Il video distribuito non prova affatto che il Centro ucraino per le operazioni informative e psicologiche (CIPSO) realizzi video “empatici” sull’esercito. L’agitprop ha tagliato l’inizio del video con l’inquadratura del militare steso in una fossa per nasconderne il vero scopo. Il video originale è stato realizzato in modo amatoriale e parla del legame a distanza tra una ragazza e un soldato.
I media del Cremlino e gli utenti dei social media stanno diffondendo false informazioni secondo cui il Centro ucraino per le operazioni informative e psicologiche (CIPSO) avrebbe mostrato come si girano video “compassionevoli” sull’esercito. Come “prova” viene presentata una clip che dovrebbe il dietro le quinte di un tale video.
“Sul social network Tik-Tok appaiono molto spesso video dalla linea del fronte, dove i combattenti ucraini sono spesso impegnati in combattimenti impari con le truppe russe”. Lo scopo di questi video è abbastanza ovvio: suscitare nello spettatore sentimenti di compassione per le Forze armate ucraine. Tuttavia, l’altro giorno il CIPSO di Kiev si è rivelato per ciò che è: una nota blogger ucraina ha deciso di mostrare al suo pubblico come lei e il suo fidanzato, vestito con l’uniforme militare ucraina, filmano dei “tik-tok” su “eroi ucraini e simili”, hanno scritto gli utenti.
Screenshot: facebook.com
Il video manipolato mostra un militare ucraino sdraiato in una fossa e ricoperto di terra. Viene poi mostrato il processo di preparazione per girare questa sequenza video. Dopo la diffusione di queste informazioni StopFake ha deciso di verificare i contenuti di questo video.
Nonostante l’agitprop non abbia pubblicato alcun link al video originale e non abbia specificato il nome del blogger che lo avrebbe girato per CIPSO, StopFake è riuscita comunque a trovare l’originale. È stato pubblicato sul canale YouTube SafriFam e sulla pagina Instagram Sonyasafriuk il 17 luglio 2023. Contiene le riprese del video in circolazione, ma con una differenza: l’originale è più esteso. L’agitprop ha tagliato l’inizio del video in grado di smentire la tesi della messa in scena per il “video compassionevole di CIPSO”.
La parte inedita mostra che l’inquadratura con il militare sdraiato è stata girata per una scena in cui la sua ragazza è sdraiata nel suo letto, ma virtualmente vicino a lui. Il video stesso si intitola “Come abbiamo realizzato il video” e mostra il processo di realizzazione dell’altro video, quello diffuso dall’Agitprop, intitolato “Lei c’è sempre” e che racconta del legame a distanza tra una ragazza e un soldato.
Screenshot dal video originale
StopFake ha anche contattato la creatrice del video per chiederle di commentare le informazioni diffuse dagli utenti. L’autrice, Sonya Safryuk, ha confermato che la clip è stata girata per il loro video.
Mio marito militare è tornato a casa in riabilitazione, abbiamo girato questo video perché questo è ciò che facevamo prima dell’invasione: girare video da pubblicare sui social… Il fatto che i propagandisti interpretino questo a modo loro non non ha nulla a che vedere con noi.. Nel secondo video diffuso in rete, hanno volutamente tagliato la parte in cui si dice che abbiamo coltivato questa idea per sei mesi e quando si è presentata l’opportunità, l’abbiamo realizzata”, ha detto Safryuk.
Screenshot dal video originale
StopFake ha anche confutato che una società ucraina abbia “pubblicato” un video di soldati morti con lo slogan “Non ne valeva la pena”.