I vincitori non si giudicano, ma i giornalisti russi la pensano diversamente. La vittoria della cantante ucraina Jamala all’ Eurovision è stata definita “politica” e si sono lamentati che le regole del concorso sono state “cambiate” appositamente per l’Ucraina. Questo è il modo in cui i media russi hanno spiegato la sconfitta del proprio partecipante Sergey Lazarev, che si è qualificato terzo al concorso (vz.ru, mk.ru,tass.ru, kp.ru, tvzvezda.ru).
Più fatalmente si è espressa Russia Today: «Sabato, 14 maggio 2016 è il giorno in cui è morta la musica e il concorso musicale il cui scopo originario era portare l’armonia tra le nazioni, è diventato l’ultimo fronte dell’élite occidentale nell’infinita e implacabile guerra fredda contro la Russia”.
“Le nuove regole di votazione, tenendo in considerazione il punto di vista delle giurie nazionali, hanno permesso agli organizzatori del concorso di regolare i risultati a loro discrezione” – così hanno detto i giornalisti di Russia 24. Nel programma “Pryamoy efir” su Canale Russia 1, dopo la trasmissione di Eurovision, i partecipanti al talk show hanno anche messo in discussione la competenza della giuria nazionale, che ha dato il voto basso a Sergey Lazarev. Quando il pubblico gli ha dato il primo posto.
“Sembra che nessuno aveva orecchio. Perché anche i paesi i cui cantanti vengono con successo da noi e fanno i concerti nelle piazze principali, ci hanno messo i miserabili 2 punti o persino zero. Tutto questo è molto strano, “- ha commentato da Stoccolma il membro della delegazione russa, l’esperto “musicale” Dmitry Guberniev. Tra l’altro, Guberniev è un commentatore sportivo.
Il produttore di Lazarev Philip Kirkorov ha anche detto dopo l’annuncio dei risultati di Eurovision, che il concorso è stato giudicato dai “compositori casuali” selezionati a caso, quando dalla parte russa vi erano “eccellenti rappresentanti della cultura.”
Gli organizzatori di Eurovision hanno cambiato le regole di votazione già a febbraio del 2016. Le nuove regole sono state pubblicate on-line il 18 febbraio 2016, ma si discutevano dal 2012. Il fatto che Jamala rappresenterà l’Ucraina si è saputo il 21 febbraio. I partecipanti dello show “Pryamoy efir” hanno anche detto che la cantante è stata scelta “da determinate persone che sono state politicizzate durante la qualificazione a Kiev.” Anche se è noto che la cantante è stata scelta dai giudici e dal pubblico, per di più i giudici hanno dato a Jamala il 2 ° posto, e proprio i telespettatori l’hanno mandata all’Eurovisione, dandole il massimo numero dei voti.
Le modifiche al sistema di votazione è spiegato dagli organizzatori dell’Eurovision come un semplice desiderio di rendere il concorso più interessante e intrigante. “Questa innovazione significa che il vincitore sarà noto solo negli ultimi minuti dello show, durante l’annuncio dei risultati della votazione. A seconda della distribuzione dei voti della giuria, il paese con il 3 o 4 posto, per esempio, avrà anche la possibilità di vincere, ” è pubblicato sul sito ufficiale del concorso.
La giuria nazionale, che a parere della parte russa è “sconosciuta” e “casuale”, al contrario è ben nota. Sul sito ufficiale di Eurovision è possibile vedere i rappresentanti di ogni paese, così come i punti, che la giuria ha dato ad ogni cantante. Ci sono una serie di regole con le quali viene selezionata la giuria. Per esempio, ecco lo screenshot dei rappresentanti di giuria ucraini.
Oltre al fatto che la giuria (esperti, cantanti e critici musicali provenienti da tutta Europa) è colpevole per la sconfitta di Sergey Lazarev, l’Ucraina secondo i media russi ha trasformato il concorso in una gara politica e ha reso impossibile la vittoria della Russia.
“La Russia ha vinto senza la politica, l’Ucraina ha vinto con la politica. Si tratta di una violazione delle regole di Eurovision. È contro le regole. Giochiamo con le regole ” ha detto il conduttore di talk show “Pryamoy efir” Boris Korchevnikov.
Già adesso i rappresentanti del governo russo ironizzano quale sarà la canzone del rappresentante russo all’Eurovision-2017. Ad esempio, il rappresentante del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha proposto di cantare una canzone che parla del presidente siriano Bashar al-Assad. Saremo lieti di sentirla a Kiev!