Fake: Victoria Nuland ha Ammesso che l’Occidente ha Fatto Deragliare i Colloqui di Istanbul del 2022

L’ex vice segretario di Stato americano non ha ammesso in alcun modo che gli Stati Uniti hanno “fatto deragliare i negoziati a Istanbul”, sottolineando nell’intervista che, anche senza il punto di vista americano, era evidente a tutti che le condizioni proposte avvantaggiavano solo la Russia lasciano l’Ucraina completamente priva di protezione.

I media russi hanno ripreso a sollevare il tema dei colloqui Ucraina-Russia tenutisi a Istanbul nel 2022, ovvero la narrativa di disinformazione secondo cui l’Occidente avrebbe costretto il governo ucraino ad abbandonare il cessate il fuoco con la Russia. Questa volta, l’agitprop sostiene che ciò sia stato ammesso anche dall’ex vice segretario di Stato americano Victoria Nuland.

Screenshot: mk.ru

L’ex vicesegretario di Stato statunitense Victoria Nuland ha rilasciato un’intervista allo scrittore e giornalista russo Mykhaylo Zygar. Tra le altre cose, Zygar ha chiesto alla Nuland cosa è successo durante i colloqui tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul, quando l’Ucraina si è ritirata dal processo negoziale.

Victoria Nuland durante l’intervista ha dichiarato quanto segue: “Solo i negoziatori conoscono tutta la verità, perché erano gli unici nella stanza… Noi non eravamo lì, non capivamo bene quale fosse l’accordo, ci siamo limitati a dire: ‘Sentite, siamo qui per dare supporto, se volete che ne sappiamo di più, non di meno, siamo qui’, e non siamo mai stati sicuri di quanta autonomia avessero entrambe le delegazioni negoziali, se Putin fosse davvero stato disposto a firmare ciò che la sua squadra aveva concordato, e se Zelensky fosse stato pronto”. In seguito, però, gli ucraini hanno iniziato a chiedere consigli a noi su come stavano andando le cose, ai britannici e a tutti è apparso chiaro che la condizione principale di Putin era sepolta in un allegato al documento su cui stavano lavorando e che comprendeva restrizioni sui tipi esatti di sistemi d’arma che l’Ucraina avrebbe potuto avere una volta concluso l’accordo. L’Ucraina sarebbe stata sostanzialmente neutralizzata come potenza militare. Allo stesso tempo, non c’erano restrizioni simili per la Russia. La Russia non doveva ritirarsi né doveva avere una zona cuscinetto vicino al confine ucraino. Così le persone della delegazione ucraina e non, hanno iniziato a chiedersi se si trattasse di un buon accordo ed è stato allora che è crollato, ma credo che molte persone e lo stesso Zelensky sospettassero di essere finiti in una trappola”.

Pertanto, l’ex vice segretario di Stato americano non ha ammesso in alcun modo che gli Stati Uniti hanno “fatto deragliare i colloqui di Istanbul” e nella stessa intervista ha sottolineato che erano lì per dare il loro sostegno e che, in seguito e senza il punto di vista degli americani, era ovvio a chiunque che i termini proposti avvantaggiano solo la Russia, lasciando l’Ucraina completamente priva di protezione.
In precedenza, StopFake ha smentito un falso simile secondo il quale il capo della fazione del Servo del Popolo nella Verkhovna Rada dell’Ucraina, Davyd Arahamiya, avrebbe affermato che non firmando gli accordi di Istanbul, l’Ucraina sarebbe stata favorevole a continuare la guerra.