Sono passati quattro anni da quel 17 luglio 2014. Il volo Malaysia Airlines 17 (MH17/MAS17) era un volo di linea operato dalla Malaysia Airlines in servizio fra Amsterdam e Kuala Lumpur abbattuto da un missile terra-aria, sparato dall’area controllata dai miliziani unitamente alle truppe russe, mentre sorvolava la zona orientale dell’Ucraina. Tutti i 283 passeggeri e i 15 membri dell’equipaggio rimasero uccisi nell’incidente.
Il 28 luglio, nel corso di un incontro all’Aia fra procuratori e investigatori provenienti dai 12 paesi coinvolti nell’investigazione, venne formato il JIT relativo all’MH17. E’ formato da personale degli 11 paesi di cittadinanza delle vittime e l’Ucraina, nonché rappresentanti di Europol e Interpol.
Un JIT è un team composto da giudici, procuratori e autorità di polizia stabilito per un periodo fisso e con uno scopo preciso, per mezzo di un accordo scritto tra gli Stati interessati, per svolgere indagini penali in uno o più degli Stati coinvolti. Sebbene i membri del JIT possano provenire da diverse giurisdizioni, nell’ambito del JIT devono agire in accordo con la legge del luogo in cui l’indagine è svolta.
Le indagini hanno concluso che il volo MH17 fu abbattuto da un missile terra-aria serie 9M38 lanciato da un sistema missilistico Buk-TELAR posizionato in una fattoria nelle vicinanze del villaggio di Pervomais’kyi, in un’area all’epoca controllata dai separatisti filo-russi, e che il sistema Buk-TELAR fu portato in Ucraina orientale dal territorio russo e successivamente riportato in Russia.
Si è trattato del più grave atto terroristico in Europa degli ultimi cinquanta anni, nemmeno l’ISIS è arrivato a tanto. Nonostante questo e nonostante l’organo internazionale (JIT) abbia riconosciuto la Russia se non con certezza esecutore/mandante sicuramente in concorso, ad oggi in Italia è praticamente vietato parlare di questo argomento. Se ne parla al massimo dando spazio ad una delle tante voci di disinformazione o depistaggio che si sono succedute in questi anni.
Basta andare sul sito Sputnik Italia e digitare la chiave di ricerca MH17. I risultati sono una lista di un centinaio di articoli con le teorie più strampalate volte sempre ad accusare l’Ucraina dell’abbattimento o in alternativa a difendere la Russia.
Vi invitiamo a rileggere una nostra indagine di Marzo 2018 nella quale dimostrammo come il fantomatico “Carlos” (all’epoca dei fatti ritenuto anche in Italia un testimone attendibile) fosse stato solo un goffo atto di depistaggio.