Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, convocato dalla Russia l’11 agosto per discutere sulla situazione alla centrale nucleare di Zaporizhia (ZNPP), è diventata un’altra opportunità per la Russia di diffondere disinformazione contro l’Ucraina. La ZNPP è la più grande centrale nucleare d’Europa, si trova a Energodar, 120 chilometri a sud del capoluogo regionale Zaporizhia, e da marzo di quest’anno è temporaneamente occupata dalle truppe russe. Intervenendo alla sessione del Consiglio, il Rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasiliy Nebenzia, ha dichiarato l’urgenza di “fermare il regime di Kiev” e ha accusato l’Ucraina di “attaccare le infrastrutture nucleari”. Questa volta le bugie russe sono basate su quattro messaggi propagandistici.
Fake 1: l’esercito ucraino sta bombardando la ZNPP. Le truppe russe la stanno proteggendo.
Nebenzia: “La Russia non utilizza infrastrutture civili per scopi militari. Le forze ucraine puntano i loro missili sulle strutture di stoccaggio di scorie radioattive in cemento e utilizzano droni. Se la Russia consegna la struttura all’Ucraina, può essere usata dai nazionalisti per provocazioni”.
I fatti: le affermazioni della Russia secondo cui l’esercito ucraino stia costantemente bombardando la ZNPP non corrispondono alla realtà. L’esercito russo ha ripetutamente cercato di attribuire all’esercito ucraino il proprio bombardamento delle aree residenziali di Energodar. A luglio, gli account dei social media russi hanno informato circa una “provocazione pianificata” tramite l’uso di una “bomba” con la scritta “Forze armate ucraine”.
Dopo aver sequestrato la centrale nucleare di Zaporizhia, in data 3 marzo, le truppe russe hanno immediatamente trasformato l’impianto in un sito militare. Un incendio è scoppiato in uno degli edifici amministrativi dell’impianto durante il bombardamento russo della struttura. A luglio, i propagandisti russi hanno cercato di accusare la parte ucraina di aver bombardato la ZNPP con un drone kamikaze. Il filmato dell’attacco dal drone chiarisce che le forze ucraine hanno preso di mira l’accampamento russo e i loro equipaggiamenti vicino alla centrale. Le immagini del sito dell’attacco indicano anche che questo non ha avuto luogo nei pressi della ZNPP.
All’inizio di agosto Dmytro Orlov, sindaco di Energodar, ha affermato che gli invasori russi avrebbero lanciato razzi dai villaggi vicini per accusare le Forze armate ucraine del bombardamento della città. Ha inoltre localizzato le posizioni di lancio e l’armamento militare russi. Da questo elenco risulta che la maggior parte delle armi sono concentrate intorno alla centrale nucleare. Oleksandr Kharchenko, consigliere del ministro per l’Energia dell’Ucraina, ha confermato che l’attrezzatura russa si trova attualmente nella sala macchine della Centrale nucleare di Zaporizhia.
Lo Institute for the Study of War (ISW) ha riferito che la centrale nucleare di Zaporizhia è diventata una “zona sicura” per i russi. Da lì possono colpire le città di Nikopol e Marganets controllate dall’Ucraina.
La Russia ha ripetutamente cercato di spaventare il mondo con l’energia nucleare ucraina. Negli ultimi anni, StopFake ha smascherato molte fake e manipolazioni sulla presunta minaccia di disastro nucleare causato dall’Ucraina. Il ricatto nucleare consente alla Russia anche di giocare sulle paure occidentali per influenzarne il sostegno militare all’Ucraina.
Fake 2: le truppe russe presso la ZNPP sorvegliano l’impianto e assistono il personale dell’impianto.
Nebenzia: “I militari russi stanno assicurando il funzionamento dell’impianto. I dipendenti della ZNPP sono nelle condizioni necessarie per lavorare. La Russia mantiene in sicurezza tutte le strutture”.
I fatti: le forze russe hanno trasformato la ZNPP in una base militare e ne stanno intimidendo il personale. Le truppe russe hanno allestito una base militare presso la ZNPP dove il personale è praticamente tenuto in ostaggio. A metà luglio sono avvenuti scontri a fuoco sul terreno dell’impianto. Il rischio di commettere un errore grave in tali condizioni di lavoro è molto alto. Gli specialisti russi non possono sostituire il personale ucraino, poiché la ZNPP è stata modernizzata negli ultimi anni.
