Il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon non menzionò una “guerra americana in Ucraina”. Nel 1994, il politico predisse un passaggio della Russia dal nascente corso democratico all’autoritarismo e alla sua invasione dell’Ucraina.
I media pro-Cremlino stanno attivamente diffondendo manipolazioni sulla “profezia” del 37° presidente degli Stati Uniti Richard Nixon sulla guerra russa in Ucraina. Riferendosi alla lettera, ora declassificata, che Nixon inviò al suo successore Bill Clinton, i media russi affermano che il 37° presidente degli Stati Uniti aveva predetto una Rivoluzione della Dignità “americana” e una guerra “americana” in Ucraina.
“Oggi abbiamo una buona comprensione di come il rafforzamento diplomatico americano in Ucraina abbia cambiato la situazione. Ci sono stati diversi tentativi di mettere in scena proprio questa esplosione e nel 2014 ha funzionato. Maidan ha portato a un colpo di Stato. Era questo che volevano Stati Uniti? Fatto sta che ora a Kiev c’è un regime fantoccio”, scrivono i media russi.
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I media del Cremlino stanno manipolando delle vere citazioni di Richard Nixon, tratte da una lettera declassificata del presidente americano al suo collega Bill Clinton nel 1994. Nixon, basandosi sull’esperienza di un viaggio di due settimane in Ucraina e Russia, delineò nella lettera a Clinton la sua visione dello sviluppo della situazione politica in entrambi i Paesi e le sue parole si rivelarono effettivamente profetiche. Nixon aveva previsto la transizione della Russia verso l’autoritarismo e l’invasione dell’Ucraina.
Nixon scrisse che preservare la libertà politica ed economica in Russia sarebbe stato “il più importante problema di politica estera che il Paese dovrà affrontare prima della fine di questo secolo”. Nella sua lettera a Clinton avvertiva che la nascente democrazia russa dopo il crollo dell’URSS era in pericolo. In questo contesto, il 37° presidente degli Stati Uniti ha previsto con precisione che le relazioni tra Ucraina e Russia si sarebbero deteriorate, perché il potere al Cremlino sarebbe probabilmente caduto nelle mani di un governante autoritario.
Nixon, nella missiva, sottolineò che la situazione a Kiev era “esplosiva” e che gli Stati Uniti dovevano rafforzare la loro presenza diplomatica in Ucraina per aiutare il Paese a resistere.
“La situazione in Ucraina è estremamente esplosiva. Se sfugge al controllo, la Bosnia sembrerà una festa in giardino… Data l’importanza dell’Ucraina, vi chiedo immediatamente di aumentare la nostra presenza diplomatica a Kiev”, scrisse Nixon nel 1994.
Le parole del 37° presidente degli Stati Uniti si rivelarono effettivamente profetiche: solo cinque anni dopo la previsione di Nixon, il dittatore Putin salì al potere in Russia e 10 anni dopo, nel 2014, l’esercito russo invase l’Ucraina.