L’esumazione dei corpi dalle sepolture improvvisate trovate nella Lyman liberata è necessaria per stabilire l’identità dei morti e la loro causa di morte. La maggior parte delle vittime dell’agire degli invasori russi sono civili con tracce di morte violenta.
I media russi tentano costantemente di coprire la terribile verità sulle atrocità commesse dall’esercito russo nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina. Per ripulire l’immagine degli occupanti, i media pro-Cremlino hanno lanciato l’ennesima disinformazione sul “dileggio” di Kiev nei confronti degli ucraini morti in seguito all’invasione russa su larga scala dell’Ucraina. I media russi definiscono come “cinismo estremo” la riesumazione dei corpi dalle fosse comuni scoperte dopo la liberazione degli insediamenti ucraini.
“Kiev, per soddisfare le sue ambizioni politiche, si fa beffe delle tombe dei civili morti di Liman… Kiev non solo ha ucciso brutalmente tutte queste persone, ma dopo la loro morte cerca anche di sfruttarle per i suoi scopi criminali“, hanno dichiarato i media russi citando gli scagnozzi del Cremlino.
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Con tali narrazioni i media russi reagiscono a ogni evidenza rivelata di abuso dei soldati russi nei confronti dei civili che possa essere interpretata come crimine di guerra. La disinformazione sulle “messe in scena in stile Bucha” appare nei media pro-Cremlino in seguito a ogni nuova liberazione dagli invasori dei territori ucraini.
Dopo il successo di settembre delle forze armate ucraine nella controffensiva nella regione di Kharkiv e la liberazione in ottobre di numerosi insediamenti nella regione di Donetsk, sono emerse nuove atrocità russe commesse sulla popolazione civile ucraina. La sera del 1 ottobre è stata confermata l’informazione secondo cui l’esercito ucraino aveva liberato Lyman, regione di Donetsk, e la aveva sotto controllo.
A seguito delle indagini svoltesi a Svyatogorsk e Lyman, liberate dal 4 al 10 ottobre, le forze dell’ordine ucraine hanno trovato fosse comuni e numerose sepolture. Sono state aperte delle indagini sul campo per stabilire l’identità delle vittime e la causa della loro morte: non si tratta quindi di un cinico “affronto alle tombe” dei morti da parte degli ucraini.
Le autorità ucraine hanno riesumato i corpi di 34 persone a Sviatogorsk, alcuni dei quali presentavano segni di morte violenta. Sono state trovate 110 sepolture comuni nel cimitero “Novaya Maslyakovka”, nel territorio di Lyman. Tra le persone uccise dai russi e sepolte, c’erano sia militari che intere famiglie di civili, inclusi bambini, il più piccolo dei quali aveva soltanto un anno.
Al 18 ottobre, nei territori liberati del distretto di Kramatorsk erano state scoperte 45 sepolture, di cui 33 a Sviatogorsk e 12 a Lyman. Durante due settimane di indagini la Polizia ucraina ha riesumato 35 militari delle forze armate ucraine e 131 civili, tra cui 5 bambini. Oltre alle fosse comuni, le forze dell’ordine hanno rimosso i corpi da solitarie tombe di fortuna in cortili e orti. La maggior parte dei morti presenta segni di morte violenta.
Dopo la scoperta delle fosse comuni negli insediamenti liberati, i media russi hanno immediatamente iniziato a pubblicare fake stando ai quali la Russia non è affatto responsabile di questi omicidi. Tuttavia, i fatti dicono il contrario e tutte le operazioni di recupero avviate nelle città e nei villaggi liberati si svolgono alla presenza di media, osservatori indipendenti e testimoni. È disponibile la confutazione di un’analoga narrazione russa sulle fosse comuni scoperte nella regione di Kharkiv in “Fake: l’Ucraina stava preparando una ‘messa in scena in stile Bucha’ a Izyum”.