Sempre all’interno della strategia spiegata nelle settimane precedenti arriva altro fango sulle Istituzioni Ucraine e questa volta arriva direttamente dal mondo politico italiano. Il Fake infatti non è stato confezionato, come avviene normalmente, da giornalisti compiacenti, ma bensì da una EuroDeputata italiana di nome Eleonora Forenza.
L’occasione è stato il viaggio nei territori occupati del Donbas ed è presumibile, visti i tempi di reazione e l’ampia diffusione del Fake, che il tutto sia stato preparato a tavolino. Ben sapeva infatti l’eurodeputata Forenza (a proposito visto che è fieramente anti europea non sarebbe molto più di sinistra rinunciare ai 20.000 euro che l’odiata amministrazione di Bruxelles gli elargisce ogni mese, invece di limitarsi ai selfie con il pugno chiuso ?) che la sua visita avrebbe fatto scattare in automatico la protesta dell’Ambasciata Ucraina in Italia e che tale comportamento sarebbe stato passibile per una denuncia penale in Ucraina. Questo le avrebbe permesso di creare il Fake e di spenderlo in Italia per qualche giorno di notorietà.
Il 5 maggio Eleonora Forenza pubblicava su Facebook questo post
“abbiamo appreso della richiesta di estradizione del governo di Kiev che ci vuole processare per terrorismo e della posizione della ambasciata ucraina in italia.”
Si tratta ovviamente di un falso i quanto non è stato avviato nessun procedimento nei confronti dei provocatori italiani ne tanto meno l’Ambasciata Ucraina in Italia aveva chiesto l’arresto. Abbiamo contattato l’Ambasciatore Perelygin il quale ci ha dato copia del testo che era stato inviato alla Farnesina in data 28 aprile
“ L’Ambasciata di Ucraina in Italia presenta і suoi complimenti al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana e con rammarico informa riguardo all’intenzione di un gruppo di cittadini italiani, tra cui l’eurodeputata Eleonora Forenza insieme alla “Carovana Antifascista” (progetto della band “Banda Bassotti”), di recarsi nei territori temporaneamente occupati della regione ucraina del Donbas, in particolare nelle citta di Donetsk e di Luhansk a scopo di partecipare il 3 maggio 2017 al cosiddetto “Forum delle forze comuniste europee”. Un’eventuale visita della delegazione italiana nei territori del Donbas non controllati dal Governo Ucraino costituirebbe una grave provocazione contro l’integrità territoriale dell’Ucraina e la violazione del vigente regolamento circa le visite nei territori occupati che conduce alla responsabilità penale per violazione della legislazione vigente dell’Ucraina (art. 332-1, comma 1 del Codice penale dell’Ucraina). Inoltre, tale visita violerebbe la posizione del Governo Italiano in merito, delle norme del diritto internazionale e rispettive decisioni delle organizzazioni internazionali. Pertanto, la Parte Ucraina si rivolge alle autorità competenti italiane chiedendo di adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione di una tale visita. L’Ambasciata di Ucraina in Italia, nel ringraziare per quanto si potrà fare in merito, si avvale dell’occasione per rinnovare al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana і sensi della sua più alta considerazione.”
Nel testo come si può facilmente notare non è fatta alcuna menzione di “arresto” o “estradizione” ma solo si rammenta che in base all’art. 332-1, comma 1 del Codice penale dell’Ucraina, tutte e persone che entrano nei territori ucraini occupati senza il permesso del Governo Ucraino sono passibili di sanzione penale.
Lo stesso fake la Forenza lo pubblica anche su Twitter
Anche il Ministero degli Esteri ucraino conferma che si tratta di una fakenews inventata di sana pianta e che non è stato avviato alcun procedimento (al momento in quanto dopo questa performance si riservano di procedere nei prossimi giorni) nè a carico della Forenza ne a carico degli altri componenti del gruppo.
L’ignoranza giuridica della Forenza (e dei giornalisti che hanno scritto gli articoli) è disarmante e ci si rende conto di come le fakenews possano invadere le redazioni dei giornali. evidenzia questa sua ignoranza nel suo stesso post (posto che non ne conoscesse già la risposta) “Ci pare assurdo il silenzio del governo italiano di fronte a tali richieste.“, e cosa avrebbe dovuto rispondere il Governo Italiano che non aveva ricevuto nessuna richiesta ?
Infatti per chi si è avventurato in questa storia nel tentativo di “fare informazione” gli sarebbe bastato domandarsi “ma è così veloce una richiesta di estradizione ? e quando viene concessa ?” Il procedimento dell’estradizione (che è previsto solo in casi di reprocità e cioè di una condotta prevista anche in Italia come reato) si apre con l’invio da parte dello Stato estero richiedente al Ministro della giustizia italiano della domanda di estradizione corredata da ogni documento necessario. Il Ministro può respingere la domanda oppure trasmetterla al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello. In questo secondo caso, il Procuratore generale deve disporre la comparizione dell’estradando, identificarlo e interrogarlo in ordine al suo eventuale consenso all’estradizione. L’estradando deve essere assistito da un difensore. Viene poi fissata un’udienza in camera di consiglio nel corso della quale l’estradando ed il suo difensore hanno obbligo di comparire ed in esito alla quale l’estradizione sarà concessa o meno.
