Da questa mattina tutta la linea del fronte di Donetsk è in fiamme, sono segnalati violenti combattimenti da Mariinka sino ad Avdivka nella Promzona. Una offensiva delle truppe russe coadiuvate dai terroristi che è iniziata alle prima ore dell’alba. Fonti locali riferiscono che si tratta di un livello di scontro che non si registrava dal 2014
Lascia abbastanza sorpresi questo attacco perchè anomalo, normalmente la domenica è una giornata abbastanza tranquilla e comunque gli scontri avvengono al tramonto e nelle ore notturne.
Questo da adito a diverse interpretazioni, al momento tutte plausibili. Proviamo ad analizzarle.
- Si tratta di un attacco test che avviene il giorno dopo del colloquio Putin – Trump che il Cremlino ha definito ottimo ma nel quale non è ancora arrivata la conferma da parte di Trump della rimozione delle sanzioni verso la Russia. Questo test potrebbe avere l’intento di portare allo scoperto l’amministrazione Americana sulle loro reali intenzioni, gli attacchi mattinieri comportano una ampia copertura mediatica sui vari TG e news a differenza degli scontri notturni. Va tenuto conto che se Trump rimuove le sanzioni queste potrebbero essere reintrodotte con il voto del Congresso ed in questo caso sarebbero legge dello Stato e non sarebbe poi facile rimuoverle in tempi brevi in quanto a differenza di un Decreto Presidenziale necessiterebbero di un ulteriore voto del Congresso. Tale scenario è stato paventato dal Senatore MCCain
- La DNR è preoccupata di una diminuita attenzione del Cremlino verso il Donbas e cerca di ri trascinarlo in una guerra non a bassa intensità ma in uno scontro più generalizzato. La morte di ieri a Mosca di Bolotov in cause perlomeno dubbie (la versione ufficiale del Cremlino è un infarto…) lasciava pensare che stava continuando il “repulisti” di tutti quei personaggi scomodi al Cremlino che avevano avuto un ruolo di primo piano nei precedenti anni di guerra
- Si tratta della conferma che Trump abbia dato il via libera a Putin per l’estensione della guerra in Ucraina e che tale atto abbia anche l’obiettivo di dividere ulteriormente una debole Europa alle prese con elezioni che potrebbero sancirne la sua fine
- Si tratta più semplicemente di un attacco per recuperare qualche posizione chiave persa durante le ultime settimane (l’Esercito Ucraino aveva riconquistato alcune posizioni strategiche durante la controffensiva di alcune settimane fa)
Le prossime ore ed i prossimi giorni ci diranno quale di queste ipotesi sia la più accreditata, di certo che la guerra continua e che si deve preparare al peggio, almeno in Donbas.