L’Ucraina non ha rivendicato gli attacchi all’aeroporto militare russo “Engels”. Gli Stati Uniti e i Paesi dell’Unione Europea non partecipano agli scontri: la Russia sta conducendo una guerra esclusivamente contro l’Ucraina.
I media pro-Cremlino, in continuità con la narrazione sulla “guerra della Russia contro gli USA”, stanno diffondendo disinformazione su chi ci sia dietro gli attacchi agli aeroporti militari dell’occupante. In particolare, è stato riferito che “l’Occidente sta coordinando gli attacchi di Kiev contro l’aeroporto militare russo Engels”.
“Se l’Occidente assiste Kiev fornendo armi, inviando consiglieri militari, organizzando l’addestramento di soldati e ufficiali ucraini, informazioni di intelligence e così via, perché non dovrebbe aiutare anche negli attacchi contro gli aeroporti russi?”, si domandano gli “esperti” russi.
Screenshot — riafan.ru
Le notizie di disinformazione sul “coordinamento da parte degli Stati Uniti degli attacchi ucraini contro la Russia” hanno iniziato a diffondersi in concomitanza con gli attacchi più frequenti agli aeroporti militari russi. Il 5 e 6 dicembre, velivoli non identificati hanno effettuato una serie di attacchi contro tre basi aeree nell’entroterra russa: l’aeroporto di Dyagilevo nella regione di Ryazan, l’aeroporto di Engels nella regione di Saratov e l’aeroporto di Kursk. Il 26 dicembre ha avuto luogo una seconda serie di esplosioni all’aeroporto di Engels.
L’Ucraina non ha rivendicato ufficialmente la responsabilità dell’attacco alle basi aeree da cui la Russia bombarda le città ucraine. Il consigliere del capo dell’ufficio presidenziale, Mykhaylo Podolyak, ha definito le esplosioni “degli eccessi” dovuti alla perdita di controllo da parte della Russia del suo stesso territorio, sottolineando come la guerra stia “aumentando il numero di sabotaggi, di non ben definite esplosioni e incendi a strutture critiche”.
Commentando le esplosioni negli aeroporti militari russi, il portavoce del comando dell’aeronautica militare ucraina, Yuriy Ignat, ha affermato che si tratta di una diretta conseguenza dell’aggressione russa all’Ucraina.
“Questa è la conseguenza di ciò che la Russia sta facendo alla nostra terra. Se i russi pensavano che nessuno nelle retrovie sarebbe stato toccato dalla guerra, si sbagliavano di grosso. Queste cose accadono sempre più spesso, e speriamo solo che ciò vada a beneficio dell’Ucraina”, ha concluso Ignat.
Contemporaneamente, la Casa Bianca e il Pentagono negano le informazioni sul coinvolgimento degli Stati Uniti negli attacchi alle basi aeree russe. La portavoce del Pentagono Sabrina Singh, commentando il bombardamento delle basi militari russe, ha affermato che l’Ucraina non sta coordinando con gli USA le operazioni militari contro gli occupanti.
“Non direi che siamo in costante contatto sugli attacchi da pianificare. Stiamo certamente lavorando con le nostre controparti ucraine. Ma quello che stiamo facendo è fornire le armi e i sistemi d’arma di cui hanno bisogno. Loro (le Forze Armate ucraine – ndr) prendono decisioni sul campo – in termini di guida, tempi e modalità di conduzione delle operazioni. Quindi no, non eravamo stati informati o a conoscenza di alcun attacco al territorio russo”, ha sottolineato la Singh.
Nello stesso giorno, il 15 dicembre, il portavoce del Dipartimento della Difesa statunitense Pat Ryder ha ricordato ancora una volta che gli Stati Uniti non sono in guerra contro la Russia. Il ruolo degli Stati Uniti, ha detto Ryder, è unicamente quello di fornire all’Ucraina le armi necessarie per difendersi dall’aggressione russa.
“Nonostante la propaganda russa dipinga la Russia come vittima, è importante ricordare che in questo caso è la Russia l’aggressore. Per quanto riguarda l’escalation, avrebbero potuto ridurre le tensioni ritirando le loro forze e risparmiando così innumerevoli vite innocenti, ma evidentemente hanno deciso di raddoppiare gli sforzi. Gli Stati Uniti non sono in guerra contro la Russia e non stanno cercando il conflitto. Siamo concentrati nel fornire all’Ucraina l’assistenza per la sicurezza di cui ha bisogno per difendersi”, ha sottolineato il portavoce della Difesa statunitense. Né gli Stati Uniti, né i Paesi della NATO, né gli Stati dell’Unione Europea sono parti in causa nella guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Gli alleati ucraini stanno infatti sostenendo incondizionatamente l’Ucraina nella guerra contro la Russia fornendole armi, tuttavia, il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha ripetutamente sottolineato che l’Alleanza non introdurrà le proprie truppe in Ucraina. Sul campo di battaglia la Russia sta affrontando unicamente le forze armate ucraine.