Il TG5 a riportare notizie complete e non distorte sull’Ucraina proprio non ce la fa. Ieri sera nell’edizione delle 20 è stato mandato in onda un servizio circa la questione della restituzione dei quadri rubati dal museo di Verona e recuperati dai servizi di sicurezza ucraini.
Il servizio inizia al minuto 20 e riporta due grossolani errori che possono far pensare o ad un FAKE voluto per mettere comunque in cattiva luce l’Ucraina o alla scarsa preparazione del giornalista che ha firmato il servizio. In entrambi i casi segnali preoccupanti sulla qualità del servizio informativo in Italia che quando non è manipolato dimostra perlomeno una scarsa qualità.
Il giornalista Alfredo Vaccarella dapprima asserisce che il colpo è stato messo a segno da una “banda di professionisti ucraini ed italiani“. Peccato che non erano ucraini ma moldavi che in collaborazione con gli italiani hanno effettuato il colpo. Probabilmente per il giornalista la Moldavia fa parte dell’Ucraina….
Ma non contento di aver inserito nel servizio gli ucraini come colpevoli del furto, Vaccarella cita per due volte Petro Poroshenko come il “Premier” ucraino, dimenticandosi che Poroshenko è invece il Presidente dell’Ucraina mentre il Premier è Groysman. Poroshenko vorrebbe si incontrare Renzi ma non è il “suo collega” perchè gerarchicamente il “collega” di Poroshenko sarebbe Mattarella.
In un minuto e mezzo Vaccarella è riuscito a mettere insieme ben quattro strafalcioni facendo intendere che coloro che hanno rubato i quadri adesso non ce li vogliono restituire. Alla faccia della buona informazione.