Olha Kosharna, ex membro dell’Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare ucraina, afferma che sono stati registrati casi di rapimento del personale della ZNPP, mancano all’appello 50 persone. A fine di maggio Serhiy Shvets, un riparatore elettrico della ZNPP, è stato colpito a distanza ravvicinata con un’arma da fuoco dalle forze di occupazione russe sulla soglia del suo appartamento. Il 29 giugno, i russi hanno picchiato a morte il sommozzatore dell’impianto idraulico Andriy Honcharuk.
Il 6 agosto, Energoatom ha riferito che l’esercito russo ha occupato tutti i seminterrati e sotterranei della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Poiché ai dipendenti dell’impianto ora è vietato l’accesso a tali seminterrati, sono lasciati senza un rifugio durante i bombardamenti: il personale è così esposto a un pericolo ancora maggiore.
Fake 3: l’Ucraina impedisce all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) di accedere alla centrale nucleare di Zaporizhia.
Nebenzia: “Kiev rifiuta di approvare i percorsi delle missioni dell’AIEA verso la ZNPP e impedendo di fatto l’ispezione dell’Agenzia. La Russia si aspetta che la missione abbia presto luogo”.
I fatti: la Russia sta minacciando l’ispezione dell’AIEA alla centrale nucleare bombardando costantemente il territorio della centrale e i dintorni. Nikopol e Margarets, che sono regolarmente bombardati dai militari russi, sono a soli 8 km dall’impianto nucleare.
L’8 agosto, l’Ucraina ha richiesto all’ONU e all’AIEA l’invio di una missione di sicurezza alla centrale nucleare di Zaporizhia. Il commissario parlamentare ucraino per i diritti umani Dmytro Lubinets, ha invitato le Nazioni Unite, l’AIEA e la comunità mondiale ad adottare le misure necessarie per inviare una missione di sicurezza all’impianto al fine di smilitarizzarne il territorio e garantire la sicurezza dei residenti di Energodar necessaria per la manutenzione dell’impianto (a Energodar risiede il personale della centrale – ndr).
L’11 agosto, l’Ucraina ha fornito all’AIEA e alle Nazioni Unite le prove che gli invasori russi violano i principi di sicurezza nucleare nell’impianto di Zaporizhia e ha chiesto loro di inviare urgentemente una missione internazionale di esperti dell’AIEA e dell’ONU. La parte ucraina insiste affinché la visita avvenga il prima possibile in conformità con la legislazione ucraina. In particolare, la missione deve arrivare alla ZNPP attraverso il territorio ucraino, cosa che l’Ucraina faciliterà. “Se la Russia non ha davvero nulla da nascondere, dovrebbe concedere immediatamente agli esperti dell’AIEA e delle Nazioni Unite l’accesso alla centrale nucleare di Zaporizhia”, ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Fake 4: l’Ucraina ha sabotato la centrale nucleare di Chernobyl e ha costretto il personale a lavorare senza turnazione.
Nebenzia: “A marzo, il personale ha continuativamente lavorato alla centrale nucleare di Chernobyl per più di un mese, perché minacciati da Kiev. Il 9 marzo, sabotatori ucraini hanno cercato di tagliare l’elettricità alla centrale nucleare di Chernobyl facendo saltare in aria le linee elettriche. L’incidente è stato evitato solo grazie agli sforzi dei militari russi”.
I fatti: le forze armate russe, sequestrando con la forza gli impianti della centrale nucleare di Chernobyl, hanno commesso un atto di terrorismo nucleare. L’Ucraina non ha commesso alcuna provocazione nelle proprie centrali nucleari: questo fatto è stato confermato dalle organizzazioni internazionali che regolano la sicurezza nucleare.
La Russia ha controllato l’impianto di Chernobyl fino al 31 marzo, periodo durante il quale hanno trasformato l’impianto in una base militare, minacciato con le armi il personale dell’impianto, danneggiato gli edifici, minato il territorio e appiccato una serie di incendi. Ciò è dimostrato dai dati raccolti dal servizio di sicurezza ucraino. Durante l’occupazione, sul territorio della zona di esclusione si trovavano costantemente grandi quantità di equipaggiamento militare pesante, armi e più di mille soldati russi.
L’esercito russo non ha permesso alle squadre di manutenzione ucraine di entrare nel territorio della centrale di Chernobyl quando, a causa delle loro stesse azioni, l’elettricità della centrale si è interrotta. I media statali russi hanno cercato di incolpare l’Ucraina per l’interruzione dell’elettricità.
Le azioni condotte dalla Russia alla centrale nucleare di Chernobyl hanno violato gravemente la Quarta Convenzione di Ginevra. Le sue disposizioni vietano gli attacchi agli impianti nucleari nei conflitti armati. Va notato che la Russia si è ritirata dalla Convenzione di Ginevra nel 2019 per non dover più aderire ai suoi principi.