Ieri Emanuele Fiano ha accusato l’Ucraina di essere uno stato nazista ripubblicando un fake proposto l’anno scorso dall’Ambasciata Russa del Sudafrica la quale a sua volta riprendeva un post di uno sconosciuto ucraino di Leopoli la cui figlia aveva creato un “francobollo commemorativo”.

Dimostrato che questo francobollo non è mai stato prodotto in Ucraina e che si trattava della deplorevole iniziativa di un singolo, il deputato italiano dopo alcune ore cancellava il post e cercava di mettere una pezza al macroscopico errore, una pezza che però è risultata anche peggio dell’errore.

Fake fiano ucraina nazista

Analizziamo cosa dice l’Onorevole:

“Mi scrivono che la notizia da me riportata sia falsa”

Cioè ammette di non avere nessuna conoscenza del caso e che probabilmente ha condiviso quel post solo perché corrispondeva al suo bias di conferma, ovvero conferma la sua idea che l’Ucraina è un paese di nazisti. Non ha perso neanche un minuto a verificare che aveva fatto un grossolano errore diffondendo fake della propaganda russa (che lui segue) e si è fidato di terzi che gli hanno comunicato che stava facendo una pessima figura. Ha cancellato il post nel quale c’erano decine di risposte (anche di ucraini) offesi dalle sue frasi.

“Molto male mi scuso di aver fatto questo errore”

Sino qui la toppa avrebbe retto, si è scusato, ha compreso il suo errore ed ha chiesto scusa. Ma come un bambino che sta litigando e gioca a specchio riflesso rilancia…

“Rimane il fatto che gli ucraini a Maggio abbiano celebrato con una marcia La Divisione SS Galizia. Orgogliosi collaboratori dei massacri nazisti”

In questa frase emerge tutto il suo livore verso il popolo ucraino. Lascia intendere ai suoi follower (che come vedremo sono anche peggio di lui) che lo Stato Ucraino abbia organizzato una parata ufficiale a favore dei nazisti.

Essendo che secondo Fiano l’onere di portare le prove di quanto si afferma non è nel soggetto che le fa (è la nuova tendenza in Italia, parlare di cose che non si conoscono tanto nessuno le verifica) siamo nuovamente dovuti andare alla ricerca di quanto lui ha affermato ed abbiamo trovato una manifestazione tenutasi a Leopoli il 28 aprile 2018 in cui hanno partecipato circa mille persone, nessuna autorità cittadina o politica.

Quindi secondo Emanuele Fiano l’iniziativa di mille persone condanna 44 milioni di ucraini ad essere bollati come tutti nazisti.

E’ come se un deputato ucraino vedesse questo filmato e sostenesse ufficialmente che tutti gli italiani sono fascisti, anche il signor Fiano.

Oppure un deputato ucraino vedesse le notizie del TG e sostenesse che tutti gli italiani fanno morire la gente in mezzo al mare.

Il fatto che sostenga questa posizione non si riesce a comprendere, anche perché così facendo il Partito Democratico si gioca quelle migliaia di voti della diaspora ucraina in Italia che avevano visto nel partito un movimento politico che poteva contrastare le politiche imperialistiche della Russia ed invece si ritrovano con politici che sostengono la parte più becera della propaganda putiniana. Il dubbio che una parte del partito democratico si stia riposizionando in vista del congresso per poter fare poi una alleanza con il Movimento 5 Stelle (che è legato mani e piedi con il Cremlino) è forte. Al momento rimane l’unica spiegazione di un attacco così virulento all’Ucraina da parte di uno degli esponenti di spicco del partito.

Ma la cosa ancor più interessante è analizzare i follower più vicini a Fiano. Tale analisi ci dà la reale impressione di cosa pensa una parte degli elettori del partito democratico sulla vicenda ucraina.

Uno dei più accaniti commentatori è Nick Name, follower che segue tutti gli outlet della propaganda russa e che sul suo profilo si descrive come “Tweets in italian, russian and something similar to english about anything from geopolitics to anime and memes.” Ovviamente rilancia nelle sue risposte i video di un famoso putinista in Italia FortRus. Siamo a un livello culturale veramente elevato “gli aborti dell’euromaidan” (dove morirono più di cento persone, questo signore li definisce aborti)

Fiano Fake

Poi abbiamo Libera e Bella la quale sembra avere “una completa conoscenza” dei fatti del 2014

Fake Fiano

Poi spunta questo supporter di Fiano che è veramente interessante, Luciano Bonazzi Si presenta anche lui con un profilo in lingua russa “Лучано Бонацци, Journalist” con le seguenti TAG “      

Fake fiano

 

Il “giornalista” oltre che avere simpatie per Purin e per Fiano, dimostra una certa simpatia anche per i Gilet Gialli francesi, un tool che molti sospettano essere in parte nelle mani del Cremlino. Ma veniamo a cosa pubblica nel post di Fiano il suo follower

Fake Fiano

Qui abbiamo la certezza che le informazioni che lui riporta sul suo profilo sono vere, è proprio un sostenitore di Putin, in quanto anche lui come Fiano si affida a un fake per argomentare le sue posizioni ucrainofobe. La foto di sinistra è un fotomontaggio (ovviamente) mentre quella di destra è relativa all’annuale marcia commemorativa di Stepan Bandera, comandante nella seconda guerra mondiale dell’UPA, catturato e internato dai nazisti in un Lager.

Fake fiano

Nei cerchi rossi i primi indizi grossolani che si tratta di un fotomontaggio, chi vuole può fare altre prove e trovare un sacco di altri indizi.

Qualcuno prova a spiegare a Fiano che sta prendendo una cantonata, ma lui noncurante continua deciso ed addirittura risponde (a noi non aveva risposto)

 

Ma quale video? L’onorevole Fiano nel suo post non ha indicato alcun video, siamo stati noi a dover fare una ricerca e provare ad indovinare a cosa si riferisse. Potrebbe dirci che video ha visto e magari la prossima volta che posta delle insinuazioni così gravi supportarle con delle fonti?

Questa storia insegna agli ucraini che c’è una parte del partito democratico che flirta con Putin e che considera gli ucraini dei “massacratori nazisti”. Significa cioè che il fronte pro Russia in Italia è ancora più ampio di quanto si pensasse, che si muovono in maniera organizzata diffondendo tutti le stesse narrative della disinformazione, siano essi di Forza Nuova o Rifondazione Comunista. A nessuno di questi signori viene in mente che in realtà in Ucraina si sta combattendo la battaglia per l’Europa che sarà, una battaglia che visti i numeri l’Europa è destinata a perdere a favore di interessi economici e di ideologie sorpassate dai fatti ma ancora ben presenti nel DNA di certi politici. In fondo Roberto Fiore e Emanuele Fiano sostengono le stesse cose, ognuno le guarda da un punto di vista differente ma il risultato finale non cambia. Per loro l’Ucraina è un coacervo di assassini che devono essere puniti dalla Russia di Putin.