Il video che asserisce di mostrare l’attacco ad un convoglio umanitario, in realtà mostra un attacco contro militari russi. Ciò risulta evidente dai caratteristici simboli “Z” dipinti sui veicoli, dai soldati in uniformi mimetiche russe e dalle armi che imbracciano.
Un video diffuso sul web asserisce di mostrare il reggimento Azov attaccare un convoglio di veicoli civili che trasportava aiuti umanitari a Mariupol.
“Non c’erano carri armati o veicoli di trasporto truppe, questi mostri sapevano cosa stavano attaccando. Questo spaventoso video del massacro è la prova dei crimini di questi demoni nazisti” scrivono anonimi canali filo-russi su Telegram.
Questo video che accusa Azov di aver attaccato un convoglio umanitario è stato anche pubblicato su canali Telegram che si proclamano filo-ucraini, in particolare il canale Sheptun. Tuttavia, secondo il servizio di sicurezza ucraino, i moderatori di Sheptun sono dipendenti dei servizi di sicurezza russi.
Il video in questione è stato pubblicato per la prima volta sugli account social ufficiali del reggimento Azov con il titolo “Azov Regiment Counterattack.” Il video è stato effettivamente girato a Mariupol come indicato nel canale Telegram del reggimento. Il video originale riporta la marcatura Azov nell’angolo in basso a destra e i link al sito web del reggimento e al suo canale Telegram. Questi riferimenti sono stati deliberatamente rimossi dai video successivamente diffusi.
Affermare che il reggimento Azov abbia attaccato un convoglio umanitario è infondato e palesemente falso. Lo conferma il video stesso che mostra chiaramente i militari russi muoversi su veicoli civili.
Al secondo 00:06 del video vediamo una fila di veicoli in cui si distinguono diverse automobili, un camion e un minivan. Ma al minuto 1:00 si vede che tali veicoli non hanno alcuna insegna che li possa identificare come un convoglio umanitario, bensì riportano la lettera “Z” che è il segno distintivo dei militari russi e dei loro subordinati miliziani delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk. Ci sono decine di foto sul web che mostrano militari russi utilizzare automobili civili per le loro operazioni contro l’Ucraina.
Secondo la Convenzione di Ginevra, peraltro sottoscritta anche dalla Russia, i simboli identificativi a protezione di unità mediche, veicoli di emergenza medica, personale medico e religioso, attrezzature o operatori, sono un emblema rosso sotto forma di croce, mezzaluna oppure un leone e il sole su sfondo bianco (Appendice 1). La Convenzione stabilisce inoltre che l’emblema di identificazione deve essere grande a sufficienza a seconda della data circostanza.
Inoltre, al secondo 00:57 il video mostra che le persone nei veicoli indossano uniformi mimetiche e hanno i distintivi nastri bianchi legati sulla gamba destra e sulla manica sinistra che l’esercito russo usa nella guerra in Ucraina. Per completezza, al minuto 1:29 si può chiaramente vedere uno dei soldati imbracciare un’arma.
StopFake ha sfatato molte fake russe sul Reggimento Azov e uno delle ultime sosteneva che Azov ha bombardato imbarcazioni civili a Mariupol.