Piero Fassino, ex leader del Partito Democratico, oggi si presenta come alfiere della libertà europea e condanna senza se e senza ma la Guerra russa in Ucraina. Una posizione espressa durante un’intervista a skytg24 domenica 20 marzo. Una posizione ampiamente condivisibile e nell’intervista a più volte ribadito che è necessario armare l’Ucraina per darle la possibilità di difendersi e che il sistema di sicurezza va ripensato alla luce degli odierni avvenimenti perché la Russia costituisce una minaccia per le democrazie occidentali.
Tale apprezzabile ravvedimento non cancella però le responsabilità che gran parte del sistema politico italiano ed europeo ha avuto nel creare il mostro che vediamo oggi agire in Ucraina. Fassino è tra quelle persone che non aveva capito (o non voleva vedere) quello che si stava costruendo.
Pungolato da StopFake nel 2019, non aveva risposto. Dopo aver votato al Parlamento Europeo per il reintegro della Russia nel Consiglio d’Europa aveva dichiarato «Se la Russia non torna in questa assemblea chi si penalizza è il Consiglio d’Europa che non avrà’ più nessuno strumento per influenzare le decisioni». Sosteneva Fassino che con quel coinvolgimento la Russia sarebbe diventata più “umana”. https://www.stopfake.org/it/caro-fassino-la-vostra-miopia-di-ieri-la-pagheranno-i-nostri-figli-domani/
Ad agosto del 2020 durante una audizione di Luca Lovisolo alla Commissione Affari Esteri del Parlamento italiano
Fassino (di cui di quella Commissione è il Presidente) sosteneva in antitesi al bravo analista che (al minuto 35:20 potete sentire): “Mi permetto di dire come mio commento personale che le sue valutazione sarebbe giusto sottoporre ad un dibattito e confronto perchè assumere Dugin come l’unico riferimento di cosa è la Russia oggi è legittimo ma probabilmente una forzatura, è come dire che non c’è Russia senza Ucraina, parte da Lenin ed arriva a Putin, parte da Pietro il Grande e la vicenda ucraina non si può capire se non si ha chiara la storia, e la storia dice che la Russia nasce in Ucraina, prima dell’anno 1000, la Rus, che l’Ucraina è stata sottoposta a dominazioni russa, polacca nel corso dei secoli molto complessa, e che a metà del 700 la guerra tra la Russia e la Polonia porta una divisione che vede la Russia riconquistare l’Ucraina dalla dominazione polacca nella parte orientale del fiume dnipro, che è esattamente quella zona dell’Ucraina che è sottoposta a quelle spinte secessioniste, C’E UNA RADICE STORICA, e quando qualche anno dopo l’impero Ottomano insidia il granducato di Polonia e la Polonia chiede di essere aiutata dalla Russia, la Russia approfitta di questa richiesta di alleanza non solo per consolidare la sua dominazione orientale del Dnipro ma per avere il CONTROLLO DI KYIV. Io richiamo queste cose perché come vede la storia è più complicata di Dugin, così come io non ho dubbi che in Russia ci siano tratti profondi di illiberalismo e che contro questi tratti bisogna combattere in Russia ed in ogni altro luogo ove essi si presentano, tuttavia le vorrei segnalare che L’UNICO PAESE CHE HA CONOSCIUTO UNA DIMINUZIONE DI TERRIOTORIO E NON UNA ESTENSIONE E’ L’EX UNIONE SOVIETICA, e il processo di disarticolazione dell’ex Unione Sovietica di cui non ho nessuna nostalgia, parte con una teoria molto precisa, OCCIDENTALE, teorizzata da Brzenzinsky sul superamento dell’Unione Sovietica verso la riorganizzazione di quello spazio in cinque entità, i Baltici, Caucaso, Ucraina, Bielorussia e Federazione Russa, che è esattamente quello che è avvenuto, è avvenuto sulla base di UN DISEGNO OCCIDENTALE, tutto questo i russi lo sanno, dopodichè il problema è che noi abbiamo un punto di vista, e loro la storia la leggono dal loro punto di vista, le cose sono più complicate e complesse di come le possiamo descrivere noi.
….Quando si parla del rapporto con la Russia si deve tener conto della storia, e non soltanto di Dugin. Forse Dugin radica la sua follia sulla storia, se vuoi sconfiggere quella follia non puoi ignorare la storia, e fare i conti con la storia perché questo rende più forte anche il contrastare la guerra ibrida, l’influenza, le interferenze. Io penso che tutto questo vada visto. Quando la UE all’indomani della caduta del muro decise che accoglieva i paesi dell’est nelle sue file , e fu una scelta giusta che rivendico tutt’ora, si pose il problema di come lo viveva la Russia? Perchè PORTARE L’UNIONE EUROPEA E LA NATO AL CONFINE CON LA RUSSIA poteva suscitare nella Russia obiettivamente un senso di ostilità. L’EU cosa fece? Non accettò il veto russo e lo fece, e contemporaneamente sottoscrisse il primo accordo di partenariato tra Russia e EU esattamente per dimostrare che l’allargamento non era un atto ostile. Eh ma la Politica è questo professore. Io mi permetto di dire che la sua relazione, che rispetto, di tutto questo non tiene minimamente conto”
In questo breve intervento di Fassino nel 2020 nelle vesti di Presidente della Commissione Affari Esteri vi sono tutte le narrative utilizzate oggi dalla Russia. Questo evidenzia una volta di più che chi ha avuto responsabilità politiche in Europa in questi anni, non ha saputo leggere gli avvenimenti ed è rimasto sordo agli avvertimenti di persone qualificate che lanciavano questo allarme.
E’ necessario sottolineare queste cose perché quanto sta avvenendo oggi un Ucraina è anche figlio di errori ideologici se non di connivenze del mondo Occidentale che sicuramente non è immune da colpe.