Nuovo fake dell’Antidiplomatico, rivista online del Movimento 5 Stelle che da anni conduce una campagna denigratoria verso le istituzioni ucraine e il suo popolo. Questa volta il già noto Fabrizio Poggi si lancia in una teoria complottistica mettendo insieme una serie di informazioni già confutate a livello ufficiale dall’organo di inchiesta internazionale e le dichiarazioni di un ex deputato ucraino rimasto fedele all’ex Presidente Yanukovich di nome Aleksej Žuravko.
L’articolo è un copia e incolla, con l’aggiunta sconclusionata di affermazioni personali di Fabrizio Poggi che nulla hanno a che vedere con il contesto, di un articolo pubblicato su Sputinik (media della propaganda russa controllata dal governo russo) che ovviamente non riporta alcuna firma in calce.
Fondamento delle teorie complottiste è prendere dei fatti, manipolarli e non fornire riferimenti specifici, perchè il complottista NON deve dimostrare le sue teorie ma solo fornire una “visione diversa” da quella ufficiale, quella “che gli altri non vi dicono e vi nascondono”
Sin dall’inizio utilizza una delle keyword più gettonate dalla disinformazione russa “Non sta navigando in acque del tutto calme la junta ucraina” dove “junta” sta per “Governo Nazista”
Prosegue poi con ” i regimi “democratico-occidentali” che hanno sostenuto finanziariamente, politicamente e militarmente la sommossa di majdan e poi la guerra di Kiev contro il proprio popolo nel Donbass” senza indicare chi, cosa e come avrebbero finanziato.
Se eventualmente la keyword “Nazista” non era ancor ben chiara, il buon Poggi la ripete nuovamente “Ma, ora che gli adoratori di Stepan Bandera stanno oltrepassando ogni limite, risulta difficile ai liberal nostrani, anche a quelli che non esitano a stringer la mano agli speaker nazisti, contrabbandare per buono tutto ciò che viene veicolato da Kiev: ne va della credibilità degli stessi sponsor occidentali; e questo non è ammissibile”
Poi la manipolazione delle frasi del Ministro Malese “Anthony Loke dice il contrario: non ci sono prove concrete che indichino la responsabilità russa.”
In realtà la frase del Ministro Malese in carica da un paio di settimane (che ha anche detto che devono tenere conto delle relazioni internazionali con la Russia, cioè quanto si appresta a fare l’Italia sul tema delle sanzioni cioè barattare la legalità internazionale per motivi puramente economici) è stata “There is no conclusive evidence to point at Russia under the JIT (Joint Investigative Team) evidence.” ed ancora“What we are deciding right now is the final report of the investigation team, (which) will be released in July. This is what I’ve committed – we will give full disclosure without any hiding or editing of the contents,” Cioè il Ministro Malese dice che non vi è ancora una evidenza conclusiva e e che daranno un giudizio conclusivo solo a luglio quando verrà rilasciato il report definitivo.
Sempre il Poggi “Non ce ne sono, di prove, a tal punto che addirittura lo stesso Ministro degli esteri olandese Stef Blok, fino a due giorni prima convintissimo delle responsabilità russe, afferma di non escludere la possibilità che Kiev, nonostante al momento non esistano “seri fondamenti giuridici”, venga chiamata a rispondere della tragedia” anche questa è una manipolazione per supportare la tesi complottista in quanto anche Blok, come tutti i partiti del Parlamento olandese, ritiene valide le conclusioni del JIT [Joint Investigative Team] e condanna la Russia per l’abbattimento. Nello stesso tempo Blok dice che in via di principio anche l’Ucraina potrebbe essere chiamata in qualche modo a rispondere non per l’abbattimento ma per eventuali negligenze pregresse (ad esempio per non aver chiuso prima lo spazio aereo)
Ci dispiace che il Tribunale Internazionale non abbia ricevuto il curriculum di Fabrizio Poggi perchè si sarebbe evitato anni di costosissime e difficili indagini per addivenire alla verità giuridica dei fatti. Avessero contattato il “giornalista” italiano avrebbero da subito risolto il caso. Vista la sua “competenza” e la sua appartenenza politica non c’è da meravigliarsi se prossimamente passerà dalla redazione dell’Antidiplomatico a qualche Commissione Parlamentare del nuovo Governo.
Ricordiamo a chi volesse informarsi seriamente sui fatti relativi all’abbattimento del volo MH17 che può utilizzare il sito ufficiale del JIT e magari lasciar perdere tutti quei siti che vi propongono “le cose che tutti vi nascondono”.