Spetta al Ministro della Giustizia la facoltà di richiedere o concedere l’estradizione ma solo in esito al parere favorevole della Corte d’Appello competente.
In ultimo ma non meno importante l’estradizione viene richiesta a seguito di un processo già svolto e non ancora da istituire, bastava almeno leggere il comma 1 dell’articolo 697 c.p.p. che recita “La consegna a uno Stato estero di una persona per l’esecuzione di una sentenza straniera di condanna a pena detentiva o di altro provvedimento restrittivo della libertà personale può aver luogo soltanto mediante estradizione.“
Spiegato perchè questa notizia è una colossale FAKENEWS creata a tavolino per ottenere visibilità, vediamo come si è comportata l’informazione in Italia.
Giustamente i quotidiani più seri non sono cascati in tale trabocchetto (ed infatti la Forenza se ne lamentava) ma quelli in orbita propaganda russa ci si sono buttati di testa.
L’Antidipomatico (specializzato in fakenews sull’Ucraina) che nell’introduzione scrive “La redazione de l’AntiDiplomatico esprime la totale solidarietà all’eurodeputata Eleonora Forenza e a tutti i membri della Carovana antifascista di ritorno dal Donbass. Vengono accusati di “terrorismo” dal governo nazifascista ucraino, che chiede addirittura il loro arresto.”
Fanpage scrive “Ebbene, proprio le autorità di Kiev, attraverso il ministro degli Esteri, hanno chiesto al nostro paese di arrestare i membri della Carovana Antifascista al loro ritorno in Italia – che dovrebbe avvenire nelle prossime ore – per consentire poi l’estradizione. “Abbiamo chiesto che sia arrestata e che il suo gruppo sia fermato prima di arrivare fisicamente al Donbass”, ha dichiarato la portavoce del ministro degli Esteri Maryana Betsa”
Umbria24 che titola “Terrorismo, Ucraina chiede arresto ed estradizione per l’umbro Ferroni e altri comunisti“
Con dispiacere annotiamo anche la presenza di Repubblica (una volta giornale serio che oggi sempre più spesso viene pizzicato nella diffusione di FakeNews) che titola “Ucraina, Forenza e “Banda Bassotti” in Donbass con la Carovana antifascista. Kiev li vuole processare per terrorismo“
Infine un aspetto che è particolarmente preoccupante in quanto la FakeNews e le posizioni radicali contro l’Ucraina sono sostenute non da un giornale o da un singolo individuo ma da un Partito Italiano quale Rifondazione Comunista, partito che fu di Bertinotti e che oggi cerca un pò di notorietà non con proposte politiche ma con aggressioni verbali e fakenews. Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, ha dichiarato “Ci riempie d’orgoglio essere oggetto di attacchi da parte di un governo anticomunista che ha approvato vergognose leggi liberticide e ha riabilitato e celebrato i complici dei crimini nazisti.”
Un altro dettaglio interessante sulla deputata italiana Forenza lo si riscontra in alcune foto scattate a Luhansk, con membri dell’organizzazione “Borot’ba” (un’organizzazione di estrema sinistra nata ad Odessa) riconosciuta in Ucraina dopo il 2014 come un’organizzazione terroristica. “Borot’ba” nell’ottica anti-ucraina spesso si è alleata con alcuni organizzazioni neo-naziste e xenofobe pro-russe come ad esempio “OPLOT” di Kharkiv ( xenofobi, antisemiti, convinti alleati dell’ex presidente Janukovich, e hanno preso parte ai sanguinosi attacchi contro i manifestanti di Euromaidan a Kharkiv nel febbraio-marzo 2014), oppure con il PSPU ( nonostante il nome “socialista” il partito del progresso sociale ucraino, è un movimento xenofobo, clericale e razzista) . Il 1 marzo attivisti di Borot’ba hanno preso parte nell’assalto dell’amministrazione regionale di Kharkiv insieme con membri di diversi organizzazioni scioviniste pro-russe ( N.B. durante quell’assalto insieme ad altri manifestanti è stato picchiato a sangue un noto poeta ucraino di chiaro orientamento di sinistra Serhiy Zhadan). Queste attività hanno portato l’unione ucraina delle organizzazioni anarchiche e di sinistra, a diffondere tempo fa un documento dove dichiarano che Borot”ba non appartiene ai movimenti di sinistra ucraini in quanto si è discreditata completamente