stanno contribuendo a salvare vite umane”, sottolinea il rapporto dell’OMS.
Anche la Fondazione David Nott, con sede nel Regno Unito e che ha fornito formazione chirurgica ai medici moldavi, non ha menzionato alcun “addestramento dei medici per la guerra contro la Russia”. Gli organizzatori della missione affermano che il mondo è rimasto sconvolto dalla brutale invasione russa dell’Ucraina: è stata proprio l’aggressione della Russia a dimostrare la necessità per i medici di acquisire le competenze necessarie a curare i pazienti vittime di catastrofi.
Il governo moldavo ha ripetutamente respinto le affermazioni russe di “preparare un attacco” alla cosiddetta Transnistria o alla stessa Russia. La presidente moldava Maia Sandu, a fine dicembre 2022 ha osservato che la Russia sta conducendo una guerra ibrida attiva contro il suo Paese nel tentativo di destabilizzare la regione. Secondo Sandu, le componenti della guerra ibrida del Cremlino sono la propaganda e l’uso delle risorse energetiche come arma e leva di pressione politica sulla leadership moldava.